
«Grazie Olanda»: per la prima volta eutanasia a un malato di Alzheimer senza il suo consenso
Si tratta di una nuova frontiera per l’eutanasia e il primato deve essere riconosciuto all’Olanda. Oggi i giornali olandesi hanno riportato questa notizia, mai divulgata prima: «Una donna di 64 anni che soffriva di demenza senile è diventata la prima persona in Olanda a morire di eutanasia anche se non era più in grado di esprimere la sua volontà. La donna è sempre stata una sostenitrice dell’eutanasia ma con l’aggravarsi della malattia è diventata incapace di esprimere la sua volontà. Nonostante ciò, una commissione medica ha approvato il suo diritto a morire».
EUTANASIA FUORI LEGGE. Il caso ha implicazioni molto importanti per la legge olandese sull’eutanasia perché, contrariamente a quanto il dettame della legge afferma, «significa che le persone che non possono esprimere il proprio desiderio di morire possono lo stesso ottenere l’eutanasia». La legge sull’eutanasia in Olanda prevede che può essere ucciso chi è affetto da una malattia in stato terminale e chi esprime esplicitamente il suo assenso. Negli anni, però, l’eutanasia è stata allargata anche a chi «è soggetto a sofferenze insopportabili. Il problema è che la sofferenza è considerato un criterio soggettivo». È importante notare come questo sia avvenuto senza che la legge sia stata modificata.
«GRAZIE OLANDA». I giornali olandesi riportano dunque il caso di una donna che non solo è stata uccisa senza soffrire di una malattia in stato terminale, che è contro una parte della legge, ma addirittura che non ha espresso il suo assenso alla morte, altra violazione della legge. In un saggio pubblicato sul Rapporto del Hastings Center, il più influente giornale di bioetica al mondo, dal titolo «Alzheimer’s disease and personhood», il ricercatore Erik Parens scrive: «Come negli Stati Uniti anche in Olanda il tema del suicidio assistito [termine compassionevole per definire l’eutanasia, ndr] è emerso in connessione al cancro. Gli olandesi hanno da poco cominciato a usare i criteri di sofferenza insopportabile senza prospettive di miglioramento anche ai malati di Alzheimer. Dovremmo essere grati agli olandesi per questo tentativo».
GIUSTIFICAZIONE CERCASI. Quindi per Parens è un’ottima idea usare gli stessi criteri per il malato di cancro e di Alzheimer, con la differenza che quest’ultimo non può esprimere la sua volontà, contrariamente al primo. Il problema sorge dunque quando si uccide una persona senza il suo consenso, che è contro la legge sull’eutanasia. Come giustificarlo da un punto di vista etico? Ancora Parens: «Credo che non sarà facile usare gli stessi criteri del cancro per l’Alzheimer. Ma per progredire penso che dovremo provare a pensare sia alle “differenze” sia alle peculiarità della “malattia”. Come riuscire a farlo è molto complesso, ma dobbiamo provarci». Quindi, in sintesi: la pratica è illegale e siccome non è ancora stato trovato un modo per giustificarlo, dobbiamo impegnarci per riuscirci.
MORTI FUORI CONTROLLO. Non stupisce perciò se «in Olanda il 23% di tutte le morti per eutanasia non vengono riportate e il numero totale delle vittime dell’eutanasia nel paese nel 2011 è stato di 4.770 contro i 3.695 riportati», come rivelatoci da Alex Schadenberg, direttore della Coalizione per la prevenzione dell’eutanasia, ricevendo per questo le critiche dell’ambasciata olandese nella sua lettera a tempi.it. Il dibattito sull’Alzheimer, però, non fa altro che dimostrare che l’eutanasia in Olanda, come in Belgio del resto, è totalmente fuori controllo, come analizzato dall’Istituto europeo di bioetica. Perché «quando si accetta il principio che c’è anche una sola vita che non merita di essere vissuta, che anche in un solo caso va bene che un uomo ne uccida un altro, allora, alla lunga, si arriverà per forza alla conclusione che uccidere un altro uomo va bene quasi sempre o sempre».
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15 commenti
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Se passa il concetto di “vita degna di essere vissuta” come dice ErikaT effettivamente si dovrebbe seriamente discutere della possibilità di soppressione delle coppie omosessuali.
Erano i nazisti che ammazzavano gli omosessuali! Ma non si vergogna?
Guardi che io le stavo dando ragione… se appoggiamo il concetto di “vita degna di essere vissuta” sono dell’avviso che dovremmo seriamente discutere sull’effettiva dignità di vivere un po’ di tutti, senza discriminazioni, e dunque, tra gli altri, anche delle coppie omosessuali. Non trova?
Gentile signorina Erika,
Riusciranno i lettori di Tempi a leggere un articolo e magari discuterne
Senza diversi sorbire i Suoi commenti, almeno quando l’argomento in
dicussione non e il matrimonio gay? Peraltro lei sembra essere non essere
in grado (o non voler) di comprendere le altrui argomentazioni, al punto di non
accorgersi neppure quando qualcuno le sta dando ragione…C’è un detto che ben descrive
la sua situazione: meglio tacere e correre il rischio di sembrare stupidi, che parlare
e togliere ogni dubbio. Mi aspetto una reazione sdegnata e l’ accusa di omofoba e bigotta.
Ad ogni modo da ora salterò a piè pari ogni suo commento. Stia Serena, Valentina
Valentina…
grazie
…ho quasi le lacrime agli occhi.
Una coppia gay può fare tutto quello che vuole e può vivere in piena felicità e armonia. È libera come le coppie eterosessuali. Se vuole che la società gli riconosca il matrimonio, però, si va in un terreno complesso perché la Costituzione sancisce che il matrimonio è una unione tra uomo e donna e lo sancisce perché è così da secoli e secoli. Ed è così da secoli e secoli perché le unioni omosessuali sono contro natura, si tratta di una unione che non può generare, non per accidente, vedi sterilità, ma per natura. Vietare loro il matrimonio, dunque, non riguarda la volontà e il desiderio ma la natura delle cose. Riguarda la verità e il dibattito va fatto sulla verità,a volte dolorosa, e non sul desiderio e la volontà. La società non ha alcun diritto di promuovere cose che sono contro la natura dell’uomo, anche se ci sono coppie gay di persone bravissime che vogliono sposarsi
1) Dove avrebbe letto lei che la Costituzione sancisce che il matrimonio è una unione tra uomo e donna? ma lei ha letto gli articoli? Si parla di coniugi!
2) L’ omosessualità esiste in natura, dunque è naturale. Semmai è il matrimonio che non esiste in natura e quindi è innaturale.
3) Sul mio blog ( vegetariantrav ) ho già elencato tutte le situazioni di coppie che possono accedere al matrimonio anche se non procreano.
Mi dispiace molto dover sempre annientare le obiezioni degli avversari dei matrimoni gay ma non posso evitare di dire la verità, anche se capisco che è dura da accettare per le persone contrarie ai pari diritti delle coppie gay.
1) Certo, parla di coniugi e genitori e di figli nati ecc. Mi dispiace ma le coppie omosessuali non possono generare figli.
2) L’omosessualità esiste in natura, ma non è questo il punto. Anche l’omicidio esiste in natura. Quando dico contro natura, intendo che vanno contro alla natura, se vuole diciamo essenza, dell’uomo. Già il fisico dice tutto, la possibilità di procreare dice tutto.
3) Ci sono tante coppie che purtroppo non procreano, anche se potenzialmente potrebbero sempre. Le coppie omosessuali, non lo possono né in potenza né in atto.
1) allora perchè possono sposarsi donne in menopausa, persona sterili, e che dire delle persone di 80, 90 o 100 anni??? E di tutte quelle coppie sposate che non fanno figli per il semplice fatto che non li vogliono fare? Mi spiace ma l’ “argomento” procreazione non regge 🙂
2) È lei che ha parlato di natura o sbaglio? Io mi sono solo divertita a far notare la contraddizione dato che l’ omosessualità è perfettamente naturale, dunque?
3) Quale potenzialità procreativa ha una donna in menopausa o una persona sterile ? e che dire delle persone di 90 o 100 che possono sposarsi??? E quale potenzialità procreativa ha una persona che non vuole procreare???
Mi spiace dover sempre annientare tutte le vostre obiezioni ma non posso esimermi dal dire la verità, anche se è dura da accettare per alcuni.
bacioni!
Francesco inizialmente ha detto che l’omosessualità è contro natura. Tu hai ribattuto che esiste in natura e quindi è naturale. Non hai confutato quello che dice Francesco. Ci possono benissimo essere delle cose che esistono in natura ma sono contro natura. Riguardati il punto due della risposta di Francesco
Cara Erika, siccome non vuole capire, ci rinuncio. Si ricordi però solo una cosa da questa breve discussione: che per decidere se la società debba riconoscere alle coppie gay o meno il diritto di sposarsi non bisogna discutere della loro volontà o meno a sposarsi, ma della verità del e sull’uomo. Bacioni
Vorrei chiedere se anche la vita di una coppia gay è degna di essere vissuta in piena felicità e armonia accedendo ( se lo vogliono ) al matrimonio o debbono invece essere considerate coppie di serie B e della loro sofferenza interiore chissenefrega?
Aspetto con trepidazione una risposta.
Capo non è troppo a tema questo commento. Ci sono altri spazi in cui si discute la questione gay, ma tu ovviamente devi intasare tutto per far sentire la tua voce. Stufi.
Chi è capo? Lo sai che ferisci così? Io ho posto una critica , capisci?