
«Gli islamisti, arrivati in Italia, distruggerebbero San Pietro»
Intervistato da Giulio Meotti, oggi Rémi Brague risponde ad alcune domande del Foglio. L’intervista è lunga e bella e il filosofo cattolico francese tocca molti punti del rapporto tra islam, Occidente e cristianesimo.
Secondo Brague l’islam odia «tutto ciò che non è islam»: «Lo Stato islamico ha così distrutto le statue del Museo di Mosul perché testimoniano uno stato precedente all’islam o diverso dall’islam. Gli islamisti, arrivati in Italia, distruggerebbero San Pietro; in Francia raderebbero al suolo la cattedrale di Chartres».
Secondo il filosofo, il collasso europeo non avverrà necessariamente in modo traumatico, ma – un po’ come descritto da Michel Houellebecq in Soumission – con «lenta fiacchezza», con un «suicidio, in cui la vittima si abbandona al flusso di sangue in un bagno caldo. Non molte persone se ne accorgerebbero. E il relitto potrebbe essere accolto con gioia dai passeggeri stessi».
Interrogato se il cristianesimo abbia un futuro in Europa, Brague risponde così:
«Tutto dipenderà dai cristiani stessi. Essi sono compiaciuti troppo facilmente del loro status di minoranza; accettano troppo facilmente di essere discreti. Naturalmente in questo sono aiutati dai media, che preferiscono opporsi al cristianesimo o ridicolizzarlo. Annegano il pesce parlando, sempre al plurale, di “religioni” che sono intrinsecamente violente. Dovremmo allora chiederci non solo se il cristianesimo abbia un futuro in Europa, ma se l’Europa possa avere un futuro senza cristianesimo. Senza di esso, ovviamente, la geografia non cambierà, ci sarebbe ancora una regione al mondo da chiamare “Europa”. Ma sarà anche europea?».
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5 commenti
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Gli atei hanno mediamente meno figli dei credenti, va da sé che l’Europa secolarizzata non ha un futuro. Guardate le statistiche sul numero medio di figli per donna: tutte le popolazioni autoctone d’Europa a parte gli irlandesi e gli islandesi sono in calo ed in estinzione! L’immigrazione ha permesso di mantenere stabile o aumentare la popolazione, nemmeno nei generosi paesi del welfare scandinavo nascevano abbastanza bambini! Ora considerate che viviamo in una democrazia egualitaria ove ogni testa=un voto. Potete trarre le vostre conclusioni.
La logica conclusione è che una società fondata su questi valori non si dimostra capace di sopravvivere più di qualche generazione a differenza della civiltà cristiana che è continuata per quasi 2000 anni!
Per fortuna che c’è Putin che è intervenuto direttamente a guastare le uova nel paniere all’isis, che con Obama e Erdogan e la debolezza di Bruxelles aveva ormai partita vinta.
Gli è andata male ai daesh che Putin ha incrociato la loro strada, facendogli invertire il verso di percorrenza.
Ringraziamo la tecnologia militare russa, ringraziamo i modernissimi Kalibr.
Non solo i Cristiani d’Oriente, i Curdi e il legittimo presidente Assad, ma anche e soprattutto noi Europei, ed anche il Vaticano ha da tirare un sospiro di sollievo dall’entrata in campo di Putin.
I presidenti di Francia e Belgio gli dovrebbero inviare un mazzo di fiori al giorno, perché col tracollo militare dell’isis laggiù ci sarà l’effetto domino anche sulla banlieue parigina e su Molenbeeck, oltre a Londra, Bradford, ecc…
Grazie Putin, grazie per salvare l’Occidente.
Perché noi Occidentali siamo tecnicamente in grado di salvarci da soli, ma non abbiamo la testa per farlo: non è solo il mezzo meccanico e meccatronico che cambia le carte in tavola, è anche e soprattutto la testa che lo dirige e lo governa……la volontà, la determinazione ed il coraggio.
Dunque non arriveranno a San Pietro.
Una volta si diceva che….”i cavalli cosacchi si abbevereranno alle fontane di Roma”.
Oggi, in ben altro contesto, è più giusto dire che i cavalli cosacchi stanno salvando le fontane di Roma.
Intervista da far studiare a memoria a tanti preti tutto sogni ed integrazione perché privi di solidi basi pastorali loro ! Non si domandano cavolo perché devono correre dietro a tutto meno che alla realtà ?
l’Europa è piena di vermi rossi che ne hanno rosicchiato le fondamenta, meglio quindi che sparisca per sempre
Si, bravo, così ci saranno solo i suoi nemici a gioirne.