
«Gay si nasce». Eminenza reverendissima cardinal Kasper, permetta una domanda

“Il teologo riformista Kasper: ‘Gay si nasce, no ai fondamentalisti in nome del Vangelo’”. È proprio un titolo suggestivo, gentile cardinale Walter Kasper, quello che il Corriere della Sera ha usato per presentare la sua intervista rilasciata al vaticanista del quotidiano milanese Gian Guido Vecchi.
Adesso però lei ci deve dire dove sbagliamo nel considerare anche solo le prime dieci righe della sua conversazione, uno spettacolare esempio di confusione e, insieme, di politicità poco misericordiosa e per niente pastorale. Non dimenticando che lei è, peraltro, l’autore della relazione presentata al concistoro straordinario sul tema della famiglia che farà da base alla discussione sul tema nel Sinodo che si aprirà domenica 4 ottobre, le esplicitiamo in quanto segue la nostra richiesta di venire contraddetti, censurati e spiegati da Sua Eminenza reverendissima.
Quanto alla politicità. Le ricordo l’esordio della sua intervista. Dove alla sinuosa domanda: «Perché ci sono così tante resistenze, eminenza? Come alla vigilia del Sinodo dell’anno scorso, anche stavolta ci sono dei cardinali che firmano un libro su matrimonio e famiglia a difesa della “dottrina”… » lei risponde altrettanto sinuosamente con un «ma, guardi, non voglio entrare adesso nelle controversie. Il Sinodo è fatto proprio per discutere». E subito dopo attacca: «sì, alcuni vogliono chiudere: non c’è niente da discutere, basta!». «Tira un sospiro – le fa da spalla il Corriere – sorride: “Vede – incalza lei, Eminenza reverendissima – c’è un certo fondamentalismo… si fa una ideologia per sostenere la propria tesi…». In questo breve giro di parole lei si permette di fare terra bruciata intorno agli autori del libro citato dal suo intervistatore e così, da Carlo Caffarra a Angelo Scola, catalogare come “fondamentalisti” e “ideologici” confratelli cardinali che hanno la sola colpa di non pensarla come lei. E questo sarebbe “non entrare nelle controversie” e una bella preparazione al terreno della “discussione” sinodale?
Seconda osservazione: confusione. Dopo l’affondo sui cardinali suoi confratelli, troviamo questa bella perla pronunciata da lei, Eminenza reverendissima (che il Corriere definisce, manco fossimo a Botteghe Oscure, «il punto di riferimento dei riformisti»): «Per me questa inclinazione (l’omosessualità, ndr) è un punto di domanda: non riflette il disegno originario di Dio e tutta via è una realtà, perché gay si nasce». Le dico la verità, Eminenza, ci siamo stropicciati gli occhi, abbiamo creduto di aver letto male. Dunque abbiamo letto e riletto ma non vi sono dubbi. Lei chiede proprio, come scrive il Corriere virgolettandola, di aprire al Sinodo un «dialogo» sulla contraccezione diffusa tra i fedeli («lo spero, questo scisma non può durare») e parla di accoglienza e rispetto degli omosessuali: «Per me questa inclinazione è un punto di domanda: non riflette il disegno originale di Dio e tuttavia è una realtà, perché gay si nasce».
Lei, Eminenza reverendissima, ha proprio detto così: una cosa è «il disegno originale di Dio», un’altra – «tuttavia» – è la realtà che «gay si nasce». Ora la perplessità suggerita da queste sue parole è evidente e preghiamo i lettori di fare anch’essi ricorso a tutte le loro risorse logiche: cosa vuol dire che Sua Eminenza reverendissima ha una “domanda”? Lasciamo da parte il dibattito su Chiesa e omosessualità, è un altro affare. C’è qualcosa di ben più radicale nelle sue parole. Infatti, le sue parole, Eminenza reverendissima, sono chiarissime: lei dice che «l’inclinazione omosessuale non riflette il disegno originale di Dio» e insieme dice che, «tuttavia è realtà» anche l’omosessualità, non perché sono “realtà” pure una quantità di cose non riflettenti il disegno originale di Dio (tipo il mettersi le dita nel naso, il rubare la marmellata e anche cose più serie) ma «perché gay si nasce». Oibò. Quale domanda può scaturire se affermi al tempo stesso il “disegno originale di Dio” e l’originale disegno del “si nasce gay”?
Mi pare logico dedurre che lei, Eminenza reverendissima, sia convinto di una delle due seguenti cose e la sua domanda si ponga all’interno della seguente alternativa: o Dio se c’è, non c’entra con la nascita (ergo non c’entra con la creazione presente, ha creato il mondo un po’ di tempo fa e poi lo ha lasciato andare per conto suo come un giochino caricato a molla, e questa sarebbe eresia patente); oppure Dio c’è ma gli piace creare in contrasto con il suo disegno originale (doppia patente eresia). E qui davvero ci si può fermare, perché tutto il resto, direbbe l’ottimo cardinale Elio Sgreccia intervistato da Avvenire, nasce da una questione radicale di fondo: «La misericordia è verità vissuta, non c’è separazione. Non si può dividere in Cristo la presenza della verità e quella dell’amore».
Per lei, invece, Eminenza reverendissima cardinale Walter Kasper, tutto sembra nascere da una divisione originale che cova come una vipera in seno allo stesso Essere. C’è la verità, ma anche non c’è, perché poi la realtà va da un’altra parte e invece di chiamare quest’altra parte “peccato”, cioè realmente l’esperienza storica che l’uomo non ce la fa a tenere desta la verità che pure vede («desidero il bene ma faccio il male che detesto» dice san Paolo), lei chiama “misericordia” l’anestesia sul “non ce la fa”. C’è l’Ideale, dite ai giovani di sposarsi, affermate che il sacramento è il fare di Dio che rende infinita e indissolubile e per sempre la libertà finita di un uomo e una donna (a parte i casi di “nullità” dove non c’è libertà quindi non c’è sacramento), li inciti a sfidare fatiche, tradimenti, mode birichine e capricciose. Ma poi tu stesso sembra che lasci intendere di non credere a questo Ideale, e ammanti il tuo scetticismo con la pastorale. Certo che c’è una domanda che dobbiamo porci e deve porsi anche sua Eminenza reverendissima, e la domanda è: chi sono, veramente, i fondamentalisti e gli ideologi?
Foto Ansa
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se qualcuno nasce gay allora nasce con questa malattia
Se volete sapere chi è veramente Kasper leggete il suo “Introduzione alla fede”. Saltate le banalità e andate direttamente al punto 9.4 “che significa infallibilità” e ci troverete, oltre al resto: l’infallibilità non esclude ogni forma di difetto e di macchia; i dogmi possono essere assolutamente unilaterali, superficiali, ingenui e precipitosi; dogmi infallibili non escludono correzioni; citando un dogma non si è ancora addotta una prova;nelle proposizioni infallibili non si tratta di proposizioni che, a priori, non possono essere false ecc. Ci troverete anche: l’infallibilità….ciò di cui in definitiva si tratta è piuttosto l’infallibilità della fedeltà di Dio in Gesù Cristo. Frase ad effetto, anche se senza senso, con la quale può sempre dire che lui, si ha detto questo e quest’altro, ma però…! Tattica in uso presso molti teologi contemporanei che dicono eresie di ogni tipo ma ci infilano di tanto in tanto, una frase ortodossa. Si parano….. insomma. Questo è il “buonissimo teologo”. Bergoglio dixit.
caro Walterin, quanto ci hai messo a diventare così? ( perchè non vorrai farci credere che sei nato stu…o?)
ma da chi è stato Eletto vescovo, e poi, addirittura cardinale?
qualcuno gli avrà pur dato l’incarico della relazione introduttiva o è stato sorteggiato?
I buoni incarichi si possono anche tradire come la fiducia di chi te li ha dati. Kasper, per la cronaca, fu fatto cardinale da S. Giovanni Paolo II, che lo mise al Segretariato per l unità dei cristiani. Ai tempi Kasper trattava con pastori protestanti e pope ortodossi. Qualche convinzione ce l aveva da prima (è alloevo di Karl Rahner, un nome, una peste), ma può essere poi stato influenzato dagli interlocutori.
a me sembra una posizione molto onesta, quella espressa dal cardinale. gay si nasce, e ormai non c’è chi non lo veda (a parte chi non voglia vederlo). lo si può ideologicamente negare, come fa amicone, oppure si può provare a lasciarsi interrogare da questa realtà, che peraltro è fatta di esseri umani (quindi ci sarebbe anche una certa urgenza ad accoglierli, perché la vita è una sola per i gay come per tutti). credo che kasper intendesse dire che l’omosessualità non riflette il disegno originario di Dio per come lo conosciamo, per come abbiamo sempre creduto di conoscerlo. forse non possiamo pretendere di sapere già tutto. io credo sia più onesto da parte della chiesa ammettere che qualcosa del piano di Dio ci sfugge piuttosto che continuare a negare la realtà di una condizione umana.
Ci sfuggono anche parecchie pagine della Scrittura, che è Sacra per i cristianipastori, o lameno dovrebbe esserlo….Fino a prova contraria.
Carissima Paolab ,
non è una questione di ideologia o di onestà, è semplicemente falso e inaccettabile da un punto di vista scientifico.
Ad essere precisi non è “falso”: diciamo che non è dimostrato, perché è solo una delle ipotesi possibili. E comunque, che omosessuali si nasca o si diventi non fa differenza, perché in entrambi i casi non è una condizione scelta (ciò è riconosciuto persino dalla chiesa): questo è il vero nocciolo della questione. Né è modificabile, perché le cosiddette “terapie riparative” non funzionano (e su questo, sì, la comunità scientifica è concorde). Perciò, se non è una scelta dell’uomo, ne consegue che fa parte del disegno di Dio.
Poi, io sono ateo e dell’intera questione non mi importa un accidenti. Ma giusto per ristabilire un po’ di logica e di verità scientifica…
Ma non è assolutamente vero. Dove è scritto che gay si nasce? Non lo dice neanche l’autore dell’autorevole studio citato da MicheleL sopra. Il fatto che si sono scoperti geni possono solo aumentare la predisposizione a essere gay, qualora fattori ambientali, culturali o latri fattori sconosciuti siano presenti nelle fasi dello sviluppo dell’individuo. Uno può avere i geni addosso ed essere felicemente etero per tutta la vita.
Per parlare del piano di Dio forse bisogna considerare oltre a “ciò che siamo” anche “le scelte” che facciamo. Queste caratterizzano più do ogni altra cosa indica la nostra natura.
Nessun etero felice ha scelto di non essere omosessuale. In questo senso si nasce omoessuali, perchè non si tratta di una scelta.
“Nessun etero felice ha scelto di non essere omosessuale.” Ho dei dubbi che posso motivare
Si tratta di condizioni che lo favoriscono. I geni entrano fino ad un certo punto. Ed in qualsiasi momento si può inserire una scelta.
Non è una scelta, non è modificabile: segue il corollario.
In realtà tu non ne sai una beneamata sega se l’omosessualità è o potrà mai essere reversibile o meno.
Ogni posizione in merito è arbitraria, ideologica e antiscientifica, anzi “dogmatica”, così ti viene un travaso di bile.
A meno che uno non possa dirsi matematicamente certo di aver scoperto tutta la verità in questo o un qualsiasi altro campo dello scibile umano, allora basta chiamare il 118.
E Kasper lo nacque, verrebbe da dire parafrasando Toto’. Comunque, al di là del dibattito scientifico sull’origine dell’omosessualità – che può anche essere scarsamente appropriato sulla bocca di un prelato – vorrei porre la seguente domanda: cosa cambia se gay si nasce o si diventa? Anche eterosessuali si nasce, e ce ne sono tanti che seguono l’ideale di castità senza sposarsi. Infatti nessuno è definito dal proprio orientamento sessuale, qualunque esso sia. Piuttosto concordo sulla gravità delle accuse e sulla contraddizione logica che ha espresso Kasper: non so se questo tipo di interviste vengono solitamente fatte per iscritto, perché se non fosse una distrazione mi preoccuperei parecchio.
Caro Cisco ,
oltre a essere falso scientificamente in quanto non esiste nessun gene dell’omosessualità , eccoti spiegata
la differenza, che comporta gravi conseguenze, e la capirai leggendo le ultime frasi di quanto riportato qui sotto da Iannaccone in Wired
( http://www.wired.it/scienza/…/11/…/esiste-genetica-dellomosessualita/Copia cacheSimili).
Sanders e Bailey nel 2014 su Psychological Medicine hanno pubblicato che non esiste nessuna tramsissione di geni , altrimenti gli stessi geni si sarebbero estinti non producendo poi una discendenza diretta.
Un’altra possibile spiegazione coinvolge invece l’epigenetica. Tutti i fenomeni, cioè, che cambiano l’espressione dei geni in modo temporaneo. Una sorta di interruttori, in sostanza – in gergo sono chiamati epimarcatori – che consentono di attivare e disattivare un gene in risposta a determinati fattori esterni. E che talvolta, ma non sempre, possono essere trasferiti da una generazione all’altra, pur non alterando la sequenza delle basi del dna. Ad avallare l’origine epigenetica dell’omosessualità è uno studio pubblicato nel 2012 sulla rivista The Quarterly Review of Biology da William Rice e Sergey Gavrilets: secondo gli scienziati, alcuni epi-marcatori specifici per il sesso, prodotti nelle prime fasi dello sviluppo fetale per proteggere il feto da variazioni eccessive di testosterone, quando trasmessi da padre a figlia o da madre a figlio potrebbero causare l’effetto opposto, portando per esempio alla femminilizzazione di tratti nel figlio maschio.
Detto questo, è bene ribadire che, in ogni caso, l’omosessualità non può avere solo basi genetiche. È lo stesso Sanders a specificarlo: tratti umani così complessi non possono che dipendere da una molteplicità di fattori, tra cui quello ambientale. Ancora non si sa quanto pesi ciascuno di questi fattori; ma comunque, come racconta su New Scientist Chad Zawitz, un medico che ha partecipato allo studio di Bailey, “è importante contestualizzare le scoperte. Anche se si scoprisse un legame genetico con l’omosessualità, i geni potrebbero solo aumentare la predisposizione a essere gay, qualora fattori ambientali, culturali, nutrizionali (e altri fattori sconosciuti) siano presenti nelle fasi critiche dello sviluppo dell’individuo”.
Un’eventuale scoperta in questo senso, dice ancora Zawitz, potrebbe rivelarsi addirittura controproducente: “Qualcuno potrebbe usare questo risultato per mostrare che l’omosessualità sia il prodotto di un gene deviato da correggere. I genitori potrebbero richiedere un test genetico per il proprio figlio prima che nasca, per esempio. O, ancora peggio, un governo potrebbe imporre aborti obbligatori per ripulire il pool genetico”.
Sembra assurdo, ma era lo stesso Bailey, poco più di dieci anni fa, a paventare una soluzione del genere (un po’ meno cruenta, fortunatamente): “Supponendo, come noi, che l’omosessualità sia del tutto accettabile moralmente”, si legge nell’abstract del lavoro Parental Selection of Children’s Sexual Orientation, pubblicato su Archives of Sexual Behavior, “ […] permettere ai genitori di selezionare figli eterosessuali sarebbe moralmente accettabile. Questo perché i genitori sarebbero più liberi di educare i figli come vogliono, perché selezionare l’eterosessualità potrebbe portare beneficio a genitori e figli, e perché è improbabile che causi danni significativi”.
gentile fabio, ammesso e non concesso che sia una questione di epigenetica, significa forse che non sia un dato di natura? e, comunque, possiamo ben interrogarci su cosa renda una persona omosessuale o eterosessuale, ma questo non incrina minimamente la lapalissiana constatazione che omosessuali ci si ritrova, non si sceglie di esserlo.
A sua immagine e somiglia , maschio e femmina li creò! Poi ognuno certo si può “aggiustare” come vuole…perchè il Signore ha rischiato la nostra libertà! Certo i soldi delle lobby gay hanno comprato le armi da guerra per dire delle stupidaggini: che il modello omosessuale deve essere imposto come pensiero e struttura della società …….è ridicolo solo perdere tempo su queste cose. Il diritto delle singole persone rimane e il rispetto rimane ….tutto il resto è noia! Che sua eminenza cardinale Kasper scriva pagine su questo a partire dal suo personale schema mentale e ideologico è altrettanto ridicolo…..ce tocca sentirlo ancora purtroppo…..vabbè d’altronde San Paolo diceva vagliate tutto e trattenete ciò che buono…
Grazie Luigi articolo stupendo,detto da me,omossessuale sessantratreeenne,spero un giorno di incontrarti personalmente in officina da Franco,ci guarderemo negli occhi e parleremo.
P.S.conosco e sono frequentato da due omo sposati,uno con due figli che da anni mi circuisce,non ho mai ceduto,è un politico locale,un altro è nonno,e questo invece è più focoso e mi assale e,sono costretto a cedere.é un industriale di Monza.
P.P.S.sono convinto che l’Onnipotente non ha voluto questa mia condizione,penso che si sia distratto quando mi infondeva l’anima…
Uno ti “circuisce”, l’altro ti “assale”… A 63 anni sei ancora in grado di suscitare desideri così incontenibili? 😛
Invidioso?
Assolutamente no: uno ha due figli, l’altro è addirittura nonno… se li tenga. A me piacciono giovani 😉
Mi incuriosisce questa “officina da Franco”. È forse un nome in codice per indicare un luogo di incontro per anziani omosessuali cattolici e repressi? 😉
Ti definisco in latino”INBACULUM”,traducila tu in italiano,semplicemente:l’officina è diretta dal mio amico d’infanzia di nome Franco,che casualmente mi ha detto che Luigi è anche lui suo cliente,
non si fa il processo alle intenzioni…..ciao ed un abbraccio.
Malgrado l’insulto, hai la mia solidarietà, perché sei una vittima. Sei la dimostrazione di come la religione abbia rovinato gli omosessuali delle passate generazioni, infondendo in loro ingiustiifcati sensi di colpa e una visione distorta e antiscientifica della propria condizione.
Caro Luigi Amicone, ti ringrazio davvero tanto per questo articolo.
Lo copio e incollo e me lo metto sul desktop in modo che possa leggerlo e rileggerlo ogni giorno.
Così posso vedere fin dove arriva l’obnubilamento della ragione, ancora prima (o forse di pari passo) di quello della fede.
Codesto soggetto (e non c’è ragione di sospettare della solita “cattiva interpretazione” da parte dei giornalisti, visto che va sostenendo da un bel po’ convinzioni lontane dalla retta dottrina) è dunque arrivato alla granitica certezza che “gay si nasce”. Una convinzione che non osano sostenere neanche i più rimbecilliti che insozzano i commenti di questo sito. Per una ragione fondamentale: che non c’è (e sì che ci hanno tentato in tutti i modi) nessuna evidenza scientifica al riguardo. Nessuno ha mai trovato il “gene gay”. Ma il nostro fenomeno a quanto pare è sicuro della sua esistenza (o meglio, in questo modo è assolutamente sicuro di accattivarsi le simpatie del mondo del momento).
Una rilettura, almeno, di “Dico che quando ci fusse “vera dimostrazione”…” gli farebbe un gran bene.
Che un personaggio del genere non solo sia tollerato ma che addirittura abbia ampio spazio di risonanza non tanto in ambienti massmediatici (il che è quasi normale, basta accendere la TV e ogni giorno vedi tanti preti che ti vien da chiedere che mestiere fanno, oltre al personaggio TV) ma dentro la gerarchia della Chiesa Cattolica, beh, dà da pensare parecchio.
Spero davvero che ti risponda. Ma non credo, lo vedo piuttosto affaccendato a preparare il terreno in maniera che il prossimo sinodo sia lo scenario di uno scontro ideologico piuttosto che una riflessione sulla verità dottrinale (e il suo alimentare una fasulla dicotomia tra dottrina e pastorale ne sono la cartina di tornasole).
E il fatto che Chi gli potrebbe dire una parola chiara, se ne stia silente, fa preoccupare ancora di più.
Grazie ancora.
Faccio presente che il dottor Luigi Amicone auspica che Papa Francesco sfondi gli schemi di destra e di sinistra del partito del risentimento…Allora buon lavoro a tutti, c’è tanta carne al fuoco a quanto pare. soprattutto “in casa”.
E c’è chi difende questo cialtrone, che non solo è confusionario ed eterodosso ma si permette pure di reagire stizzito alle critiche.
Io mi ricordo di essere attratto spiritualmente dal mio stesso sesso (oltre che sessualmente) fin da quando ero bambino diciamo dai tempi dell’asilo. Poi la sessualità è un altra cosa, ma sicuramente gay si nasce, secondo me.
Amicone, ma lei che problemi ha? Trovo che adesso stia esagerando. Questo intervento è frutto di odio puro verso legittime posizioni di un cardinale di Santa Romana Chiesa. Io per esempio condivido poco le idee espresse da Caffarra e sono altresì spesso poco convinto da alcune affermazioni di Scola. Ma non mi permetto di rivolgere loro un attacco frontale e diretto come lei ha fatto verso il cardinale Kasper. Per altro con un articolo molto contorto che sembra più frutto di una incontrollata ira (che fa parte dei peccati capitali, ma questo è un altro discorso) che di una ponderata meditazione verso parole profonde. Ma scherziamo? Sto iniziando a vergognarmi di leggere questo giornale che travisa le parole del Papa e cerca di piegare ogni aspetto dell’essere cristiani alla semina di odio, intolleranza, razzismo è blasfemia fattuale. Ma cos’è questa? Frustrazione? Repressione? Pochezza intellettuale? No davvero ora ditemelo, perché serietà di certo non è. Ed è altresì certo che tutto ciò abbia poco a che fare con la Chiesa cattolica e con il papato di Francesco.
“…legittime posizioni…”?
E da quando in qua un cardinale prende “legittime posizioni” contro la dottrina stessa della Chiesa? O da quando in qua un cardinale va a contrabbandare per verità assodate sciocchezze che non trovano riscontro neppure fra gli adoranti il dio-scienza? E chi sei tu per giudicare dell’opinione (perfettamente legittima, questa sì) di un fedele?
Incontrollata ira? ma rileggi l’articolo, va…
“Questo intervento è frutto di odio puro verso legittime posizioni di un cardinale di Santa Romana Chiesa”
“frutto di una incontrollata ira”
“questo giornale che cerca di piegare ogni aspetto dell’essere cristiani alla semina di odio, intolleranza, razzismo è blasfemia fattuale”
Per la miseria, e tutto per aver fatto una semplice domandina?
“Legittime posizioni”? Cioè, vuol dire che un cardinale può sparacchiare la qualunque, e tutti dobbiamo stare ad ascoltare muti ed estasiati? E’ ancora permesso domandarsi se quanto dice sia corrispondente al vero e alla dottrina o se sia una sua allucinazione o un adagiarsi alle mode del momento? E com’è che per altre dichiarazioni di altri cardinali e monsignori siete tutti così pronti a stracciarvi le vesti al grido di guerra di “omofobo”? E’ “legittima opinione” solo quello che piace a voi?
Non ho intenzione di difendere Luigi Amicone (che si difende da solo e alla grande). Trovo piuttosto preoccupante il clima, che si sta insinuando anche nella Chiesa, per il quale ogni dissenso dal “pensiero mondano di moda” è visto come oscurantismo o intolleranza o “mancanza di progresso”.
E trovo incredibile che in questo progressismo ben paludato si sputi addosso anche all’evidenza scientifica che, aldilà delle piroette circensi degli “studi autorevoli” farlocchi di qualcuno, non ha nessuna prova per affermare che “gay si nasce”.
Ancora, giusto per farla rinsavire un pochetto, ammesso e non concesso che un domani tale evidenza ci fosse, sarebbe un pericolo mortale per gli stessi gay. Chi potrebbe impedire infatti di fare un aborto selettivo, o una eugenetica mirata, visto che già oggi ci sono coppie che vogliono e possono selezionare il futuro figlio-prodotto in base al colore della pelle e degli occhi? L’aborto rimarrà un “diritto”, una “conquista civile” dell’uteroèmioelogestiscoio, o si sarà costretti a fare marcia indietro? o varrà solo per i futuri eterosessuali?
Amicone: grazie di esistere!!!!
Ma che c’entra questa intervista sul sinodo per la famiglia?
Quindi la lingua batte dove il dente duole,
e dove sono quelli che si sono fatti eunuchi per il regno dei Cieli?
Dove sono i Pastori che ci curano e che ci mostrano che “la nostra patria è nei Cieli?
Maranatha! Vieni Signore Gesù.
Certo, si nasce gay, pedofili, tagliagole e maniaci sessuali ma questo non giustifica nulla. Se si nasce con una tara mentale a maggior ragione bisogna intervenire e non certo con la pietas perchè così i malati dalla nascita continueranno a fare del male agli altri.
Certo e’quel che penso anch’io : la semi infermita’mentale lungi dall’essere una scusante per rimettere in circolazione chi ha comnesso un delitto e’ una mitivazione in piu ‘ per tenerlo isolato : mentre un mafioso commettera’crimini mirati e potenzialmente prevedibili ed evitabili il semiinfermo mentale restera’totalmente imprevedibile i suoi non sono delitti premeditsti e dotati di una logica seppur perversa .
E quindi potenzialmente chiunque potrebbe essere del tutto imprevedibilmente la sua prossima
vittima.
Cioè? Sentiamo come vorresti intervenire.
Come si “interviene” per i bambini con la sindrome di Down.
Una bella diagnosi prenatale e giù nei rifiuti speciali dell’ospedale.
Te gusta?!
Sei in grado di dire qualche cacchio di intervento personale? di esprimere un concetto di ciò che pensi invece di fare post di appoggio? invece di passare la vita a stigmatizzare quello che dicono gli altri o a minacciarli di denunce ?
Per te sono già intervenuti?
Si contraddice da solo sto genio della teologia…
Che bassezza!
…sarebbe meglio dire un’Ave Maria in più che concedere certe interviste…..
Brava Susanna sei tosta !
Powerfons, leggi meglio l’articolo, che non si “scaglia” ma chiede un chiarimento ad un evidente ossimoro basato SOLO sulle parole del cardinale, cioè che i gay non riflettono il disegno di Dio e che gay si nasce (uno nasce solo grazie e secondo un disegno di Dio (normodotato, down, maschio, femmina, ecc, ma a quanto pare non gay, secondo il cardinale Kasper)
A noi piace di più il fantasmino Casper del cardinale Kasper. …
Nessuno come le università tedesche si è innamorato o ha prodotto, da Hegel e Fichte in poi, le peggiori teorie con le conseguenze più nefaste. Il Cattolicesimo tedesco, che nutre sul suo passato un eccessivo senso di colpa, si è trasformato in gran parte in una fabbrica di buonismo a buon mercato per paura di sembrare ancora una volta i “cattivi” della Storia, con il risultato, come popolo tedesco, di continuare ad esserlo.
Infatti Joseph Aloisius Ratzinger è Ungherese
Ratzinger ha dovuto lottare da professore contro le “belle idee” perché lui veniva da una famiglia sana che non educava i figli secondo lo spirito del mondo, che fosse nero o rosso.
Bene l’importante è non generalizzare.
Attualmente è membro della Congregazione per la dottrina della fede, riconfermato papa Benedetto XVI, del quale peraltro Kasper è, da decenni, amico e fu, inoltre, in passato pure collega di insegnamento universitario
Faccio presente chevi cattolici tedeschi ( oltre ad unici piu’ che rari esempi tra i protestanti) sono stati gli unici tedeschi ad opporsi a Hitler.
Nei lander cattolici il nazismo ha raccolto solo il 20% dei consensi mentre nei lander luterani hanno racvolto l’80%.
I luterani hanno appoggiato Hitler anche politicamente con la Deutsche Christen e se qualcuno deve avere sensi di colpa sul proprio passato questi sono i luterani tedeschi non certo i cattolici.
Anche la Weiss Rose e’ nata in ambiti cattolici ispirata dagli scritti di van Galen vescovo cattolico ed alla fine ha raccolto anchecprotestanti e ortodossi quasi tutti martirizzati.
Finiamola con questa autocolpevolizzazione dei cattolici per la Shoah serve solo da parafulmine per coloro che veramente dovrebberp fare un nea culpa i luterani.
Stranamente il Concilio ha disprezzato i cattolici e leccato il sedere ai protestanti.
Sarebbe stato piu’ logico se avesse cercato l’unita’con gli ortodossi che avevsno dato 60 milioni di martiri sotyo il comunisno.Ma si sa durante il Concilio la diplomazia contava piu’della fede in Cristo…e ne psghiamo ancora le conseguenze…
È quello che intendevo per “eccessivo senso di colpa”.
ahi, ahi, per portare acqua al mulino della sua tesi lei dimentica maliziosamente bonhoeffer e la chiesa confessante (luterana) che diede molti martiri per la lotta contro il nazismo (mentre la chiesa cattolica firmava il concordato con hitler). sarebbe meglio uscire da queste sacche ideologiche e capire che da dovunque vengano sono le persone di buona volontà a fare la volontà di dio. non c’è istituzione che legittimi di per sé… (si legga l’immenso libro “resistenza e resa” e capirà che queste distinzioni tra cattolici e riformati sono solo il segno del nostro peccato)
Ma adesso vi accorgete che il card. Kasper & C. non parlano da cattolici aderenti alla fede di sempre, che la Santa Chiesa custodisce da duemila anni, ma straparlano in ossequio al mondo e ai suoi desiderata?
E speriamo che sia il cardinale a rispondere e non qualche altro prete aduso a rilasciare interviste che a loro volta confondono più di quanto chiariscano…
Dai, su, ragazzi, non litigate anche fra di voi.
Altrimenti disperdete le preziose energie che vi servono per combattere l’avanzata del diabolico omosessualismo 😉
Solo uniti si vince!
Daniè, ma non è che sei a corto di soldi? Siccome sei esperto in materia, fatti una veloce scappatina in USA a fare un po’ di quellecosechebensai e torni bello ricco.
Dico, così eviti di farti qui quelle mentali.
A parte che non è piaciuta neanche a me la tecnica (utilizzatissima da molti progressisti, per esempio per commentare il family day di giugno) di iniziare dicendo ca “non parliamo ora. Serve dialogo libero e aperto” per poi concludere apostrofando chi la pensa diversamente.
Magari è stata una cosa diversa e l’intento dell’intervistato era l’esatto opposto, ma leggendo l’intervista si ha questa impressione. Speriamo
Cmq, la cosa che mi interessa è: qualcuno sa darmi una definizione di misericordia per favore?
Io avevo capito che la misericordia deve sempre essere legata alla verità, altrimenti è menefreghismo o puritanesimo.
Esempio banale per noi sempliciotti: Se uno ha la tosse, non è misericordioso assecondare la sua intenzione di andare a sciare a petto nudo. E’ soltanto menefreghismo, perchè la verità è che facendo così peggiorerà la sua situazione. Se dopo che, esercitando la sua libertà, si è preso anche la broncopolmonite gli si dice “fatti tuoi, io ti ho detto cos’era vero”, quella non è misericordia, credo sia puritanesimo.
La misericordia, almeno come l’avevo capita io, funziona che, prima che succedano i casini, richiama all’ordine, indica quindi cos’è giusto. Dopo che i casini sono accaduti invece aiuta le persone a guarire, anche quelle che si sono comportate in maniera contrarissima alla verità (magari pure pavoneggiandosi di questo).
La guarigione misericordiosa però deve sempre indicare la verità. Altrimenti è nuovamente menefreghismo. Perchè se il geniaccio che ora ha la broncopolmonite (anche per colpa dei tanti “misericordiosi” incontrati) incontra un altro “misericordioso” che gli dice “ma si, rifatti una sciatina. Stavolta falla in mutande. Che male c’è!!?”, il geniaccio ci rimette le penne.
Se invece incontra un misericordioso (vero), gli verrà detto “Ora ti curi. Così l’anno prossimo potrai tornare a sciare. Mi raccomando però, mettiti la tuta da sci”.
In realtà, nella mia ignoranza, le domande che sarebbero da fare (anche al sinodo) è:
il peccato esiste? il peccato provoca la morte/infelicità delle persone? quali sono i peccati? avere rapporti sessuali fuori dal matrimonio è peccato? avere rapporti sessuali con persone dello stesso sesso è peccato? I peccatori vanno perdonati? Che differenza c’è fra perdono e giustificazione? Cosa bisogna fare con i peccatori che non riconoscono il loro peccato? che differenza c’è fra accompagnamento e complicità?
Tenendo sempre conto, tanto per evitare di credersi migliori, che comunque, secondo i cristiani, tutti siamo peccatori (ognuno ha le sue).
Boh..magari invece è tutt’altro e io non ho capito niente. Può essere, non sarebbe la prima volta 😉
La vera misericordia e’la legge di Dio.
Il resto e’vano sentimentalismo e “misericordia ingannatrice” come dice Papa Francesco.
Quercia papabile. Ci sta. Grazie, Quercia, concordo.
Stiamo calmi però amici di Tempi, i Cardinali li sceglie il Papa e scagliarsi così contro uno di loro per un’intervista mi sembra esagerato.
E poi dall’analisi qui sopra manca un’ipotesi che deve essere considerata, soprattutto se “gay si nasce”: che gay si nasce e non è contro il disegno di Dio. Non si può escludere questa ipotesi, che ragionamento sarebbe sennò?
Powerfons, è lo stesso Kasper a dire che l’omosessualità non riflette il disegno originario di Dio : almeno su questo non c’è niente da discutere , in questo contesto.
Caro Powerfons, gli amici di Tempi non si “scagliano”. Come figli della Chiesa noi con loro facciamo una domanda e’ speriamo che il cardinale abbia il coraggio di rispondere.
Il card Kasper ha fatto una affermazione ideoligica non supportata finora da alcuna evidenza scientifica.
I vari studi genetici che ipotizzavano una ereditarieta’ per l’omosessualita’ per gli ultimi nati di famiglie numerose o con molte sorelle o con sorelle dai capelli rossi non hanno portsto a definitive evidenze scientifiche.
Lo psuedoermafroditismo per anomalie cronosomiche riguarda l ‘ 1-2% dei casi e forse a costoro si riferiva Gesu’quando parlava di “eunuchi che nascono tali dal seno della madre…”anche perche’ alla sua epoca l’omisessualita’non era diffusa comecoggi quindi ci sono altri fattori in gioco oltre a quelli (rari) genetici.
Il card Kasper ha fatto una affermazione scientificamente inaccettabile.
“Offele’fa’il to meste’ si dice a Milano.
Gli eunchi “resi tali dagli uomini” ai tempi di Gesu’erano i castrati fisicamente, resi tali dai Romani perche’ facessero i servi e non avessero esigenze di avere donne , sposarsi eccc…
Freud ha invocato blocchi di maturazione nell’evoluzione della psiche nelle tre fasi fa lui ipotizzate (orale anale sessuale) e in questo senso la responsabilita’degli “uomini” per dirla con Gesu’ fiventava quella di una educazione rigida di figure parentali anomale ecc…
Questo lo ha detto Freud….non il Papa dell’epoca…
In effetti le evidenze sono molto più forti. Gli Studi di A. Camperio Ciani dell’Università di Padova per esempio, confermati recentemente anche a livello genetico, da uno studio del Prof Sanders che ha pubblicato su Psychological Medicine della Cambridge University Press, un articolo che riportando i risultati ottenuti dallo studio effettuato su 400 coppie di gemelli omosessuali conferma quanto noi avevamo già detto, e che cioè è stata riscontrata una regione della mappa genetica del cromosoma X denominata Xq28 sul cromosoma sessuale X comune a tutti i soggetti omosessuali.
Inoltre anche il fatto che sia ormai ampiamente verificato che l’orientamento sessuale non si cambia, anche di fronte a soggetti fortemente motivati (v. R. Spitzer), corrobora l’idea che l’omosessualità sia congenita. L’idea che l’omosessualità sia legata a problem familiari è stata poi smentita in diversi studi, che hanno evidenziato l’assenza di correlazione, così come dai tempi di E. Hooker (anni 60) è chiaro che i profili psicologici degli omosessuali sono indistinguibili da quelli degli eterosessuali, conducendo in 10 difficili anni di progresso scientifico al riconoscimento ufficiale che non si tratta di una patologia,anche se gli oppositori hanno voluto opporre alle evidenze scientifiche una alzata di mano, mentre I fatti scientifici vanno spiegati in modo coerente, non ignorati perchè scomodi.
In effetti sai che non è precisamente così: i geni aumentano la probabilità dell’omosessualità che dipende anche da altri fattori . Ma tu eminenza Michele, autorevole come non mai…. non accenni a tele “inezia”.
PS: Vedi che lo dice lo stesso Sanders
@To_Ni In assenza di qualsivoglia metodo per influenzare tali fattori, non si puo’ che dedurre che l’orientamento sessuale e’ di fatto immutabile, congenito. Sarebbe etico provare ad intervenire su quello che e’ un delicato chiaramente misterioso progetto naturale? Siamo davvero consci delle conseguenze?
@Emanuele La stessa cosa che ci fa dire che essere di colore, mancini, rossi, non e’ una tara ma una variante. Gli omosessuali non sono malati, stanno bene quanto gli altri.
“In assenza di qualsivoglia metodo per influenzare tali fattori”
In laboratorio ci puoi riuscire non nella vita
…il ragionamento non fa una piega, ma allora cosa distingue l’omosessualità da altre malattie genetiche?
Secondo me si deve definire bene cosa si intende per patologia, altrimenti il ragionamento resta vago.
A parte queste curiosità, la cosa assurda è che se mai potesse essere individuata una causa genetica dell’omosessualità, andrebbe a finire che i potenziali omosessuali potrebbero diventare pure loro vittime designate di aborto “terapeutico” come accade per bambini con la sindrome di Down.
Eh, ma l’omosessualità non è una malattia…
Eh, però l’aborto è un diritto…
Secondo me a lor signori conviene lasciar tutto nell’indeterminatezza.
P.S.: a quando una seria analisi sul patrimonio genetico dei tifosi della Juve? No, perché se si individua la mappa genetica giusta son seriamente tentato di abbandonare i miei principi e ricorrere all’eugenetica.
L’aborto non credo sia un diritto, ma una inevitabile concessione, perchè la via per la il suo annientamento penso passi per la libertà di praticarlo.
Quanto alla selezione degli esseri umani, ma in generale di tutte le forme di vita, quando arriveremo a capire l’evoluzione, selezionare i caratteri sarà l’ultimo dei nostri obiettivi, perchè saremo in grado di creare qualsiasi forma di vita, trasmutare la materia e comprendere le più intime logiche dell’universo (e.g. taluni enzimi agiscono per fenomeni quintistici grazie alle loro proprietà fisico-chimiche, frutto di una precisa configurazione tra un numero che supera quello degli atomi dell’universo).
Mi pare che vuoi girare la frittata.
L’aborto non è una concessione , ma un diritto rivendicato come tale in tutte le sedi. Se esiste un diritto per eliminare quel “coso organico” perché difettoso o perché è arrivato in momento non voluto, o perché è un “coso” femmina (come succede in India senza sollevare grandi proteste) non vedo il perché ci sarebbe da recriminare di eliminare un “coso” potenzialmente omosessuale.
In verità si creano dei mostri che poi fate difficolta a gestire.
“Ma nove per nove farà ottantuno?”
Da “Non ci resta che piangere”, Italia, 1984.
Frittata? Qui stiamo parlando di una questione talmente poliedrica da avere infinite facce e la sua non è migliore delle alter fino a prova contraria, come non lo è la mia. Si argumenta e si cerca di ribadire valori e ragionamenti che portano ad una decisione più ampia e condivisa possibile.
Mi rendo conto che una società osservante e praticante sia molto più facile da gestire per una piccola elite morale; ma l’umanità non è un alveare, e non c’è tiara che tenga.
A me pare che ad essere gestiti da una ristretta élite siano quelli che considerano l’omosessualità una naturale variante paraponzi e l’aborto un diritto ponzi po e che non ammettono nessun dissenso in merito, che sia “argumentato” o meno.
Ah, se pare a lei, allora… 😀
Ma come, non “argumenti” neanche un pochino?
Sai caro, a differenza dei troll attivisti a tempo pieno, come quelli che postano col corredo della TAC-ricordo che hanno fatto al cervello prima di conferirlo all’ammasso, c’è tanta gente che si permette di coltivare opinioni proprie e di scrivere giustappunto quello che “gli pare”.
Pazienza se ciò va contro alle aspettative del tuo partito fascio-gay e ti tocca ricorrere alla faccina sorridente tanto per avere l’ultima parola, per quanto ebete.
Vero si esagera sempre per niente coi vescovi ..! anche per l’intervista al vescovo Wiliamson nel 2008 guarda che can can che hanno fatto …!
e pensare che poi e’stato anche espulso dalla FSSPX…
Grazie, Fabio..e poi dicono che non si deve far parte del partito del risentimento (cfr “Papa Francesco sfonda gli schemi di destra” ecc)..E’ una parola!, io ce la metto tutta ma quando si assiste allo sfacelo del cristianesimo -clero incluso- ce ne vuole parecchia di pazienza per non cedere allo sconforto…Oremus finchè vita abemus. Il “fumo di Satana è entrato nella Chiesa” – (Papa Paolo VI, 29 giugno 1972)? Oggi c’è un incendio! Non ce ne eravamo mica accorti!!
Vogliono smantellare tutti i dogmi di fede.
Gli unici che restano sono quelli LGBT; ad esemepio che “gay si nasce”.
Mi piacerebbe sapere da dove deriva tanta “certezza” del Kasper per affermare una cosa del genere.
Ci sono migliaia di casi di persone omosessuali che ono tornate etero.
Infatti la sua e’ un’affermazione infondata , fatta solo per colpire con effetti speciali , peccato che sia a tutt’oggi scientificamente priva di evidenze definitive e inconfutabili.
Migliaia, davvero. Ne conosco alcuni che sono tornati etero anche più di una volta.
Il guaio e’ che si vuole cercare di giustificare una condizione umana (senz’altro meritevole di attenzione) con argomenti scientifici che finora non esistono.
Sono state cercate ,ma non sono mai state trovate evidenze scientifiche verte e definitive di cio’che dice Kasper.
Cosi’ come il voler cercare in natura negli animali prove dell’esistenza di relazioni omosessuali.
Sarebbe molto piu’facile dimostrare la poligamia in natura, l’ 80% deo mammiferi sono poligami e questo dimostra che in natura le energie sessuali servono per la riproduzione.
Quelli che vengpno interpretati come legami omosessuali in natura non hanno ne’piu’ne’ meno il valore di una compagnoneria a luvello umano o di contatti fisici per fare sumo o lotta greco romana.
Infatti non c’e’penetrazione ne’ejaculazione ed e’logico perche’ anatomicamente la penetrazione tra cani (i piu’ citati in materia tra gli animali ) e’resa impossibile dalla sede e dall’anatomia dell’ano dotato di sgintere muscolare che chiyde l’orifizio come in tutti i mammiferi , ma resa ancora piu’inaccessibile dalla presenza della coda.
Un pene eretto in natura penetra invece facilmente solo in una vagina aperta e lubrificata e anatomicamente accessibile da dietro ….come e’ la vagina delle femmine in calore…infatti gli animali si accoppiano in natura solo nei periodi di calore delle femmine….mentre gli umani hanno altre possibilita’ ….