Francia, sindaco scrive ai cittadini: «Non posso celebrare matrimoni gay, se sarò costretto mi dimetterò»

Di Leone Grotti
08 Novembre 2013
È successo nel villaggio di Fontgombault. Alcuni residenti hanno reagito indignati, ma il primo cittadino afferma: «Esiste una legge naturale superiore alle leggi umane»

«Il sindaco Jacques Tissier e i suoi aggiunti insieme a tutti i consiglieri si dimetteranno nel caso in cui vengano costretti a procedere alla celebrazione di un matrimonio tra due persone dello stesso sesso». Questo il contenuto principale della lettera che tutti i cittadini di Fontgombault, paesino francese di 282 abitanti, si sono visti recapitare a casa questa settimana.

LEGGE NATURALE E UMANA. La dichiarazione fa riferimento a una delle decisioni dell’ultima riunione del Consiglio municipale del 24 ottobre. Poiché il Consiglio costituzionale ha negato la libertà di coscienza ai sindaci, che non potranno rifiutarsi di celebrare un matrimonio gay pena il carcere, e poiché «esiste una legge naturale superiore alle leggi umane», sindaco e aggiunti hanno annunciato ai loro cittadini la volontà di dimettersi nel caso si presenti una richiesta di celebrazione di nozze omosessuali.

OBIEZIONE DI COSCIENZA. Secondo il primo cittadino Tissier alla base della scelta ci sono «ragioni attinenti alla nostra coscienza e religione», oltre al fatto che «due persone omosessuali sono radicalmente impossibilitati a procreare un essere umano e non possono educare a titolo di genitori». Come riportato dal quotidiano francese la Nouvelle République, alcuni cittadini si sono indignati ritenendo le motivazioni «scandalose, ignobili e scioccanti». Il sindaco dal canto suo ha replicato che «le persone che non sono d’accordo possono venire a discuterne direttamente con me».

SMACCO ALLA LAICITÀ. Alcuni residenti, già arrabbiati con il sindaco perché dopo il terremoto di Haiti del 2010 aveva chiesto al Consiglio comunale di recitare un Padre Nostro e un’Ave maria in barba alla laicità francese, hanno lanciato un appello perché «le coppie omosessuali vengano ad abitare in questo Comune e chiedano di sposarsi» per far dimettere subito il primo cittadino e i suoi aggiunti.

@LeoneGrotti

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101 commenti

  1. EP

    Grande sindaco.ha detto cose giuste. Il diritto naturale viene prima di quello imposto dagli uomini.

    1. Sindaco

      Grazie, EP, purtroppo Giovanni non le capisce e continua a belare, lo senti? Beeeeeehh!

  2. alessandro

    xchè nn vi fate una vita propria e la smettete di giudicare quella degli altri?

  3. Paolo

    Ma quale legge naturale? Qua semplicemente si pretende di discriminare dei cittadini venendo meno ai propri doveri di rappresentante dello Stato (liberamente assunti) solo per assurde corbellerie di stampo confessionale. Bene farebbero a dimettersi oppure a prendere atto che il ruolo che sono chiamati a svolgere è ben più importante delle fantasticherie di un’ideologia confessionale.

    1. Anonimo

      Senti quest’altro: le “fantasticherie di un’ideologia confessionale”.
      Beeehhh!
      Ma parla come magni!

    2. EquesFidus

      Piantala di dire sempre le solite cose, maledizione! Ogni tuo intervento prevede questa accusa all’ideologia confessionale (da te denominata una “assurda corbelleria”, alla faccia del rispetto che voialtri progressisti paventate sempre), ammesso che esista (e ne dubito), quando il gender è la vera ideologia, che plasma le menti e rieduca i dissidenti! Tu non sai niente né della legge morale naturale né della fede cattolica, studia ed apri la tua mente invece di stare a farmi perdere la pazienza su ogni sito che trovo!

  4. Massimo

    Il caso non e’ per nulla eclatante. Gia’ successo in Inghilterra. Segno di una sana e necessaria separazione di stato e chiesa/chiese/religioni tipica di stati non teocratici. Lo stato deve tutelare i diritti di tutti i cittadini in quanto cittadini, cosa che era gia’ codificata nella prima costituzione americana. L’Italia e’ in ritardo di quasi secoli ma ci si arrivera’ perche’ non e’ possibile che una minoranza impedisca il riconoscimento di diritti sulla base di credenze ed idee specifiche non condivise dalla maggioranza dei cittadini. L’alternativa e’ lo stato teocratico, ma non credo che ce ne sia volonta’. Libera chiesa in libero stato.

    1. picchus

      Potrebbe anche essere, solo che non esiste nessun diritto al matrimonio omosessuale, non più di quanto esista il diritto degli asini ad avere le ali per non essere discriminati rispetto alle aquile. Uno stato può anche stabilire ope legis che gli asini abbiano le ali e imporre ai suoi cittadini di accettare questa “realtà” pena l’internamento in un laogai, solo non chiamatelo democrazia e progresso.

      1. Giovanni

        Picchus in una democrazia quello che esiste e non esiste non lo decidi tu, non lo decide la Chiesa, lo decide il Parlamento. Il Parlamento ha detto che il diritto al matrimonio omosessuale esiste. Fattene una ragione.

        1. Cisco

          Giovanni, una democrazia è tale solo se consente alle posizioni di tutti di esprimersi pubblicamente, altrimenti è fuffa. Quello che esiste lo decide la realtà, non un parlamento o una chiesa. E la realtà è che una coppia gay è diversa da una etero, quindi devono essere diversi anche i modi per regolamentarle. In democrazia, infine, si può essere contrari alla maggioranza parlamentare e combattere con tutti i mezzi leciti la sua posizione, proprio come stanno facendo i movimenti gay in Italia o in altri paesi dove i matrimoni gay non sono riconosciuti.

          1. Massimo

            La realta’ e’ che ci sono molte, moltissime persone omosessuali che vogliono il riconoscimento delle proprie unioni di fronte alla societa’. E’ una questione di giustizia, dignita’, riconoscimento, uguaglianza e civilta’. Lo stato deve rispondere ai bisogni dei cittadini e deve promuovere il benessere individuale e collettivo. La prove empirica nei paesi dove le unioni sono realta’ e’ che sono per nulla sovversive e assolutamente coesive e promuovono i valori di uguaglianza, civilta’ e benessere. Tra l’altro, i dati sul divorzio dimostrano che la percentuale dei divorzi di unioni tra persone dello stesso sesso e’ assai minore a quella dei divorzi etero. Se chiedete a chiunque sia dotato di spirito critico ed onesta’ intellettuale il verdetto sulle unioni gay nei paesi che le hanno e’ ampiamente positivo.

          2. Cisco

            La realtà è che i movimenti omosessuali vogliono – come ha ben spiegato Grillini in una intervista a Sabelli Fioretti – un riultato simbolico. Lo ha scritto anche lo storico del movimento gay in Italia, Gianni Rossi Barilli: «Si apre un pubblico dibattito sulle unioni civili, che sempre più diventano la questione prioritaria nell’agenda dell’Arcigay. E questo non accade perché migliaia di coppie omo scalmanate diano l’assedio al quartier generale per poter coronare il loro sogno d’amore. Anzi, il numero delle coppie disposte a impegnarsi per avere il riconoscimento legale è addirittura trascurabile […]. Ma il punto vero è che le unioni civili sono un obiettivo simbolico formidabile».
            Se infatti il problema fossero i diritti, i movimenti gay francesi, che avevano già in PACS (identici al matrimonio), non avrebbero chiesto il matrimonio stesso. Nessuno sostiene che le unioni gay siano sovversive, sono semplicemente ingiuste.

          3. Giovanni

            Che una coppia gay sia diversa da una etero per quanto riguarda il diritto di sposarsi è la tua opinione. In Francia la maggioranza parlamentare la pensa come me e i gay si sposano. In Italia per ora la pensa come te e non lo possono fare. Se riconosciamo ai sindaci francesi il diritto di ignorare questa norma lo dobbiamo riconoscere anche a quelli italiani e permettergli di celebrare matrimoni gay anche se non sono previsti.

          4. Francesco

            In punta di diritto non fa una piega. Ne fa parecchie, di pieghe 🙂

          5. Giovanni

            Quali?

          6. Francesco

            Siccome in Francia io – con la famiglia, ben inteso – pagherei si e no’ 2000 euro di tasse grazie al “fattore famiglia”, allora da domani lo stato italiano mi fa il piacere di ridarmi le decine di migliaia che gli sgancio impropriamente?

            Sveglia, sposarsi in Italia non e’ conveniente come in Francia !!!

          7. Giovanni

            Cosa c’entra con quello di cui stiamo parlando?

          8. Francesco

            E cosa c’entrano “lo stato islamico talebano” o “lo stato razzista sudafricano” con i diritti dei gay?

          9. Cisco

            E’ ovvio che io esprimo le mie opinioni, e che tu esprimi le tue, come quella secondo cui una coppia gay sarebbe uguale a una etero per quanto riguarda il diritto di sposarsi: secondo me se una coppia non può avere figli senza prevedere l’affitto di una terza, la situazione è diversa. Se una coppia ha al suo interno un elemento femminile è più facile per un figlio non rimanere orfano di madre. Se il matrimonio prescinde dalla differenza sessuale, tanto vale abolire il matrimonio, perché non c’è un solo motivo per continuare a sostenerlo.

          10. Giovanni

            Secondo me (che non sono sposato, ma convivo) il matrimonio come sanzione sociale del rapporto affettivo e sessuale tra due individui che costituisce obblighi reciproci (quelli nei confronti della prole sono i medesimi che ti sposi o no) può continuare ad esistere, Poi ci sarà chi sceglie di avvalersene e chi, come me attualmente, no.
            Il matrimonio come lo intendi tu mi pare morto da un pezzo.

          11. Cisco

            Giovanni il matrimonio come lo intendo io esiste eccome, anche se in Europa e’ in crisi. Considero una ingiustizia garantire lo stesso riconoscimento a una ” unione affettiva e sessuale ” e al matrimonio, che è molto di più per quanto attualmente praticato da meno persone rispetto a un tempo (ma ricordiamoci che il matrimonio ha valenza universale e interculturale).

          12. Giovanni

            Lo so anche io che per alcune persone il matrimonio è il più importante rito di passaggio della vita. Segna il momento in cui si lascia la casa dei genitori e si va a vivere nella propria, l’iniziazione sessuale, la vita adulta con lavoro e figli.
            Questo modello mi pare sia rimasto egemone, nei paesi che conosco , solo in quelli di cultura arabo musulmana e anche lì negli strati meno abbienti r acculturati della società.

            Questo non vuol dire affatto che sia disprezzabiler, ma oggi per milioni di persone in Europa, Australia, America del Nord e del Sud e Africa il matrimonio è qualcosa di diverso.

            Non ci si arriva vergini, si è già vissuto da soli, con amici o il fidanzato/a, si ha già da tempo un lavoro e, in caso di secondo matrimonio, anche figli.

            Che cosa è un matrimonio nell’immaginario di una persona dipende dalla subcultura di riferimento.

            Ma dal punto di vista legale il matrimonio è per tutti il negozio giuridico presvisto da codice civile. Non ci sono ragioni per limitare questo negozio alle solo coppie etero.

            Poi ognuno è libero di mantenere il suo immaginario.

          13. Francesco

            Il matrimonio ha una storia, e’ universalmente riconosciuto, ha portato avanti la civilta’ per un sacco di tempo, e’ naturale, non so come dire.
            Se qualcuno ha bisogno di altre “unioni” che bisogno c’e’ di chiamarle matrimonio?
            Se qualcuno ha bisogno di diritti, ci sono gia’.
            I cambiamenti troppo veloci nella societa’ sono deleteri, guardate i disastri che sta combinando la globalizzazione…

          14. Giovanni

            Francesco “Il matrimonio ha una storia, e’ universalmente riconosciuto”
            Appunto! Significa che cambia nel tempo e nello spazio, che dipende dalla cultura del tempo e del paese.

            Francesco: “Se qualcuno ha bisogno di altre “unioni” che bisogno c’e’ di chiamarle matrimonio?” Che è proprio il matrimonio come lo intende la maggioranza degli occiudentali di oggi e come lo prevede il codice civile ad essere estensibile alle coppie gay senza alcun pregiudizio ad altro che non sia la tua concezione di questo istituto. Concezione che ormai non è neppure più condivisa dalla società.

          15. Francesco

            Massimo,
            “ha una storia” vuol dire che e’ li’ da una vita, non e’ nato ieri come i Dico, le Unioni di fatto, o chissa’ che altro.
            La seconda parte non si capisce, puoi riformulare grazie?
            Ci stiamo dimenticando forse che la vita continua grazie all’amore tra un uomo e una donna? Questo non e’ soggetto alle opinioni…

      2. Massimo

        Chi lo decide che non esiste un diritto al matrimonio omosessuale? Un individuo particolare o una maggioranza pensante, qualificata, compassionate ed aperta all’ascolto con il cuore e con la mente?

        1. Anonimo

          Lo decide il dato di fatto che due omosessuali non fanno figli. Ti basta?!
          E ora voglio proprio vedere se arriva il solito imbecille cretino demente e soprattutto ignorante come una capra ritardata che tira fuori la storia da dementi delle coppie sterili.

          1. Massimo

            No. Io vivo in un paese dove sono le persone a decidere, con il cuore e la mente. E funziona benissimo.

          2. Anonimo

            Ah, tu vivi nel paese dove sono gli uomini a decidere?!
            Senti, senti…
            E decidete anche che tempo fa domani?!
            E decidete anche quando cominciano le stagioni?!
            E decidete anche i figli nascono da due maschi o due femmine?!
            Mavalà se non sei sicuro neanche che camperai fino a domattina!

          3. Massimo

            Nei paesi democratici gli uomini decidono gli ordinamenti dello stato, le leggi e le istituzioni sulla base delle necessita’ delle persone in maniera democratica. Non so se in Italia si usa cosi’, ma dove vivo io questa e’ la norma. Certamente non sono sicuro se vivro’ fino a domattina, dopo tutto, Gottes Zeit ist allerbeste Zeit, ma per lo meno godro’ fino a domani mattina, per lo meno, di istituti giuridici che promuovono il rispetto e la dignita’ di tutti i cittadini.

          4. Francesco

            No, Massimo, purtroppo nel paese dove viviamo noi (Italia) se organizzi una riunione sulla teoria del gender ti viene gentilmente imposto di smetterla…

          5. Anonimo

            Quello che descrivi tu è il Paese dei Balocchi di Pinocchio, dove un giorno vi sveglierete tutti somari.
            Io, invece voglio vivere in un Paese in cui i cittadini decidono tenendo conto della realtà oggettiva, e non delle utopie e delle favole inventate dai cretini che si tirano dietro i sorci come il pifferaio di Hamelin.
            Salutami Lucignolo.

          6. Giovanni

            Vattene in Russia. Salutami Putin

          7. Anonimo

            Nel posto dove meriteresti di andare io non ti ci posso mandare, perché sono una persona educata.

          8. Mario

            sbagliato. la capacità di fare figli non dipende dall’essere o non essere omosessuale. casomai due persone dello stesso sesso che si accoppiano non potranno mai generare figli tra di loro, cosa che però guardacaso può capitare anche tra persone di sesso diverso, sempre se si accoppiano fra di loro.

          9. Paolo

            Semplicemente la riproduzione non è elemento fondante del riconoscimento giuridico di una famiglia. Non per nulla tanti etero decidono di non procreare e tante famiglie omoparentali crescono egregiamente prole. Il resto solo solo farneticazioni confessionali verso cui si possono girare le denominazioni da lei cortesemente elencate.

          10. Anonimo

            Beeehhh!

        2. Anonimo

          E poi che vuol dire “compassionate”?!
          Ma dimmi tu che roba!

          1. Massimo

            Compassionate e’ parola inglese che e’ praticamente la traslitterazione latina dal greco syn-pathein. In pratica, significa la capacita’ di comprendere ed apprezzare i sentimenti, le posizioni, i pensieri, le opinioni, i punti di vista degli altri, che e’ qualita’ essenziale nelle relazioni interpersonali.

          2. Anonimo

            Ecco, e ora che ti sei spiegato, vedi di scrivere in italiano la prossima volta, che qui non siamo in Inghilterra e dell’inglese ne possiamo fare tranquillamente a meno.

    2. beppe

      bravo massimo, intanto nella ex-luminosa inghilterra si comincerà ad applicare la sharia e sai che balzo in avanti per la civiltà occidentale!

  5. mike

    solidarietà al sindaco tissier. leggendo le ultime righe dell’articolo credo gli convenga dimettersi ed andarsene dal paese. non si sa mai.

  6. Cisco

    Tutta la mia stima al sig. Tissier per il suo gesto di libertà conscio delle conseguenze che potrà avere.

    1. Antony

      Io non ho ancora capito i Doveri che ha una copia omo sposata, verso lo stato e la sicietà!
      Qualcuno me li elenca?

      1. Giovanni

        Gli stessi di una coppia etero

        1. Amerigo

          Anche il dovere per il marito di amare la propria moglie?

  7. Riccardo Ricca

    Un bel problema, Anna, davvero un signor problema. Speriamo che si torni sui propri passi e si tolgano dall’ordinamento francese i nonmatrimoni omosessuali.

    1. Bifocale

      Speranza vana. Anche in Spagna, pur dopo il cambio di governo, l’uguaglianza matrimoniale e’ rimasta, come e’ giusto che sia in ogni Paese civile.

      1. Domenico Baratti

        Speranza sempre valida in un rinsavimento. In fondo Clinton, democratico, aveva approvato – giustamente in un paese civile – il Defense of Marriage Act.

      2. Amerigo

        Speranza sempre valida. In fondo Clinton, democratico, aveva introdotto – come giusto in un paese civile e umano – il Defense of Marriage Act.

        1. Giovanni

          In fatti la Corte Suprema lo ha abrogato, com’è giusto in tutti i paesi civili.

          1. Amerigo

            Infatti parlavamo di speranza. Un’altra Corte più degna di un paese civile potrebbe augurabilmente ripristinarla

    2. Giovanni

      Brava Anna, contrariamente all’aborto il matrimonio è un evento che dura nel tempo, se uno fa obiezione di coscienza a celebrarlo, una altro potrebbe fare, con le stesse ragioni, obiezione di coscienza a qualunque atto connesso.Per lui quei due non sono sposati. Si arriverebbe ad una situazione intollerabile.

      1. Picchus

        Proprio per questo il matrimonio gay, oltre a non avere senso ed essere una finzione giuridica per dare privilegi a una limitata ma potente e influente parte della popolazione, rappresenta anche un problema sociale che da una parte porterà a sempre maggiori scontri dall’altra a una limitazione sempre maggiore della libertà delle persone, come avviene ovunque esso sia stato implementato. Un fallimento totale sorretto solo dall’ideologia, l’ultimo colpo di coda delle mortifere ideologie del XX secolo, altro che progresso e civiltà.

        Al sindaco Tiesser e ai suoi collaboratori tutta la mia solidarietà: in un’epoca di stupidità l’intelligenza e la coerenza hanno un costo a volte non indifferente. Sursum corda!

        1. Giovanni

          L’unico problema è che un gruppo di fanatici rifiuta di applicare una legge democraticamente votata da na maggioranza parlamentare eletta in regolari elezioni. L’intervento di Anna dimostra che anche concedere l’obiezione di coscienza alla celebrazione del matrimonio non avrebbe risolto la questione. L’integralismo religioso è incompatible con la democrazia .

          1. picchus

            Le maggioranze parlamentari lasciano spesso il tempo che trovano, data la loro variabilità e non fotografano sempre non solo il volere della maggioranza effettiva della popolazione ma neppure la giustizia. Una maggioranza eletta democraticamente potrebbe infatti decidere che gli ebrei vanno sterminati. Sul fatto che l’approvazione della legge taubirà sia stata democratica ce ne sarebbe da discutere viste le porcate messe in campo dai socialisti, arrivati a minacciare e ricattare non pochi parlamentari. L’obiezione di coscienza su un tema così fondamentale inoltre va garantita poiché si tratta di un diritto fondamentale, come aveva inizialmente ammesso lo stesso Hollande, laddove il diritto al matrimonio gay non lo è: ubi maior minor cessat. Il fatto che sia necessario comprimerlo per implementare i matrimoni gay illustra bene come tali pseudo-matimoni rappresentino un fattore di disgregazione sociale e un pericolo per la libertà dei cittadini. E questo è solo il primo passo. Il cosiddetto matrimonio gay infatti porterà inevitabilmente ad altre limitazioni della libertà personali. E una volta che si inizia a togliere pezzi di libertà ai cittadini è difficile che ci si fermi. Se l’integralismo religioso sia incompatibile con la democrazia non lo so, poiché non è chiaro cosa si intenda per integralismo religioso. Per adesso si dimostra solo che i matrimoni gay sono incompatibili con la democrazia, poiché per esistere devono limitare sempre di più la libertà dei cittadini. Che qualcuno non se ne renda conto è triste. Ma del resto in pochi all’inizio si resero conto dei pericoli del fascismo e ancor meno si resero conto di quelli del comunismo, che anzi è stato difeso a spada tratta sino all’altro ieri, a dimostrazione che le persone spesso antepongono le ideologie alla propria libertà. Pertanto essere contro i matrimoni gay è un atto di civiltà e di libertà.

          2. Giovanni

            Al tempo. Nessuno è obbligato a sposare un gay. Nessuno è obbligato a fare il sindaco. Se uno fa il sindaco deve rispettare le leggi. Le leggi dicono che due gay possono sposarsi. Ergo se sei un sindaco o sposi i gay o te ne vai. Le chiacchere stanno a zero

          3. Francesco

            Mi vengono in mente i primi obiettori di coscienza (al servizio militare)… se non c’erano loro … non sono passati molti anni tra il loro carcere e l’abolizione della leva obbligatoria…

          4. Sindaco

            E io invece non li sposo. E te ne vai tu a quel paese.

          5. Prefetto Giovanni

            E io ti destituisco

          6. Ministro

            E io lo rimetto.

          7. Prefetto Giovanni

            Come prefetto agisco in nome del ministro, hai sbagliato paese

          8. Ministro

            Appunto, agisci in nome del ministro, quindi agisci sino a quando il Ministro non interviene in prima persona, ‘GNURAAAAANT. E già che ci sono, ti revoca il mandato enti restituisco. Sciò. smamma, piattola.

          9. Giovanni

            C’è un piccolo problema. Tu non sei un ministro francese, sei un deficiente italiano.

          10. picchus

            Eh ma c’è un problema. Infatti il sindaco non è un rappresentante dello stato come può esserlo un prefetto, bensì dei cittadini. Non è lì per far rispettare la legge ma per rappresentare e coordinare i cittadini e la vita locale all’interno certo di un siostema legale e giuridico. Dunque è molto di più di un mero esecutore di norme. Proprio questa sua maggiore libertà istituzionale fa sì che egli abbia diritto all’obiezione di coscienza su materie gravi, diritto di livello costituzionale, ricordiamocelo sempre. Proprio quell’obiezione di coscienza ad esempio che alcuni sindaci hanno invocato, e ottenuto, quando si trattava di non applicare le leggi nazionali sull’immigrazione. Ma poiché nella francia socialista/fascista di Hollande questo diritto fondamentale viene loro negato bnel nome di un’ideologia, alcuni scelgono di affrontare le conseguenze anche legali di un regime repressivo, altri invece come Tissier preferiscono la strada delle dimissioni magari seguiti dall’intero consiglio comunale. Come che sia, è un dato di fatto incontrovertibile che il cd matrimonio gay restringe gli spazi di libertà dei cittadini e i loro diritti: in nome del matrimonio gay infatti i sindaci sono stati privati di un diritto fondamentale, quello all’obiezione di coscienza o di poter continuare ad esercitare liberamente il mandato assegnato dai cittadini. Nel nome di un’ideologia e dei privilegi di un gruppo, dei cittadini sono stati privati di un diritto fondamentale. E andrà sempre peggio, perché le ideologie totalitarie si chiamano così proprio perché pretendono tutto e non lasciano spazio per nient’altro. Se per te queste sono chiacchere, se la libertà sono chiacchere, beh sono profondamente dispiaciuto per te.

          11. Giovanni

            Neanche un pò, Picchus. Il sindaco che celebra un matrimonio è ufficiale di stato civile, come il prete e il comandante di una nave. Non entra in alcun modo nel merito della questione, si limita a registrare in maniera notarile una decisione che altri hanno preso. Due vogliono sposarsi, la legge glielo permette, lui deve celebrare il matrimonio e trascrivere gli atti all’anagrafe. Punto.

          12. Mario

            Una maggioranza eletta democraticamente nel lontano 1933, anche grazie all’appoggio del zentrum (partito cattolico), ha già messo in atto la politica sterminatrice contro gli ebrei, e non solo. Il confronto con la legge taubiria non ha nessun nesso logico, in quanto prima si tratta di due cose completamente diverse, inoltre la legge contro gli ebrei toglieva per l’appunto dignità e diritti nei confronti delle persone, la legge francese casomai aggiunge diritti e dignità ad altre persone (al di là se ciò è bene o male). L’obiezione di coscienza è un’emerita boutade, in quanto il funzionario pubblico giura fedeltà allo Stato e alle sue leggi, e da lui si pretende il rispetto delle stesse proprio per quel principo di euguaglianza che vige per tutte le persone. Fare eventuali paragoni con l’obiezione di coscienza dei medici è fuorviante poichè i medici con il giuramento di Ippocrate in quanto nel giuramento moderno perseguono la salvaguardia della vita. Non vedo perchè estendere il negozio del matrimonio ad altre categorie di persone porta alla limitazione di libertà di altre persone, la limitazione della libertà avviene nel momento in cui per l’appunto vengono emesse leggi o decreti che impongono a taluni o a tutti un divieto, non certo un ampliamento. Inoltre le colpe non l’ha ne il fascismo ne il comunismo,ma solo le persone che in nome di dette ideologie politiche hanno esclusivamente fatto il loro personale interesse, disapplicando l’ideologia stessa. Infine mi sembra chiaro che qualsiasi tipo di integralismo sia incompatibile con la libertà personale, infatti proprio da queste pagine si condanna ogni giorno i mussulmani che vogliono imporre a tutti i loro precetti e le loro idee (tanto per fare un esempio), lo stato è di tutti, noi siamo lo stato e tutti dobbiamo avere stessi diritti e stessi doveri, qualsiasi altro pensiero scade in un integralismo, così come si rischia che lo stato cada nell’integralismo per cercare di difendere i diritti di tutti (vedi vietare di portare il crocefisso ai dipendenti pubblici).

          13. AndreaB

            Buonasera Mario, questo significa che in Francia non ci potranno piu’ essere sindaci cristiani?

          14. Mario

            No. Potranno essere cristiani, ortodossi, anglicani, mussulmani, taoisti, pagani, atei, agnostici….insomma quel che vogliono, si auspica sempre che delle persone ntelligenti, se hanno dei dubbi, se credono in un proprio ideale, qualsiasi esso sia, non vadano ad infilira il piede in due scarpe creando il cosidetto conflitto di interessi. Si è in una democrazia, quindi se non si è d’accordo con una legge, si usano gli strumenti appositi, referendum, leggi di iniziativa popolare e quanto altro. Questo perchè le istituzioni e di conseguenza i suoi rappresentanti, rappresentano tutti i cittadini e non solo una parte.

          15. AndreaB

            Buongiorno Mario, ho notato che lei ha risposto subito alla mia domanda con un secco no, ma nella spiegazione che e’ seguita mi e’ parso che lei abbia affermato l’esatto contrario, con la precisazione che gli esclusi dalla carica di sindaco in Francia, non sarebbero tutti i cristiani, ma solamente i cristiani intelligenti.
            Questo potrebbe essere un problema molto importante in quanto qualsiasi ricerca storica e geografica lei possa fare, potra’ constatare che in qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo ovunque siano stati disattesi i valori cristiani, purtroppo, a volte, anche dagli stessi che avrebbero dovuto diffonderli, sono stati calpestati molti diritti umani fondamentali e lo sono tuttora. Con leggi che hanno come conseguenza l’estromissione dei cristiani intelligenti ma soprattutto coerenti, dalla vita politica di un paese, stiamo camminando pericolosamente in quella direzione.

          16. Francesco

            Sig. AndreaB
            complimenti per la breve ma ragionata, corretta e chiara analisi.
            Purtroppo al giorno d’oggi ci stiamo dimenticando di queste piccole grandi certezze e la voglia di urlare le proprie certezze prevale…
            Grazie!

          17. mario

            ogni opinione è rispettabile,io penso credo e mi batterò per la lbertà in toto e per tutti. la legge taubiria non vuole escludere nessun cristiano, ne intelligente ne stupido, dalla vita politica di un paese, semplicemente è una legge ch aggiunge e non toglie, se poi a lei piace l’intromissione di una confessione religiosa nella vita di tutti, come fanno gli islamici, significa che lei è solamente un prepotente che pretenderebbe che tutti la pensasassero come lei, tutti omologati, tutti è così e basta.

          18. AndreaB

            Buonasera Mario,
            la ringrazio per avere risposto alla mia osservazione. Ringrazio molto anche Francesco, che spero ci stia leggendo, per avere sostenuto le mie poche parole.

            Il suo desiderio di combattere per la libertà di tutti è qualcosa che sicuramente le fa onore.

            L’aggiungere una libertà per alcuni a volte implica però la riduzione di una libertà per altri, ed il caso di cui stiamo trattando ne è un esempio palese.

            Credo poi che la prepotenza nasca da un atteggiamento di prevaricazione incondizionata verso gli altri, non dal proporre un’idea. Il fatto di credere che se i valori cristiani fossero più diffusi nel mondo,
            vivremmo tutti in modo migliore e più liberi di quanto siamo ora, può essere definita una prepotenza?
            Questo pensiero non implica alcuna imposizione inoltre il pretendere è diverso dall’auspicare. Sarebbe una cosa meravigliosa se tutti pensassimo che è sbagliato uccidere, che è sbagliato rubare, che bisogna rispettare i propri genitori, che non bisogna odiare, che bisogna aiutare i più poveri, che bisogna amare il prossimo, che non bisogna desiderare le cose che appartengono ad altri, che non bisogna desiderare la donna d’altri, che è importante essere corretti, fedeli e di parola, puri di cuore, che non è giusto imbrogliare e dire falsa testimonianza, che la famiglia è il fondamento della società e se all’interno della famiglia viene a mancare l’Amore tra uomo e donna, la società entra in crisi. Certo ci sono anche altri argomenti, alcuni dei quali, per un anarchico potrebbero sembrare degli effetti collaterali. La dottrina cristiana porta a ritenere che siano sbagliati, il divorzio, l’aborto, la poligamia,l’atto omossessuale, la prostituzione, i rapporti prematrimoniali, l’eutanasia e che abbiano un effetto distruttivo non solo a livello personale ma anche sociale.

            Se poi lo desidera in questi frangenti, può anche ridurre una confessione religiosa alla stessa stregua di un pensiero, un credo politico. A questo punto, se proviamo a sostituire alle due parole “confessione religiosa”, le parole “pensiero politico” otteniamo che “l’intromissione” e l’imposizione di un pensiero politico nella vita di tutti, in un paese democratico, è una semplice e quotidiana espressione di democrazia. Per la minoranza che non la pensa allo stesso modo si tratta di una imposizione… Democratica, ma sempre un’ imposizione. E’ in ultima istanza, la storia che mostra se determinate scelte sono state sagge oppure no ed è quantomai evidente, che gli orrori della storia si ripetono perchè l’uomo sembra non imparare mai, anche perchè dimentica o rifiuta i valori che servirebbero a non ricadere negli stessi errori.

          19. beppe

            mario, buffone, dove hai letto che il zentrum appoggiò il nascente nazismo? sui bugiardini dell’unità? studia, ignorante.

          20. mario

            ill zentrum voto’ si alla legge alla legge che attribuiva pieni poteri ad hitler, legge che sarebbe dovuta durare solo quattro anni, ma che poi data la guerra fu sempre prorogata. Le offese puoi tenertele x te, anche se ti qualificano per quello che sei, inoltre sei un emerito asino dato che nn conosci la storia

          21. Giovanni

            Non esiste nessun diritto fondamentale a ignorare la legge. L’obioezione di coscienza è una concessione che si fa in casi particolarissimi e MAI per atti amministrativi. Un giudice contrario alla pena di morte non può rifiutarsi di applicarla, in nessun paese

          22. Francesco

            L’obiezione di coscienza non ignora la legge.

            «I dibattiti che il nostro progetto di legge suscitano sono legittimi in una società come la nostra. I sindaci sono rappresentanti dello Stato e saranno loro, se la legge viene approvata, a farla applicare. Ma i sindaci potranno delegare [la celebrazione di matrimoni omosessuali] ai loro funzionari perché la libertà di coscienza in Francia continuerà ad esistere. La legge infatti deve essere applicata nel rispetto della libertà di coscienza»,

            Indovina che l’aveva detto?

          23. Giovanni

            La delega non è una obiezione di coscienza. E’ sempre il sindaco che ti sposa tramite un altro e in Municipio. Che lui non sia fisicamente presente perchè non può o non vuole non importa. Ma il sindaco Tisset dice che lui e is uoi aggiunti e consiglieri si dimetteranno piuttosto che celebrare matrimoni. Le coppie dovrebbero ricorrere al prefetto e questo sarebbe una discriminazione se la legge dice che due gay possono sposarsi devono anche poterlo fare nel luogo dove si sposano gli altri.

            La promessa di Hollande non poteva essere mantenuta. Uno stato non può mai permettere che i suoi funzionari (un sindaco quando celebra un matrimonio è ufficiale di stato civile e non politico) disapplichino la legge. Un giudice che riconosce uno colpevole di un reato per cui in quello stato c’è la pena di morte non può dargli l’ergastolo perchè lui è contrario alla pna capitale.

          24. Francesco

            L’obiezione di coscienza non e’ disapplicare la legge.
            Hollande si conferma come dietrofrontista, sara’ per quello che i sondaggi sono sotto le scarpe?

            Per me uno stato che ammette la pena capitale non e’ degno di tal nome, e’ come disquisire chesso’ di pedofilia.

          25. Giovanni

            Che tu e io siamo contrari alla pena di morte non ha importanza. Come non e’ importante che non sia contraria in linea di principio la Chiesa Cattolica. Quello che volevo dire e’ che se una democrazia vota una legge i politici o i cittadini possono continuare a combatterla, ma i funzionari devono applicarla senza eccezzioni.

          26. Francesco

            Questo e’ un tuo parere, Hollande non la pensa(va) cosi’.

            (riguardo la penda di morte, intendevo dire che per me non meritano di essere presi in considerazione paesi che la tollerano)

  8. Giovanni

    I cittadini francesi e anche quelli di Fontgombault (a proposito, dov’è? In Vandea?) faranno tranquillamenta a meno del sindaco Jacques Tissier e dei suoi aggiunti e consiglieri.

    1. beppe

      caro giovanni , hai mai pensato al fatto che i bambini ” prodotti ” dalle coppie gay maschili ( lasciamo stare quelle troie di lesbiche ) vengono ” privati ” del sorriso e della tenerezza ( ah, le tette) di una mamma? questo non ti fa indignare? pensaci, cretino.

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