Francia. «Evangelizzazione laica» a scuola per liberare il paese dalla religione cattolica

Di Redazione
02 Settembre 2015
Si torna in aula e i genitori saranno costretti a firmare la "Carta della laicità", un concentrato dei più sciatti e logori luoghi comuni laicisti

French President Hollande attends his biannual press conference

Ricordate la “Carta della laicità a scuola”? Da ieri in Francia – giorno in cui è iniziato l’anno scolastico – non rimarrà solo esposta in ogni istituto, ma sarà inviata a tutti i genitori affinché la firmino.
Un passo indietro. Due anni fa il ministro dell’Educazione, Vincent Peillon, si era fatto promotore di questo documento che, nelle sue nobili intenzioni, avrebbe dovuto avere lo scopo di insegnare ai bambini e ai ragazzi i principi su cui si fonda una civile e “repubblicana” convivenza. Il suo obiettivo – fatto poi proprio da Najat Vallaud-Belkacem che lo sostituì alla guida del dicastero – era «strappare il bambino da tutti i suoi legami pre-repubblicani per insegnargli a diventare un cittadino. È come una nuova nascita». Una nuova nascita, ça va sans dire, all’insegna della morale laica.

COLPA DEI CATTOLICI. Ma dietro l’apparente richiamo alla neutralità, la Carta propaganda i più sciatti e logori luoghi comuni del politicamente corretto (guarda caso del tutto identici alle idee della massoneria). Scopo dichiarato è quello di eliminare le differenze e le identità, con una particolare acrimònia nei confronti della religione cattolica. Peillon stesso non faceva mistero delle sue convinzioni quando sosteneva pubblicamente che «non si potrà mai costruire una paese libero con la religione cattolica» e «abbiamo lasciato la morale e la spiritualità alla Chiesa cattolica. Dobbiamo sostituirla». Sempre lui si era detto convinto che «le scuole private non debbano parlare di matrimonio» e che fosse giusto introdurre nelle classi letture quali Papà porta la gonna.

EDUCAZIONE CIVICA E MORALE. La Carta fa dunque parte di una più generale strategia attraverso cui il governo francese intende utilizzare le aule scolastiche per far passare i suoi precetti. Convinti che la scuola abbia «una funzione morale», i ministri del governo Hollande hanno deciso di far dell’educazione un campo di battaglia e così i corsi di “educazione civica e morale”, con un anno d’anticipo (erano previsti per il 2016), sono diventati obbligatori. Dentro c’è un po’ di tutto: dalla sensibilità all’autostima, dall’empatia all’impegno. Ma nascosti tra i condivisibili intenti di combattere il razzismo, l’omofobia, il sessismo c’è solo il poco nobile scopo di bandire dalle ore di lezione ogni possibile riferimento a una visione del mondo che non sia quella anticlericale e giacobina.

EVANGELIZZAZIONE LAICA. Già a suo tempo la Chiesa aveva fortemente contestato questa laïcité imposta dall’alto. Ma ora lo sconfinamento del governo nel campo dell’etica provoca rimbrotti anche nella stampa laica, sia di destra sia di sinistra. Il 9 dicembre, infatti, è stata istituita la “Festa della Laicità” per ricordare l’adozione nel 1905 della legge sulla separazione tra la Chiesa e lo Stato. E come ha scritto il quotidiano economico Les Echos, questa pare proprio uno sgangherato tentativo di «evangelizzazione laica». Anche Le Monde – un quotidiano non certo ostile ai socialisti – ha parlato di «marcia forzata della laicità» e di «rischio d’irritare, per eccesso di zelo, una parte degli insegnanti e della società». Docenti che, da parte loro, attraverso la vicepresidente del loro sindacato, hanno stigmatizzato il tentativo di trasmettere valori come se si trattasse di «un vaccino o un virus». Non fosse altro per il fatto che sembrano essere ben altre le urgenze della scuola transalpina, da qualche anno descritta da diverse rilevazioni internazionali in forte difficoltà.

LAVAGGIO DEL CERVELLO. L’intenzione “educativa” del governo francese si è palesata sin dall’insediamento di Hollande. Ma si è accentuata dopo i fatti di Parigi con la strage a Charlie Hebdo e al supermercato Hyper Cacher. Ma rispondere all’estremismo islamico con il lavaggio del cervello in salsa laicista non è una risposta molto logica né dai grandi risultati.
Tempo fa vi proponemmo l’intervista a Jean-François Chemain, ex direttore esecutivo in una delle più importanti aziende francesi che lasciò il suo posto per insegnare storia nelle scuole dei quartieri difficili di Lione. Ad essa vi rimandiamo, oltre al nostro manifesto Ragione, verità, amicizia.

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32 commenti

  1. Fabio

    Ma è solo per presa visione o è anche un’adesione obbligatoria ?

  2. Fabio

    Luigi XVI due anni prima che scoppiasse la Rivoluzione Francese , aveva fatto liberare dalla prigione di S. Germain des prés dei rivoltosi che avevano attentato alla sua vita.
    Vien da chiedersi se questo suo gesto di clemenza, da cristiano qual era, non sia stato interpretato come segno di debolezza del regime, incoraggiando alla violenza che sarebbe conseguita due anni dopo, e che lo avrebbe fatto decapitare come simbolo unico di monarchia e di civiltà cristiana il 21 gennaio 1792. I successivi aggiustamenti napoleonici (Concordato) non avrebbero mai restituito alla Chiesa e alla civiltà cristiana quel che aveva perduto in quegli anni, e neanche il ritorno temporaneo della monarchia.
    La maggior parte dei francesi laicisti sono fermi a quel giorno del 1792 e combattono ancora contro la monarchia e la Chiesa : da oltre un secolo la monarchia non esiste più in Francia, e la Chiesa sopravvive boccheggiando a stento. Vien da chiedersi che senso abbia questo accanimento ancora vivo contro un avversario moribondo. Ma a questo punto bisogna chiedersi perché don Chisciotte lottava contro avversari che vedeva solo lui, e perché anche in Italia abbiamo ancora tanti don Chisciotte che combattono ancora idealmente contro il fascismo e per la Resistenza, quando il fascismo è proscritto dalla Costituzione, non esiste più neanche l’MSI e le ossa del Duce saranno ormai liofilizzate.

    Forse è un bene che tante energie vengano inutilmente buttate via dai laicisti francesi che si concentrano in una lotta contro avversari inesistenti, o per lo meno inconsistenti anziché impiegarle su temi concreti, attuali , reali ; sprecando energie, come spesso poi succede, quando un giorno la storia , la realtà presenteranno il conto, essi si troveranno impreparati, sprovveduti, ma soprattutto esausti, senza energie, e dovranno abbandonare la scena.
    Non basta lottare e usare la forza , anche ideologica, occorre usare l’intelligenza perché Dio perdona, ma la storia non perdona.

  3. Filippo81

    Triste paesaggio la Francia , ultimamente,quella dei vari chirac,sarkozy, hollande.Niente “grandeur”, ma solo squallore all’infinito !

  4. Matteo Bassi

    La Francia è un paese ormai rintronato,un paese in cui viene tollerato l’islam più beota dove le banlieu sono zone quasi di guerra e tuttavia il problema da estirpare è il cristianesimo.Credo che i piani dei massoni sia ben chiaro a tutti qui ci stanno invadendo,ma non vedo arrivare sulle nostre spiaggie i cristiani perseguitati del medioriente,ma cristoni di 2 mt ben pasciuti e nella stragrande maggioranza dei casi neppure in fuga da zone di guerra…ci vogliono sostituire rendiamocene conto

  5. Ellebi

    Un andamento lento, soft, ma programmato e preciso nella direzione, verso “1984”. E se si è arrivati a far firmare una carta della laicità forse significa che nel “letterario” mondo di 1984 si è già entrati.

  6. xyzwk

    ….tentativo di trasmettere valori come se si trattasse di «un vaccino o un virus»…..

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    Ma non è quello che fanno le scuole paritarie cattoliche che voi definite “pubbliche” in Italia? Se si tratta di valori riferiti alla morale cattolica, allora vanno bene, se si tratta di valori laici in uno stato repubblicano no?

    1. Cisco

      @Xyz

      1) Nessuno e’ obbligato a frequentare una scuola cattolica, mentre i poveracci sono obbligati a frequentare quella pubblica;
      2) quello che conta sono i valori, non se li professano i cattolici o i repubblicani;
      3) i cattolici non vogliono l’eliminazione dei repubblicani, mentre questi vogliono l’eliminazione dei cattolici…

    2. Fabio

      Le ha definite pubbluche Berlinguer nel 200O con la legge 26.
      Informarsi prima di scrivere.

  7. Iskandar92

    Non dimentichiamo che i cristiani ormai in Francia sono già minoranza e metà circa del paese si proclama “non religiosa” per questo norme del genere non fanno rumore e sembra avranno più effetti sulla comunità islamica piuttosto che sui rapporti “Stato-Chiesa”.

    1. yoyo

      Vero, ma come hanno dimostrato le manifestazioni della Manif non tutti gli atei sono laicisti o si piegano alla propaganda di Stato.

      1. Fabio

        Veto.
        Manif piur tous e’ la prova tangibile che cio’ che ha seminato il Cristianesimo nei secoli e’corrispondente al cuore umano tanto che oggi viene difeso da gente cresciuta nella piu’totale ignoranza di cosa sia stato il Catyolucesimo in Francia.

    2. E allora perché tutti i cannoni si puntano contro la Chiesa? Perché Peillon, da bravo massone, combatte contro la Cattolica, che dovrebbe essere (e, in un certo senso, lo è) irrilevante nel suo Paese, invece di lottare contro l’Islam? La verità è questa: l’Islam è solo un legalismo, non una religione, e pertanto fa il paio con il laicismo. Uno è il corruttore, emanazione di Satana come re della menzogna; l’altro è sempre emanazione del Demonio, ma come bruto omicida; è chiaro che le due cose non possono (anzi, devono in una prospettiva escatologica) che lavorare bene insieme. Mentre invece, e questi personaggi lo sanno benissimo, la Sposa del Cristo continuerà ad essere ben più di una spina del fianco: finché ci sarà un sacerdote che celebrerà santamente l’Eucaristia e ci sarà un fedele che si accosterà, pur peccatore, ai Sacramenti secondo la Santa Dottrina, costoro non l’avranno vinta. Anzi, pure nella vittoria secondo il mondo continueranno a perdere secondo il Cielo; quindi, l’unico modo che hanno è distruggerla, devastarla, infangarla, violentarla e ricomporla a loro immagine e somiglianza, affinché poi non sia che una parodia di sé stessa, un’ombra inutile che non conduce più gli uomini a Dio ma al principe del mondo, cioè Satana.

      1. Iskandar92

        @Yoyo beh non tutti gli atei sono militanti per carità come anche non tutti sostengono le stesse ideologie anche se dubito che molti atei prendano parte a manifestazioni sponsorizzate da movimenti cattolici o comunque con una certa impronta cattolica. C’è in Francia piuttosto un’agguerrita minoranza cattolica militante che si fa sentire e attorno a cui gravitano una serie di movimenti identitari che lottano per conservare le famose “radici cristiane” del paese pur magari non professandosi credenti.
        Personalmente rispetto le loro ragioni e difficoltà anche se penso dovrebbero rendersi conto che una pianta può pure essere splendida e da difendere da chi vuole estirparla ma se nessuno la innaffia muore. Quindi il cristianesimo non può ridursi a “retaggio culturale” altrimenti perde ragion d’essere, avvizzisce e prima o poi sparirà.

        @EquesFidus capita che “cesare voglia prendersi quel che è di Dio” e sappiamo tutti chi è il “principe di questo mondo”. Tornando a un approccio più terreno molti uomini per sete di potere o esaltazione ideologica hanno proclamato “Dio è morto”, si sono esaltati e insuperbiti e hanno condotto alla rovina se stessi insieme a interi popoli, d’altronde il racconto del diluvio universale ci dimostra che rinnegare Dio porta all’autodistruzione.

        1. yoyo

          Ritengo che i segni che abbiamo visto vadano nella direzione do perpetuare l acqua alla pianta. Il pessimismo eccessivo fa dimenticare le tracce di bene che silenziosamente crescono. Nessuno, per esempio, avrebbe scommesso su una reazione simile ai matrimoni gay in Francia.

      2. yoyo

        Parlavo dei cittadini, non certo delle elites.

      3. Chiara

        …non praevalebunt…
        Io mi fido.

  8. Sebastiano

    Probabilmente fra qualche tempo re-inizieranno a parlare di brumaio, messidoro, termidoro e minchionerie varie. Peraltro, confrontate con quelle dell’articolo, sarebbero poca cosa…

  9. D’altronde, che ci dovevamo aspettare? Il laicismo è una forma dittatoriale come le altre; presto, l’unico crimine contro l’umanità sarà essere cattolici. Misteriosamente (ma non per coloro che conosco la mistica), anche laddove la Chiesa è socialmente irrilevante (o così dicono), tutto l’odio e tutto il risentimento si scatena contro di Lei; ogni rivoluzione, partita contro altri soggetti, alla fine scade sempre nell’anticattolicesimo e nell’anticristianesimo più beceri, usando vizi come la libertà sessuale, da praticare tutti con tutti, come arieti per cercare di distruggerla. Semplicemente, stiamo per entrare nella seconda fase rivoluzionaria: la prima, in cui la Chiesa era semplicemente osteggiata ed ostacolata legalmente, sta per essere abbandonata a favore di quella furiosamente rivoluzionaria, dove governi “legittimamente” eletti faranno a gara per chi perseguiterà ed ostracizzerà di più i cattolici dalla scena pubblica. Entro cinque anni inizieranno i primi arresti, con la scusa della laicità dello Stato e della non ingerenza della Chiesa e dei cattolici; entro 15, complici i fasulli “diritti” dei gay, si entrerà nella terza fase rivoluzionaria: verrà dichiarata incompatibile con la società occidentale e crimine di Stato farne parte a meno che non cambi la sua dottrina per adeguarsi ai diktat del politicamente corretto; entro 25, sarà riconosciuto crimine contro l’umanità semplicemente essere cattolici. Tutto sarà tollerato, meno il cattolicesimo: l’invasione araba, i vari movimenti (non più solo gay, ma anche pedofili e zoofili), “matrimoni” contratti con mille partner diversi, aborto ed infanticidio libero, modificazioni genetiche, eutanasia per tutti coloro che non potranno più permettersi le cure, indottrinamento alle “forme sessuali alternative” e, sul modello del Forteto, rimozione dei bimbi dalle famiglie il prima possibile per affidarli alla scuola statale per almeno 8-10 ore al giorno, dove potranno essere educati ai valori dello “Stato”, secondo un modello già visto e collaudato nelle varie dittature.

    1. samuele

      eccolo di nuovo, il nostro visionario apocalittico!!!
      Passa il tempo, caro equesfidus, ma Lei è sempre uno spasso, da sbellicarsi dalle risate: Lei è un raggio di allegria nelle nostre monotone e grigie laiche giornate. Cosa dice: una bella crociata non la vogliamo programmare per il prossimo week end??

      1. Non è essere visionari: è constatare la realtà dei fatti, una realtà che in nome della “libertà” finisce per combatterla.
        Rida, rida che mamma ha fatto gli gnocchi, come se Arlecchino non si fosse confessato burlando! Rida, dando prova della sua stoltezza! Ma faccia anche di più: mi insulti e menta sul mio conto. Ma si levi di torno, troll!

    2. SUSANNA ROLLI

      Per me non ci si arriverà a tanto perchè “il Mio Cuore Immacolato trionferà”..Dio dirà :”basta”.

      1. Fabio

        In Russia Putin ha posto come obiettivo del governo l’insegnamento della Religione nelle scuole e il sostegno alla Chiesa Ortodossa.
        Se e’successo in Russia….
        ma non succede mai senza che qualcuno paghi : ci sono stati 60 milioni di cristiani martiri nel settantennio comunista…..in Francia il sangue dei martiri di Vandea (almeno 100.000), di Nantes,di Nizza, delle martiri di Compiegne chiede ancora giustizia…

      2. Fabio

        Vero Susanna ma bisogna vedere qusl e’ il prezzo in termini di martiri che occorre per il trionfo del cuore Immacolato
        di Maria.
        Di solito il martirio e’ la valuta con cui Dio vuol essere pagato per certe cose.
        Chi verra’dopo godra’su questa terra di questo trionfo.

        Anche noi senza fare paragoni irriverenti , anbiamo goduto della liberta’grazie a chi ha dato la vita per noi alla fine dell’ultima guerra mondiale….
        e quanti migranti vedranno il sole in futuro ma quanti sono morti e muoiono nel Canale di Sicilia mangiati vivi o morti dagli squali bianchi di 5-7 metri…
        per tutto c’e’un prezzo un sangue e una croce… Chiesa nel Medioevo
        i martiri cristiani dei primi tre secoli non potevano immaginare il “trionfo” della Chiesa nei secoli successivi…eppure hanno dato la vita

  10. Mappo

    In che senso i genitori sarebbero obbligati a firmare questa “Carta della laicità” che a me pare più che una dichiarazione un vero e proprio pezzo di carta igienica, per di più usata?

  11. Antonio

    E’ da secoli che provano a rimuovere il senso religioso dell’uomo, e ora il nichilismo progressista e la dittatura LGB ci provano per l’ennesima volta, ma poi sempre nel cuore dell’uomo sorge più forte di prima la “voglia” di Dio.
    Ci penserà la prossima generazione, che messa sotto pressione totalitaria dall’ideologia Nichilista e “politycalli correct” si ribellerà scoprendo la libertà che ci può dare solo Gesu Cristo.
    Ci vuole pazienza!

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