
Chi comanda oggi in Egitto? Le gigantografie del re saudita in “piazza Abdullah” a Luxor danno l’idea
Nella piazza principale di Luxor, il cuore turistico dell’Egitto, sono comparsi grandi cartelloni pubblicitari che ritraggono il volto sorridente di re Abdullah dell’Arabia Saudita. L’Egitto, così come molti altri paesi arabi, conosce bene questo tipo di cartelloni, usato dai dittatori per promuovere la loro immagine spesso in pose benevolenti.
DA MUBARAK A ABDULLAH. Prima della Primavera Araba, però, le foto ritraevano Hosni Mubarak. Ora nella principale piazza di Luxor compare il re dell’Arabia Saudita. La motivazione è semplice: la piazza ha di recente cambiato nome ed è stata intitolata proprio a re Abdullah, che ha versato nelle casse dell’Egitto molti miliardi di petrodollari per sostenere il nuovo governo contro i Fratelli Musulmani.
COMANDA L’ARABIA SAUDITA. Dopo la deposizione da parte dell’esercito del presidente della Fratellanza Mohamed Morsi, l’Arabia Saudita ha versato nelle casse del Cairo 5 miliardi di dollari, seguita dagli Emirati Arabi Uniti e dal Kuwait che ne hanno prestati altri sette. Domenica scorsa il ministro degli Esteri saudita Al-Faisal ha rassicurato l’Egitto che continuerà a ricevere aiuti da Riyad, confermando quanto già affermato lo scorso 19 agosto: «L’Arabia Saudita provvederà a compensare ogni taglio degli aiuti all’Egitto da parte delle nazioni occidentali». Un cartellone e l’intitolazione di una piazza possono sembrare poca cosa, ma danno l’idea di chi comanda oggi in Egitto.
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