Ecco i territori che lo Stato islamico vuole conquistare nei prossimi cinque anni per estendere il califfato. C’è anche la Spagna

Di Leone Grotti
01 Luglio 2014
La mappa comprende il Medio Oriente, il Nord Africa, i Balcani e gran parte dell'Asia occidentale. La data indicata per la conquista di Madrid è il 2020.

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Lo Stato islamico, questo è il nuovo nome che hanno assunto i jihadisti da quando hanno ufficialmente creato il califfato, hanno occupato la sede dell’arcivescovado siriaco-ortodosso di Mosul, la chiesa di Sant’Efrem. I terroristi sono arrivati ieri con tre pick-up, hanno preso l’edificio e issato la bandiera nera sul tetto.

raqqa-chiesa-islam-sharia1OCCUPATA L’ARCIDIOCESI CATTOLICA. Lo Stato islamico ha anche occupato la sede dell’arcidiocesi calde cattolica della città. Anche in questo caso la bandiera nera è stata issata sul tetto. Anche a Raqqa, dove i terroristi hanno instaurato il loro primo califfato l’anno scorso, la chiesa principale della città è stata occupata e trasformata nel quartiere generale degli islamisti.

OBIETTIVI DELLO STATO ISLAMICO. Ieri, inoltre, i sostenitori dello Stato islamico hanno pubblicato su twitter una mappa (che vedete in alto) che indica i territori che i terroristi vogliono conquistare entro cinque anni per estendere i domini del neonato califfato. La mappa comprende il Medio Oriente, il Nord Africa, i Balcani e gran parte dell’Asia occidentale. Tra i domini da conquistare è compresa anche la Spagna, che è stata dominata dai musulmani per 700 anni fino al 1492. La data indicata per la conquista di Madrid è il 2020.

@LeoneGrotti

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19 commenti

  1. Giovanni

    Rispondo a chi ha detto che fine faremo semplice moriremo tutti

  2. samir

    ma non lo faranno mai che segue quelle? io che sono musselmano ma non ne io ne altre quelle non sono muslmani sono terroriste lislam se basa sulla fratellanza e amare tutti l relegione come nel corano dice laom dinokom waliya dini senfica chje avete la vostra relegione e ho la mia quindi quelle non hanno nulla a che fare con lislam tanto loro solo li in iraq e basta perche per troppo il maliki ha fatto straggi si sunniti e lui che ha fatto questa guerra perche lui lo manda liran e noi arabi e liran non andiamo mai dacordo da secoli spero che ho spiegato

    1. diabolik

      Samir se tu sei arabo io sono marziano, falla finita !

  3. TuQuoque

    Mi sa che la mappa se l’è inventata qualche buon giornalista perché le suddivisioni territoriali e i nomi non corrispondono a nulla di storico. Inoltre invece di sparar giudizi sarebbe ora che imparassimo a conoscere l’Islam cosi da distinguere tra ciò che è veramente questa tradizione e ciò che non lo è (vedi sti matti dell’isis, che sono poi amici dei sionisti e dei sauditi tanto quanto lo sono degli americani vedansi pozzi di petrolio etc etc).

    1. Marta

      Ciao
      concordo con te TuQuoque. E riguardo alle crociate leggetevi “le crociate viste dagli arabi” di Amin Malouf, scrittore cristiano maronita libanese e poi mi dite…Raider hai studiato il libri di storia delle medie eh? Vedi un po’ che la spagna musulmana è ciò che di meglio possa essere capitato a quella terra.
      Inoltre vorrei far notare che se gli ottomani avessero vinto a Vienna a forse forse ci saremo evitati due guerre mondiali…ma tanto qui son tutte perle ai porci…

      1. Filippo81

        Marta ha bisogno di un’ambulanza !

      2. dodo

        E forse lei Marta a quest’ora avrebbe avuto un bel Burka indossato. Ma poi quel cristiano maronita libanese forse é un finto cristiano, certamente libanese, probabilmente islamico.

  4. Sara

    IN ITALIA C’E’ ROMA LA “PREDA PIU’ AMBITA” DA METTERE A FERRO E FUOCOE ,SULLA CUPOLA DI S.PIETRO LA MEZZALUNA AL POSTO DELLA CROCE……SARA’ X QUESTO CHE MARIA APPARE X CHIEDERCI DI PREGARE ?!?!

    1. Menelik

      Non temere, un altro Sacco di Roma non ci sarà.
      Loro pensano che gli Italiani son tutti pappamolle.
      Vengano pure……ogni montagna sarà un loro cimitero.
      Riusciranno a fare degli attentati, ma li pagheranno un prezzo molto più alto di quanto loro credono ora, a casa loro.
      QUA E’ DIVERSO.

  5. domenico b.

    Il problema dei musulmani è che non riescono a capire che non si può dominare con la forza il cuore delle persone…in questa piantina, inoltre, c’è un piccolo villaggio che si chiama Medjiugorie… poveretti, questi musulmani fanno un pò pena, sono quasi duemila anni che si arrabattano per distruggere il cristianesimo, cercando utili idioti come alleati un pò a destra e tanto a sinistra….preghiamo per loro

  6. Luke

    C’è ancora chi definirebbe inutili le Crociate che a suo tempo diedero freno all’inarrestabile ondata islamica ?
    O la resistenza dell’11 Settembre 1683 che impedì di fatto nella Battaglia di Vienna all’Impero Ottomano di arrivare sino a Vienna e di farci sprofondare nell’incubo più tetro ?

    Intanto, Osama-Obama non fa niente, pensa ai Matrimoni Gay lui, a “più ambasciatori trans”, ad altre idiozie benedette dalla Sinistra nostrana.
    Vergognati America, che fine hai fatto, spero tanto che Putin in assenza degli USA prenda lui le redini dell’Europa.

    1. Menelik

      Luke, le crociate sono state ingiuste solo per gli atei, per loro qualunque, e ripeto qualunque cosa che abbiano fatto i cristiani, è sempre da condannare perché loro condannano i cristiani ed il cristianesimo a prescindere.
      Il cristianesimo ha avuto episodi di grandezza ed episodi di bassezza, ammettiamolo.
      Su alcuni degli episodi di bassezza, caso mai, si possono trovare delle attenuanti determinate da circostanze storiche e socio-culturali. Almeno su alcuni.
      Ma gli atei sui giudizi storici del cristianesimo, lo sappiamo bene, hanno credibilità, se non proprio zero, prossima a zero.
      Quando la gente ignorante parla delle crociate come chissà quale bestialità, rispolverategli la memoria sui saraceni, chi erano, cosa facevano, dove giravano.

  7. Alessandro

    Purtroppo, nessuno stavolta avrà il coraggio di difenderci con una bella crociata. Anzi, mentre ci invaderanno (lo stanno già facendo), continueremo a chiedere scusa per quelle antiche.
    Intanto, il nostro supremo Pastore, nel fare le condoglianze ai “fratelli maggiori” per la morte dei tre ragazzi a Hebron, si dimentica della strage di Cristiani ormai quotidiana in Iraq, Africa, Siria, ecc.
    Mah..

    1. francesco taddei

      sono proprio d’accordo con te.

    2. Giuseppe

      Alessandro sei distratto. Francesco se ne ricorda, eccome! E lo dice pubblicamente. Il problema è che i media riportano, dei suoi interventi, solo quello che fa loro comodo. Meglio informarsi su Tempi o La Bussola Quotidiana. Repubblica e Corriere lasciamoli ai politicamente corretti, che continuino a bearsi della loro ignoranza. Stammi bene!

  8. TheGabs

    Bombe al neutrone in quantità, tanto, per adesso, il loro califfato è per 80% deserto…….

  9. Mappo

    Strano che non abbiano incluso anche la Sicilia visto che è stata un loro dominio per diversi secoli, senza dimentica altre zone d’Italia e Francia, forse sono troppo ignoranti per conoscere la loro stessa storia.

    1. Raider

      Forse, gli islamici danno per scontato che la Sicilia sia da considerare parte del dar-el-Islam, ma lo stesso vale per tanti che sono convinti che la dominazione islamica sia stata un’ indimenticabile gran bella cosa in Sicilia come in Spagna, oltre che nel resto del mondo sottomesso al Corano. Per la Spagna, Alexandre Del Val ha dimostrato che tutto ciò di cui gli Arabi ‘arricchirono’ la Spagna fu il carciofo e nient’altro: arance e pesche o erano già state introdotte o lo saranno dopo. Perfino il cosiddetto arco moresco è un lascito della civiltà ispano-visigotica: e le cupole, a bulbo o no, risalivano all’epoca romana.
      In Sicilia, come documenta lo storico siciliano Michele Amari, tutt’altro che ostile al mondo islamico, appena conquistata una città o un paese – arabi, ma, soprattutto, berberi nordafricani ci misero 80 anni a espugnare la Trinacra: l’eroismo coranico gli scattava ogni volta che esaurivano un territorio e quindi, sentivano lo struggente bisogno di “recuperare” lo spirito combattentistico di Maometto e dei suoi successori immediati -, iniziavano sanguinose faide tribali per accapararsi terre e case dei conquistati, in un vuoto di autorità, di legge e forze dell’ordine che è stata un’eredità permanente nelle zone della Sicilia maggiormente segnate dalla presenza nordafricana. I siciliani dovevano pagare la jizya, il pizzo per la ‘protezione’ in quanto dhimmi, cioè, appunto, protetti dalle rappresaglie dei fedeli di Maometto e segno di subalternità politica, giuridica e sociale ai Veri Credenti. I nostalgici in chiave di attualizzazione sincronizzata sul fuso dell’ora delle conquiste e “riconquiste” petrol-dollarifere e dinamitarde alla Pietrangelo Buttafuoco, che afferma di essere “ritornato” alla sua “vera tradizione” – a parte il fatto che per i musulmani l’Islam è la religione naturale in cui ogni uomo crescerebbe, se non fosse sviato e indottrinato dai nemici della vera fede -, fanno ridere. Ma, per favore, la Sicilia è stata fenicia, greca, romana, ebraica, bizantina, normanna, angioina, gallo-italica (lo è tuttora: l’emiliano di cui resta traccia a San Fratello, il franco-provenzale di Sperlinga, le parlate basso-monferrine di Nicosia, Piazza Armerina, Aidone, ecc…), catalano-aragonese, spagnola, perfino austriaca: smettiamola di identificarla sempre e comunque con la dominazione araba. Cui non dobbiamo, detto una volta di più – e speriamo, per tutte – neppure la cassata.

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