
Un paio di cose che non si dicono mai di Giordano Bruno, il mago

Caro direttore, sul numero di Repubblica dell’8 marzo 2016, oltre agli inevitabili e scontati articoli sul quanto mai generico tema “donna”, troviamo un lungo articolo su Giordano Bruno firmato da Corrado Augias (“Revival Bruno martire del pensiero”). C’è forse qualche legame fra il vecchio eretico cinquecentesco, cui i massoni dedicarono una statua in campo de’ Fiori a Roma, e il tema dei diritti delle donne? Più che altro, io credo che ci sia un legame di causa effetto fra la propaganda anti-cattolica, che esalta gente come Giordano Bruno, e il progressivo peggioramento della condizione della donna in Occidente. Mentre i giornali della sinistra al caviale rilanciano ininterrottamente tutte le leggende nere contro la Chiesa inventate dagli illuministi, le libere donne occidentali, in aree sempre più vaste d’Europa, cominciano ad avere paura ad uscire di casa. Infatti le strade sono piene di portatori di belle-culture-altre secondo cui le donne sono solo oggetti o meglio bestiame di proprietà degli uomini. Se perdiamo un gioiello in una strada affollata, sappiamo che non lo troveremo mai più: qualcuno lo avrà sicuramente trovato e se ne sarà sicuramente appropriato senza rischiare una denuncia per furto. Analogamente i portatori di belle-culture-altre pensano che, se trovano per strada una donna “incustodita”, possono approfittarsi di lei senza rischiare conseguenze legali (non sfugga che la polizia tedesca ha ammesso che non riuscirà mai ad identificare e punire gli autori degli stupri di Capodanno).
Le donne sono soggetti, non oggetti di proprietà, solo all’interno dell’Occidente. Storicamente, le donne hanno cominciato ad essere persone solo nel momento in cui quell’uomo in Palestina si fermò a parlare con una donna, irritando i suoi discepoli: «Si meravigliavano che stesse a parlare con una donna». Di sua madre si dice che è “Madre di Dio”, della sua Chiesa si dice che è sua “Sposa”. Da Cristo e dalla sua Sposa nacque la civiltà occidentale, che si è radicata in Europa, in America e da qualche altra parte. Ma poco più di due secoli fa, gli intellettuali occidentali hanno cominciato a calunniare la madre dell’Occidente, la loro madre. I libri di storia descrivono i cristiani dei secoli passati come un branco di ignoranti superstiziosi assetati di sangue (mentre descrivono i musulmani dei secoli passati come dei tolleranti e pacifici cultori della scienza e delle arti). Convinta che il cristianesimo sia dunque una religione orribile, la gente finisce per credere che qualunque altra religione debba per forza essere migliore di quella cristiana. E così permettono ai portatori di belle-religioni-altre e belle-culture-altre che degradano la donna ad oggetto (per tacere d’altro) di invadere l’Occidente senza colpo ferire.
Riepilogando, non si può esaltare l’emancipazione della donna ed allo stesso tempo esaltare Giordano Bruno ossia denigrare la Chiesa. Oltretutto, nel suo lungo articolo Corrado Augias avrebbe potuto anche riferire, tanto per restare in tema con l’8 marzo, che il vecchio eretico riteneva che le donne fossero delle creature inferiori, idiote e ripugnanti (e tuttavia il brav’uomo, che si era pure fatto domenicano e sacerdote, non disdegnava di prendersi piacere, con e senza compenso, con quante più idiote ripugnanti possibili). Dopo averci spiegato che in un’opera (De l’infinito universo e mondi) Bruno ipotizza che nell’universo ci siano innumerevoli pianeti come il nostro, Augias avrebbe potuto anche fare presente, per completezza, che in un’altra opera (De Vinculis) Bruno descrive una serie di pratiche magiche, da lui personalmente testate, che permetterebbero di piegare le persone alla propria volontà: «Ritmi e canti che racchiudono efficacia grandissima, vincoli magici che si realizzano con un sussurro segreto…»
Convinto di avere i poteri necessari per dominare le forze della natura, Bruno propagandava una religione magico-pagana di sua invenzione… Ma insomma, Augias e i quaranta autori dello studio di cui parla nel suo articolo (Giordano Bruno. Parole, concetti e immagini, Edizioni della Normale di Pisa) sono davvero sicuri che Bruno fosse quel precursore del moderno pensiero scientifico di cui ci parlano? Anche fingendo di ignorare le sue formule magiche, la tesi esposta in De l’infinito universo e mondi non è che sia poi tanto in linea con le scoperte della scienza moderna. Se Bruno credeva che l’universo avesse una estensione infinita e una durata infinita, invece la scienza moderna ha dimostrato che l’universo ha avuto un inizio (il Big Bang), avrà una fine ed ha pure una estensione precisa. Se la tesi dell’infinità e dell’eternità dell’universo (che peraltro Bruno prende da Averroè) esclude la creazione divina, invece il Big Bang, se non lo esclude, perlomeno mette in difficoltà l’ateismo sistematico.
E sono sicuri Augias e gli altri quaranta, come i ladroni, che Bruno non piaceva agli inquisitori perché era troppo avanti per i suoi tempi? Mah. Per farla breve, nel 1591 Bruno soggiornava a casa del nobile Mocenigo, a Venezia. Quando si accorse che quello strano domenicano esercitava oscure pratiche magiche in casa sua (e forse se la faceva pure con sua moglie), Mocenigo consegnò Bruno all’inquisizione di Venezia, che a sua volta lo consegnò all’inquisizione di Roma (il Sant’Uffizio), che lo mise subito sul banco degli imputati. Presieduto da Bellarmino, il processo a Bruno durò quasi dieci anni. Gli inquisitori erano dell’idea che, una volta terminato il processo, sarebbe bastato rinchiudere l’ex domenicano in un qualche sperduto convento domenicano per renderlo inoffensivo e indurlo al ravvedimento. Ma quando un compagno di cella del Bruno riferì loro qualche oscuro segreto che gli era stato confidato dal mago stesso, Bruno fu consegnato precipitosamente al “braccio secolare” (la giustizia civile), che gli inflisse la pena del fuoco.
Non sappiamo di quali sconvolgenti segreti fosse a conoscenza il compagno di cella di Bruno. Quello che sappiamo è che Bruno fantasticava da tempo di soggiogare il Papa con le sue formule magiche, prenderne il posto e sostituire la religione cristiana con la sua religione magico-pagana in tutti i territori della Chiesa. In effetti, egli faticava a nascondere il suo odio per Cristo (cui rivolgeva continuamente terribili bestemmie), per i cristiani e pure per gli ebrei (che in un’opera chiama «escrementi d’Egitto»). Probabilmente gli inquisitori pensavano che, se fosse stato lasciato libero di propagandare la sua strana religione, Bruno avrebbe potuto anche trovare dei seguaci e, con loro, svolgere delle attività sovversive contro la Chiesa. In un’epoca in cui i cattolici e i protestanti se la davano di santa ragione in tutta Europa, la priorità degli inquisitori era di spegnere tutti i focolai di nuove, possibili guerre di religione.
Bruno appariva particolarmente pericoloso agli inquisitori soprattutto perché aveva avuto dei contatti con Elisabetta d’Inghilterra, una tiranna spietata che nel suo regno aveva messo la fede cattolica fuori legge e perseguitava quanti volevano rimanere fedeli al Papa. Si dice che, se ne avesse avuto la possibilità, non avrebbe esitato ad organizzare una spedizione militare contro Roma.
Augias ovviamente evita di menzionare uno dei più importanti studi su Bruno apparsi negli ultimi decenni: Giordano Bruno e il mistero dell’ambasciata (Garzanti nel 1991) di John Bossy, grande storico britannico recentemente scomparso. Sbarcato a Londra il 7 aprile del 1583, il mago italiano riuscì ad entrare rapidamente nelle grazie della regina Elisabetta, grande appassionata di magia e di occultismo. Il 20 aprile del 1583 Sir Francis Walshingham, capo dei servizi segreti di sua maestà britannica, ricevette la prima di una serie di informative provenienti dalla casa dell’ambasciatore francese De Castelnau, che aiutava di nascosto alcuni cattolici inglesi a svolgere attività contro la regina. Guarda caso, calligrafia del misterioso autore delle informative appare identica alla calligrafia del Bruno. E guarda caso Bruno in quella casa svolgeva attività di sacerdote e confessore. Probabilmente, i dissidenti cattolici che bazzicavano per l’ambasciata si lasciavano sfuggire molti dettagli sulle loro attività sovversive nel confessionale, dove ad ascoltarli e prendere nota c’era un traditore. Dunque Bruno, prima di essere lui stesso tradito dal compagno di cella, aveva tradito molte persone, violando il segreto del confessionale. Per effetto delle delazioni del Bruno, il cattolico Francis Trockmorton fu arrestato, atrocemente torturato e condannato a morte, mentre e lo stesso ambasciatore De Castelnau fu espulso dall’Inghilterra e finì in rovina. Oltretutto, girava voce che in gioventù Bruno avesse commesso un omicidio. C’era proprio bisogno di innalzare un monumento ad un simile individuo, pace all’anima sua?
Se la poco edificante storia di Giordano Bruno ci insegna qualcosa, è che per avere buone possibilità di essere esaltati sui libri di storia non è necessario dare contributi fondamentali al progresso dell’umanità: basta essere contro la Chiesa. Dal momento che la Chiesa è madre della civiltà occidentale (tutti i valori occidentali coincidono con i valori cristiani), l’odio verso la Chiesa finisce per distruggere negli occidentali la volontà di difendere la loro civiltà dalla barbarie. A scuola ci insegnano che il cristianesimo è una religione maschilista e intanto le strade si riempiono molestatori e violentatori che professano un’altra religione. A scuola insegnano che i crociati erano dei criminali e intanto i tagliagole si avvicinano a Roma. Per questo bisogna combattere con ogni mezzo le leggende nere contro la Chiesa.
Il problema è che i cattolici non solo non combattono contro le leggende nere ma le credono vere. D’altra parte, sono intimoriti dalla continue richieste di scuse avanzate dagli anticattolici: “Dovete chiedere scusa, ve lo ordina il Papa!”. Ai pochi cattolici che smettono di chiedere scusa e cercano di dimostrare che non c’è molto di cui chiedere scusa, dicono: “Stai disobbedendo al Papa, stai peccando di orgoglio!” In realtà, chiedendo pubblicamente scusa per gli errori commessi dai cattolici nel corso della storia, papa Giovanni Paolo II non intendeva confermare le leggende nere contro la Chiesa, al contrario: invitava le persone a rendersi conto che i meriti della Chiesa sono molto più numerosi delle colpe dei singoli cattolici.
I cattolici devono capire che combattere contro le leggende nere non significa difendere il proprio orgoglio, ma salvare la verità. Continuare a chiedere scusa e a porgere l’altra guancia non è umiltà: è connivenza con le menzogne che tengono la gente lontana dalla fede. “Se la Chiesa ha compiuto tutti questi crimini”, pensa infatti la maggior parte della gente, “allora la Chiesa non può essere divina”. “Se il cristianesimo è tanto oscurantista”, pensa, “allora l’islam non può che essere migliore”.
Infine, le leggende nere allontanano i cattolici stessi dalla Chiesa. Convinti che, nei secoli passati, i cattolici non abbiano fatto altro che commettere crimini contro l’umanità, i cattolici di oggi distinguono fra Chiesa del presente e Chiesa del passato e chiedono alla prima di ripudiare la seconda, come se la prima e la seconda non fossero una. E cominciano a sognare una Chiesa senza passato, senza storia, senza cultura, senza tradizione, senza autorità, senza gerarchia che si tiene rigorosamente alla larga dal “fango” della politica, dell’economia e della storia. In sostanza, sognano una Chiesa senza corpo. Ma la Chiesa deve prendere corpo e camminare sulle fangose strade della storia umana. Cristo si è infatti incarnato e l’ha presa in sposa.
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65 commenti
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no, si salvò perché si finse pazzo e sostenne una seduta di tortura di quaranta ore per dimostrarlo. al termine disse :” credevano che ero coglione e parlassi?”
Sui passi apertamente misogini dei Padri della Chiesa fate intorno mille ghirigori, ma di Giordano Bruno prendete ciò che vi pare.
Rimedio io, signora Jacob:
“Torno a scongiurarvi tutti in generale… che dismettiate quella rabbia contumace e quell’odio tanto criminale contra il nobilissimo sesso femenile; e non ne turbate quanto ha di bello il mondo, e il cielo con suoi tanti occhi scorge. Ritornate, ritornate a voi, e richiamate l’ingegno, per cui veggiate che questo vostro livore non è altro che mania espressa e frenetico furore.
Chi è più insensato e stupido, che quello che non vede la luce? Qual pazzia può esser più abietta, che per raggion di sesso, esser nemico all’istessa natura….
Mirate chi sono i maschi, chi sono le femine. Qua scorgete per suggetto il corpo, ch’è vostro amico, maschio, là l’anima che è vostra nemica, femina. Qua il maschio caos, là la femina disposizione; qua il sonno, là la vigilia; qua il letargo, là la memoria; qua l’odio, là l’amicizia; qua il timore, là la sicurtà; qua il rigore, là la gentilezza; qua il scandalo, là la pace; qua il furore, là la quiete; qua l’errore, là la verità; qua il difetto, là la perfezione; qua l’inferno, là la felicità;….
E finalmente tutti vizii, mancamenti e delitti son maschi; e tutte le virtudi, eccellenze e bontadi son femine. Quindi la prudenza, la giustizia, la fortezza, la temperanza, la bellezza, la maestà, la dignità, la divinità, cossì si nominano, cossì s’imaginano, cossì si descriveno, cossì si pingono, cossì sono.
E per uscir da queste raggioni teoriche, nozionali e grammaticali, convenienti al vostro argumento, e venire alle naturali, reali e prattiche…”
(De la causa principio et uno)
Posso permettermi di continuarti la citazione con il paraculico elogio della regina Elisabetta (la descrive bellissima … con quale coraggio) da sfacciato sdolcinato paraculo (ma Elisabetta lo aveva capito quanto pesava e lo detestava al punto da considerarlo “Infedele, empio e ateo”)? Riprendo da dove avevi lasciato: …… convenienti al vostro argumento, e venire alle naturali, reali e prattiche: non ti deve bastar questo solo essempio a ligarti la lingua, e turarti la bocca, che ti farà confuso con quanti altri sono tuoi compagni, se ti dovesse mandare a ritrovare un maschio megliore o simile a questa Diva Elizabetta, che regna in Inghilterra; la quale, per esser tanto dotata, esaltata, faurita, difesa e mantenuta da’ cieli, in vano si forzaranno di desmetterla l’altrui paroli o forze? A questa dama, dico, di cui non è chi sia più degno in tutto il regno, non è chi sia più eroico tra’ nobili, non è chi sia più dotto tra’ togati, non è chi sia più saggio tra’ consulari? In comparazion de la quale, tanto per la corporal beltade, tanto per la cognizion de lingue da volgari e dotti, tanto per la notizia dele scienze ed arti, tanto per la prudenza nel governare, tanto per la felicitade di grande e lunga autoritade, quanto per tutte l’altre virtudi civili e naturali, vilissime sono le Sofonisbe, le Faustine, le Semirami, le Didoni, le Cleopatre ed altre tutte, de quali gloriar si possano l’Italia, la Grecia, l’Egitto e altre parti de l’Europa ed Asia per gli passati tempi? Testimoni mi sono gli
effetti e il fortunato successo, che non senza nobil maraviglia rimira il secolo presente; quando nel dorso de l’Europa, correndo irato il Tevere, minaccioso il Po, violento il Rodano, sanguinosa la Senna, turbida la Garonna, rabbioso l’Ebro, furibondo il Tago, travagliata la Mosa, inquieto il Danubio; ella col splendor degli occhi suoi, per cinque lustri e più s’ha fatto tranquilla il grande Oceano, che col continuo reflusso e flusso lieto e quieto accoglie nell’ampio seno il suo diletto Tamesi; il quale, fuor d’ogni tema e noia, sicuro e gaio si spasseggia, mentre serpe e riserpe per l’erbose sponde. Or dunque, per cominciar da capo, quali….”
“De la causa principio et uno” … pubblicato a Londra … spirito laico, non spirito critico.
Posso permettermi di continuarti la citazione con l’elogio della regina Elisabetta (la descrive bellissima … con quale coraggio) da sfacciato sdolcinato opportunista (ma Elisabetta lo aveva capito quanto pesava e lo detestava al punto da considerarlo “Infedele, empio e ateo”)? Riprendo da dove avevi lasciato: …… convenienti al vostro argumento, e venire alle naturali, reali e prattiche: non ti deve bastar questo solo essempio a ligarti la lingua, e turarti la bocca, che ti farà confuso con quanti altri sono tuoi compagni, se ti dovesse mandare a ritrovare un maschio megliore o simile a questa Diva Elizabetta, che regna in Inghilterra; la quale, per esser tanto dotata, esaltata, faurita, difesa e mantenuta da’ cieli, in vano si forzaranno di desmetterla l’altrui paroli o forze? A questa dama, dico, di cui non è chi sia più degno in tutto il regno, non è chi sia più eroico tra’ nobili, non è chi sia più dotto tra’ togati, non è chi sia più saggio tra’ consulari? In comparazion de la quale, tanto per la corporal beltade, tanto per la cognizion de lingue da volgari e dotti, tanto per la notizia dele scienze ed arti, tanto per la prudenza nel governare, tanto per la felicitade di grande e lunga autoritade, quanto per tutte l’altre virtudi civili e naturali, vilissime sono le Sofonisbe, le Faustine, le Semirami, le Didoni, le Cleopatre ed altre tutte, de quali gloriar si possano l’Italia, la Grecia, l’Egitto e altre parti de l’Europa ed Asia per gli passati tempi? Testimoni mi sono gli
effetti e il fortunato successo, che non senza nobil maraviglia rimira il secolo presente; quando nel dorso de l’Europa, correndo irato il Tevere, minaccioso il Po, violento il Rodano, sanguinosa la Senna, turbida la Garonna, rabbioso l’Ebro, furibondo il Tago, travagliata la Mosa, inquieto il Danubio; ella col splendor degli occhi suoi, per cinque lustri e più s’ha fatto tranquilla il grande Oceano, che col continuo reflusso e flusso lieto e quieto accoglie nell’ampio seno il suo diletto Tamesi; il quale, fuor d’ogni tema e noia, sicuro e gaio si spasseggia, mentre serpe e riserpe per l’erbose sponde. Or dunque, per cominciar da capo, quali….”
“De la causa principio et uno” … pubblicato a Londra … spirito laico, non spirito critico.
Bè, se dalla trollona, qui anche “spirito laico”, ti aspetti , anche lontanamente ,un barlume di spirito critico, irrigimentata e rigida com’è nella sua bolla, sei un inguaribile ottimista, Toni !
Certo che le hai fatto fare l’ennesima figuraccia…non è mai sazia di figuracce…anche perché non è in grado di rendersene conto.
Non ricominciamo, però, con inquisizione e cilicio…i copia e incolla a raffica della trollona sono indigeribili e indigesti, abbiamo già dato abbondantemente !
Cara Giovanna,
ho abbandonato da tempo l’ottimismo riguardo a certe tipologie umane.
Nella trollona sussiste la capacità dell’essere “senza vergogna” e nel contempo l’essere glaciale rispetto alla vita. Servirebbero miracoli, ma dubito perché li negherebbero per principio.
negherebbe *
maiore forsan cum timore hanc sententiam in me fertis quam ego audiam
In effetti era un pochetto megalomane, all’occorrenza lecchino.
si faccia condannare al rogo e lo dica ai suoi giudici…
Era l’unica via d’uscita se voleva conservare una qualche credibilità. Certo non poteva mettersi in ginocchio , attraversare una cattedrale e chiedere perdono come aveva fatto a Ginevra.
Da “Degli eroici furori” la donna secondo Giordano Bruno
“……. rinchiuso in libri, messo avanti gli occhi ed intonato a gli orecchi un rumore, un strepito, un fracasso d’insegne, d’imprese, de motti, d’epistole, de sonetti, d’epigrammi, de libri, de prolissi scartafazzi, de sudori estremi, de vite consumate, con strida ch’assordiscon gli astri, lamenti che fanno ribombar gli antri infernali, doglie che fanno stupefar l’anime viventi, suspiri da far exinanire e compatir gli dei, per quegli occhi, per quelle guance, per quel busto, per quel bianco, per quel vermiglio, per quella lingua, per quel dente, per quel labro, quel crine, quella veste, quel manto, quel guanto, quella scarpetta, quella pianella, quella parsimonia, quel risetto, quel sdegnosetto, quella vedova fenestra, quell’eclissato sole, quel martello, quel schifo, quel puzzo, quel sepolcro, quel cesso, quel mestruo, quella carogna, quella febre quartana, quella estrema ingiuria e torto di natura, che con una superficie, un’ombra, un fantasma, un sogno, un Circeo incantesimo ordinato al SERVIGIO DELLA GENERAZIONE, ne inganna in specie di bellezza.”
PS: ma se la prendono con S. Agostino
Bell’articolo.
Premessa:
Nel Talmud Gesu è definito “mago”.
Cristo ha fatto il guaritore e si è spacciato per tale, e per voi non rappresenta un difetto.
Altrettanto Giordano Bruno ha potuto permettersi di essere alchimista mago e pagano e questo aspetto della sua personalità è per noi un ulteriore segno di genio e di anima profonda e libera.
Il suo genio e i suoi scritti SONO un monumento alla licità e alla libertà.
Una memoria che peserà per sempre su di voi.
Pertanto non costituisce affatto un difetto ma un bellismo pregio!
“Il problema è che i cattolici non solo non combattono contro le leggende nere ma le credono vere.”.
[]
I cattolici devono capire che combattere contro le leggende nere non significa difendere il proprio orgoglio, ma salvare la verità.”
Ahahaa.. a chi dobbiamo credere? Alle leggende nere ….. o alle leggende bianche?
“Se la Chiesa ha compiuto tutti questi crimini”, pensa infatti la maggior parte della gente, “allora la Chiesa non può essere divina”.
ESATTO!
“Convinti che, nei secoli passati, i cattolici non abbiano fatto altro che commettere crimini contro l’umanità
[]
i cattolici di oggi distinguono fra Chiesa del presente e Chiesa del passato e chiedono alla prima di ripudiare la seconda”
allora questi cattolici dovrebbero sognare una terza chiesa: perchè anche la chiesa del presente commette crimini: basta vedere il film Spotlight, o le crociate contro i gay..
“C’era proprio bisogno di innalzare un monumento ad un simile individuo, pace all’anima sua?”
Assolutamente si, perchè cio che avte scritto è di fatto un’illazione, una calunnia: avete assunto per vostro interesse che Bruno avesse tradito ecc…
“Probabilmente gli inquisitori pensavano che, se fosse stato lasciato libero di propagandare la sua strana religione, Bruno avrebbe potuto anche trovare dei seguaci e, con loro, svolgere delle attività sovversive contro la Chiesa.”
ESATTO: si chiama liberta di pensiero!
“la priorità degli inquisitori era di spegnere tutti i focolai di nuove, possibili guerre di religione.”
Hanno già previsto una guerra? Un omicidio “preventivo”?
Uccidere in nome di Cristo è pur sempre lecito ….. o sbaglio?
«Ritmi e canti che racchiudono efficacia grandissima, vincoli magici che si realizzano con un sussurro segreto…»
Frase stupenda e assolutamente vera: e voi ne sapete qualcosa!
“invece il Big Bang, se non lo esclude, perlomeno mette in difficoltà l’ateismo sistematico.”
Perchè? In ogni circostanza è sempre possibile fantsticare sulla presenza e sulle carataresitche di un’entità inesitente e invisibile.
“Bruno propagandava una religione magico-pagana di sua invenzione…”
Atei e agnostici, siamo tutti in fondo magico-pagani e partecipi del respiro dell’universo se non altro perche ci abbiamo vissuto dentro!
Giordano Bruno è semplicemente magnifico, per quanto umano e, per chi vuole, criticabile.
” Presieduto da Bellarmino, il processo a Bruno durò quasi dieci anni. Gli inquisitori erano dell’idea che, una volta terminato il processo, sarebbe bastato rinchiudere l’ex domenicano in un qualche sperduto convento domenicano per renderlo inoffensivo e indurlo al ravvedimento.”
Il Bellarmino: il cardinale che piego Galileo, il padre della scienza.
Quale ravvedimemnto? Piegarsi al volere del ditatore pontificio?
Ma lui non si chiama Galileo, Lui E’ Giordano Bruno.
“Quello che sappiamo è che Bruno fantasticava da tempo di soggiogare il Papa con le sue formule magiche, prenderne il posto e sostituire la religione cristiana con la sua religione magico-pagana in tutti i territori della Chiesa.”
Semmai fantasticava di tornare alle origini: Roma sarà sempre pagana!
“Ma la Chiesa deve prendere corpo e camminare sulle fangose strade della storia umana.”
.. ma senza commetere abusi e crimini.
Già dall’introduzione si capisce che sei Shiva101.
Già con il dire “Nel Talmud Gesu è definito “mago” confermi che sei un imbecille di prima grandezza (chissà che vorresti dire chiamando in causa il Talmud che risale come minimo a 300 anni dopo Cristo, forse ti piace la parola Tal….mud…, comunque sarà una cosa delle tue, come il Keniatta ).
Già con la citazione “Sugli eroici furori” fatta sopra si vede che non capisci il disprezzo che aveva per le donne, senza contare il disprezzo che aveva per il popolo tutto.
A te ti avrebbe considerato meno che zero.
A te avrebbe dato lui il “libero pensiero”.
A te ti avrebbe messo a pulire i bagni.
Sei un ignorante assoluto.
Gran Galassi,
anche in questo caso, come per la tua nascita tra eteri ed aver preso una strada tua, nel giudicare il Cristianesimo si vede che avresti fatto meglio a farti dare una mano per evitare in vita tua tali conclusioni oscene, inconsistenti e/o ottuse.
Riparti d’accapo, smettila a sentirti un artista, lascia perdere.
Gian Paolo Galasi, sei stellareeeeeeeeeeeeeeeeee
Grandi interventi, fai tremare la chiesa dalle fondamenta.
Solo un umile appunto, … uno solo a fronte della tua indiscussa maestosità: la storia della Chiesa, non la studiare su Playboy o su gay.it. Capisco che ti sei fatto da solo…. ma non esagerare a farti*.
Per esempio, quando scrivi “Ovviamente queste donne non potevano aspirare a un matrimonio degno di questo nome, erano costrette a vita a fare esclusivamente quel lavoro. Erano segnate” dici una minchiata se tieni conto che già Innocenzo III dava l’indulgenza chi sposava una ex meretrice sottraendola al rischio di tornare alla vita che faceva. Nel 1227 papa Gregorio IX consente l’istituzione dell’ordine di Santa Maria Maddalena (miravano addirittura a raccogliere fondi per consentire alle meretrici che volessero) cambiare vita di avere una dote per sposarsi ). E non fu il solo, ma il primo di una lunga lista di enti preposti a questo scopo.
Galasiiiiiiiiiiiiii, non avercela, ogni artista avvolte toppa…. tu toppi alla grande perché sei un grande artista .
PS: “Farti” , intendo, culturalmente 🙂
aiuto!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mago o no, buono o cattivo , ad essere incensati da Augias & Compagni c’è di che rabbrividire…
la “religione” presa a pretesto per una diarrea morale rivoltante, la violenza politica ( @https://youtu.be/lC0OG_VIvQA ) giustificata con sproloqui dietro a un monitor : questa deriva sarebbe la “cultura politica” dei ciellini.
E’ chiaro che per questa gente non c’e’ posto ne’ nella chiesa di Bergoglio,ne’ nella nostra pubblica amministrazione che dev’essere al più’ presto bonificata e ripulita.
Ah viva la mamma …ma quanto sei perspicace ! ah ah ah
Grazie Giovanna per l’articolo.
Mi unisco al ringraziamento.
Chapeau !
A prescindere da chi fosse realmente Giordano Bruno, dieci anni per un processo.
Fosse finito nelle mani dei tribunali laici dell’epoca, non sarebbe durato dieci giorni il processo, e gli avrebbero fatto fare la finaccia di quello della Colonna Infame.
Sono venuto anche a sapere della cronaca di un processo per un omicidio per gelosia (storia di corna – o prostituzione? – e l’amante – o il cliente – si prende una coltellata dal marito), nello Stato Pontificio, territorio di Bagnoregio a fine 500.
Dopo un anno di indagini da parte della magistratura papalina, l’uomo, su cui gravavano pesantissimi indizi di colpevolezza, fu prosciolto per insufficienza di prove.
La ricostruzione è stata fatta da una studiosa di storia su atti e documenti originali.
La donna, al proscioglimento del marito, fuggì nel Ducato di Castro, all’epoca fuori dalla giurisdizione pontificia, e fece perdere le sue tracce.
Ripeto: un anno di indagini prima del proscioglimento – nonostante i pesanti indizi a suo carico – per insufficienza di prove.
Se non è CIVILTA’ GIURIDICA questa cosa è, giustizia sommaria forse???
In realtà, come ho accennato nel mio articolo, Bruno non ha anticipato nessuna valida idea scientifica: la tesi dell’eternità della materia, presa pari pari da Averroè (quindi Bruno non ha inventato niente), è stata clamorosamente smentita dalla scienza moderna: fatevene una ragione. Oltretutto, a Bellarmino le strane teorie e le strane opinioni di Bruno su magia ed eternità della materia non interessavano più di tanto. Oltretutto, egli fu inquisito in quanto domenicano: farsi domenicano significa promettere obbedienza all’ordine di san Domenico e alla Chiesa, di conseguenza tutti i domenicani che disobbedivano erano sottoposti all’inquisizione (Campanella, di cui parlerò, fu inquisito anche lui per “disobbedienza”). Ma ripeto, Bellarmino aveva dichiarato che a lui sarebbe bastato spedirlo in un convento a fare penitenza, una volta terminato il processo per disobbedienza. Il fatto che egli sia stato consegnato alla giustzia civile dalla sera alla mattina per ragioni che non sappiamo, può spiegarsi solo coll fatto che Bruno aveva infranto anche le leggi civili, che si era macchiato di ben altri reati. Voglio sottolineare che, da che mondo è mondo, lo spionaggio è considerato il più grave dei reati – punibile con la morte – in tutti gli stti anche oggi.
La chiesa è talmente “antisemita” che, da che mondo è mondo, gli ebrei dichiarano che la Roma papalina è “il paradiso degli ebrei”. In questo libro il rabbino Elukin spiega che i paesi in cui gli ebrei si sono sempre trovati meglio sono quelli cattolici:
http://press.princeton.edu/titles/8406.html
La Chiesa è talmente “misogina” che l Medioevo cattolicissimo pullulava di intellettuali donne, regine e sante. Vedi Régine Pernoud, “La donna al tempo delle cattedrali”.
E per finire, la Chiesa aveva accettato come “ipotesi probabile” (non teoria certa) la teoria eliocentrica di Copernico (un religioso) già al principio del ‘500. Galileo fu costretto ad abiurare la sua teoria in quanto pretendeva di darla per “certa” sulla base di prove farlocche (le maree) e perché dalla sua teoria pretendeva di trarre indebite conseguenze teologiche. E per penitenza, arresti domiciliari in una splendida villa sull’Aventino.
“in tutti gli stati”
Ma lo stato pontificio non è uno stato come tutti. C’è molto equilibrismo verbale, nel senso di funambulo. Il fatto è che alla fine sul rogo ci e’ finito Giordano Bruno. Mi viene in mente una altra polemica, fra Messori e Montanelli, sui tre carbonari impiccati a morte.
Vero, la Chiesa aveva le sue ragioni. Ma erano ragioni di stato, e potevano essere ferocemente applicate.
Rimango dell’idea che il risorgimento e la perdita del potere temporale siano una delle cose migliori accadute alla Chiesa: l’hanno salvata dalla umana tentazione di imporre a “norma di legge” il cristianesimo.
Tentazione diabolica, perché può diventare (e lo fu, nonostante i funambolismi giustificazionisti) ora con l’inquisizione, ora con l’indice dei libri proibiti, sharia.
Senza dubbio la fine di una certa ambiguità (come Stato devo fare quello che come religioso e cristiano spesso ripugna) è stata provvidenziale, ma non bisogna domemticare che Porta Pia aveva dietro un preciso progetto dichiaratamente laicista.
Attenzione, la famosa prova delle maree riguardava la rotazione terrestre (la Terra che ruota su se stessa) e non la rivoluzione (la Terra che ruota attorno al Sole), se non ricordo male. Per il resto, 92 giorni di applausi! 😉
Ahi! mi era sfuggito il finale del commento:
” Galileo fu costretto ad abiurare la sua teoria in quanto pretendeva di darla per “certa” sulla base di prove farlocche (le maree) e perché dalla sua teoria pretendeva di trarre indebite conseguenze teologiche.”
Se consideri farlocchi gli argomenti di Galileo in accordo ai dati sperimentali allora accertati, come devi considerare il leggere quegli stessi dati ad uso e consumo di una teoria con la terra immobile?
Potevano forse darlo per “certo” che fosse immobile?
Tanto “certo” da mandare agli arresti qualcuno e costringerlo ad abiurare?
E, volendo uscire dalla diatriba farlocco si/no, devi ammettere allora che è stato condannato per un reato di opinione.
Ma sono le dittature a condannare per reati di opinione!
Mi ricordo ancora la mostra del meeting su Galileo (92?), un articolo su Tracce… …e uno scambio di vedute con il mio professore di Fisica II all’università per sapere cosa ne pensasse di quell’articolo.
Non ti dico cosa ne pensasse lui (il docente) altrimenti lo marchieresti a ferro incandescente come laicista.
La Chiesa con Galileo prese una colossale cantonata.
Punto.
Andrea, mi pare che nel tuo ragionamento ci sia una falla:
“…gli argomenti di Galileo in accordo ai dati sperimentali allora accertati…”
Mi pare di ricordare che “gli argomenti” che Galileo portava in sostegno alla sua tesi fossero proprio in disaccordo con i dati sperimentali. La formazione delle maree, che lui attribuiva alla rotazione terrestre attorno al sole, era già conosciuta (dai gesuiti) come causata dalla luna.
“…La Chiesa con Galileo prese una colossale cantonata…”
Concordo, ma solo per il fatto che lo costrinse all’abiura (ma stiamo parlando di consuetudini di 400 e passa anni fa, valutandole con il metro di oggi).
Per il resto “…Feyerabend (noto filosofo ateo) documenta che invece lo scienziato pisano si è imposto, almeno all’inizio, grazie al contributo di fattori extrarazionali ed extrascientifici, quali potrebbero essere la propaganda, la suggestione, la fantasia, l’astuzia, l’uso spregiudicato delle ipotesi ad hoc e così via…
Di conseguenza, lo scontro tra lo scienziato e l’Inquisizione cattolica non sarebbe uno scontro tra la ragione laica e la superstizione clericale, come vuole un cliché logoro e abusato: al contrario, “la Chiesa dell’epoca di Galileo si attenne alla ragione più che lo stesso Galileo, e prese in considerazione anche le conseguenze etiche e sociali della dottrina galileiana. La sua sentenza contro Galileo fu razionale e giusta”…”
Che poi in abito accademico si sa usato e si continui ad usare tutta la vicenda come clava contro la Chiesa, ma senza guardare ai fatti, è anche questo assodato.
Se Galileo fosse vissuto oggi sarebbe stata la prima vittima dei consessi universitari…
Saluti
Sebastiano, il fatto è che le maree non erano l’unico argomento.
Certo, aveva un peso non indifferente, visto che nel “Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo” vi è dedicata tutta la quarta giornata.
Ma non puoi dirmi che veniva confutata con argomenti razionali. Semplicemente non esistevano argomenti razionali per confutarla, punto.
Sembra una sottigliezza, ma non lo è.
Il fatto è che ancora oggi non si ha il coraggio e l’onestà intellettuale di ammettere che la Chiesa fu mossa da ragioni di ordine politico religioso:
lettera di Bellarmino a Foscarini (alcuni passi):
“..ma volere affermare che realmente il Sole stia nel centro del mondo e solo si rivolti in sé stesso senza correre dall’oriente all’occidente, e che la Terra stia nel 3° cielo e giri con somma velocità intorno al Sole, è cosa molto pericolosa non solo d’irritare i filosofi e theologici scolastici, ma anco di nuocere alla Santa Fede con rendere false le Scritture Sante […] ”
“Secondo, dico che, come lei sa, il Concilio prohibisce le scritture contra il commune consenso de’ Santi Padri; e se la P. V. vorrà leggere non dico solo li Santi Padri, ma li commentarii moderni sopra il Genesi, sopra li Salmi, sopra l’Ecclesiaste, sopra Giosuè, troverà che tutti convengono in esporre ad literam ch’il Sole è nel cielo e gira intorno alla Terra con somma velocità, e che la Terra è lontanissima dal cielo e sta nel centro del mondo, immobile. Consideri hora lei, con la sua prudenza, se la Chiesa possa sopportare che si dia alle Scritture un senso contrario alli Santi Padri et a tutti li espositori greci e latini […]”
Insomma, Sebastiano, io non ci vedo razionalità. Semplicemente non ci poteva essere, visto che non è la terra a stare ferma (oggi come allora), visto che la preoccupazione principale di Bellarmino era
“..in caso di dubbio non si dee lasciare la Scrittura Santa esposta da’ Santi Padri”
Rimane poi un fatto indiscutibile: in caso di dubbio allora possiamo almeno affermare che stiamo parlando di opinioni.
Sebastiano, si può arrestare un uomo per aver espresso un opinione?
La risposta è SI solo per le dittature.
P.S: a memoria le maree non sono l’unico errore di Galileo. Galileo infatti assumeva le orbite dei pianeti circolari e non ellittiche a differenza di Keplero. Ma il piatto forte a favore della teoria eliocentrica sono l’osservazione delle fasi di Venere e l’osservazione di Giove e i suoi satelliti. Significava (bingo! che i centri di rotazione erano più di uno!).
Ripeto: una colossale, IRRAZIONALE, cantonata.
Andrea UDT ,
nessun argomento portato da Galileo era di tipo astronomico Se non ricordo male, gli altri si riferivano alle correnti convenzionali ed agli alisei. Le fasi di venere non erano neppure convincenti stante l’ipotesi di Tyge Brahe (Terra al centro, sole gira intorno alla terra, pianeti che girano intorno al sole) che Galileo conosceva ma alla quale non applico il “metodo”.
Sulla lettera di Bellarmino a Foscarini c’è questo passaggio importantissimo:
“Dico che quando ci fusse vera demostratione che il Sole stia nel centro del mondo e la Terra nel terzo cielo, e che il sole non circonda la terra, ma la terra circonda il sole allhora bisogneria andar con molta consideratione in esplicare le Scritture che paiono contrarie, e piú tosto dire che non l’intendiamo che dire che sia falso quello che si dimostra” (Bellaminio non era un fanatico, ma semplicemente non era convinto da Galileo )
Penso inoltre che se bisogna giudicare la Chiesa bisogna saper rapportarsi ad un coerente termine di paragone “contestuale”. Galileo, in quell’epoca, sarebbe stato giudicato meglio in un paese protestante (sappiamo che per Huldrych Zwingli già il Copernico meritava il rogo) ? In Cina? Tra i musulmani?
Inoltre è vero che allora come ora esiste anche una ragion di stato che portava il papa a difendere i gesuiti che erano in prima linea a difendere il cattolicesimo dai protestanti quando a Roma c’era che operava per delegittimarli. Questo fatto che sottolinei è incontrovertibile, ma bisognar riconoscere che al Galileo si permetteva di esprimere “l’ipotesi” (prima di lui San Tommaso si era espresso nel senso che la teoria tolemaica non era definitiva data l’assenza di prove) ma non di avere la presunzione di avere la “verità scientifica” dalla sua.
@Andrea Udt
Allora anche Bertrand Russel ha preso una colossale cantonata, punto.
L’autore dell’eloquente libro “Perché non sono cristiano”, nella sua scorrevolissima storia della filosofia occidentale, in cui peraltro non risparmia fracciatine sarcastiche contro i cattolici, scrive nero su bianco;
chi come me crede nel metodo sperimentale, ai tempi del processo a Galileo sarebbe stato costretto a stare dalla parte di Bellarmino.
Non ho voglia di cercare la pagina, cercatela da solo.
Per il resto, il eato d’opinione non c’entra una mazza.
qui stimao parlando di teologia cattolica.
Da che mondo è mondo, chi entra in una associazione o club o partito o squadra sportiva si impegna a rispettarne le regole, sennò viene ammonito dall’arbitro o espulso da partito eccetera,
Se stai nel partito repubblicano degli Usa e ad un certo punto dici che “la proprietà privata è un furto”, il partito ha il diritto di richiamarti ed espellerti.
Se stai nella chiesa cattolica e ad un certo punto scrivi un libro in cui affermi che la bibbia è scritta male, che gli scrittori biblici erano dei poveri ignoranti che non sapevano nulla di astronomia e quindi bisogna riscrivere la Bibbia, le autorità ecclesiastiche hanno il diritto e il dovere di richiamarti.
e per inciso, che gli scrittori biblici non conoscessero l’astronomia moderna è la teoria della relatività o la meccanica quantistica non modifica l valore della Bibbia, che non è un testo scientifico ma un testo da leggere in quattro senso, secondo Dante (letterale, simbolico, allegorico, figurale).
espulso è un conto, bruciato sul rogo è un altro. (parlo di Giordano Bruno)
espulso da un partito, una associazione… …agli arresti domiciliari è un altro. Non puoi negarlo.
ma ritorniamo a Galileo: i punti saldi sono che già nel 1610 c’era prova provata che vi erano almeno due centri di rotazione nel sistema solare di cui uno ben visibile osservando i satelliti di giove. il sistema tolemaico era a quel punto era già indifendibile.
sulle maree: Galileo si sbagliò. Ma la verità è che nessuno a quel tempo aveva gli strumenti per accorgesene e parlo di quelli matematici anche (Philosophiae Naturalis Principia Mathematica è del 1687). La cosa più onesta che si possa dire quindi sull’argomento “maree” è che aveva valore di opinione che nessuno al tempo era in grado di smentire e confermare. Quindi, onestamente, quello che era in gioco non era verità scientifica o sperimentale, non era quello che interessava la Chiesa.
Interessava piuttosto che la Bibbia non potesse essere messa in discussione: se non è vera ALLA LETTERA (Giosuè 10,12) allora sei costretto all’esegesi.
E chi fa l’esegesi, chi ne ha il diritto? In quegli stessi anni il protestantesimo affermava che nessuno aveva l’esclusivo diritto di interpretazione dei testi sacri.
Questa si che era vera eresia perchè minava alla fondamenta il primato di Pietro e dei suoi sucessori. Minava il principio di autorità e trovare una falla nella interpretazione letterale rischiava di far crollare ben altra diga.
Questa era la VERA posta in gioco (e non una corretta interpretazione delle evidenze sperimentali), posta che la Chiesa non voleva perdere.
Non ritengo il problema “maree” rilevante. E’ come dire che Newton meritava la messa all’indice perchè per preservare il principio di azione e reazione a distanza introduceva l’etere. A ragionar come da Chiesa del 1600 si sarebbe dovuto aspettare la settimana scorsa o giù di lì.. (osservazione delle onde gravitazionali) o alla peggio il 1920 e d’intorni (relatività generale) per non cassare la meccanica classica in toto.
Piuttosto era più grave da parte di Galileo assumere i moti planetari circolari e non ellittici, cosa già compresa da Keplero
Dire che quelle di Galileo erano argomentazioni farlocche è qualcosa che si perdona solo intuendo il profondo amore apologetico verso la chiesa che lei nutre.
Quanto a Russell non conosco quella pagina.. ..permettimi di non esprimere opinione finchè non l’avrò letta.
P.S. vero anche, ma non saprei se sia una scusante, che non è corretto giudicare il passato secondo categorie odierne.
Scusa Andrea, con tutto il rispetto e l’amicizia, abbandono la discussone perché siao entrati in “loop”: mi vengono ripetute le stesse obiezioni ed io devo ripetere centinaia volte le stesse risposte alle stesse obiezioni. Che senso ha? Ho già detto e ripetuto che a Glileo non si contestata l’eliocentrismo ma certe affermazioni circostanziate sulla Bibbia. Delle maree e tutto il resto non gliene importava sostanzialmente una mazza a nessuno. Bellarmino notava: fermo restando che l’eliocentrismo è “ipotesi probabile” (Copernico era un religioso che aveva insegnato a Roma), tuu Galileo non puoi avere la presunzione di dire che le maree trasformano l’eliocentrismo in “teoria certa”, perché le maree non provano nulla. E secoli dopo l’anticristiano russell nota: è vero aveva ragione Bellarmino. Dunque quella delle maree non veniva proposta da Galileo come “opinione” ma come prova certa: “Caro Galileo, dì che è una tua opinione, non una prova certa”. Galileo “No non lo dico perché io sono un genio assoluto mentre voi siete dei poveri deficienti”. Bellarmino: “Bene per penitenza andrai a recitare i salmi ogni sera sull’Aventino”.
Quindi non puoi trasformare le maree in semplice “opinione” non puoi abusivamente dire che Galileo fu punito per “reato d’opinione”.
E no puoi continuare a dire che Bruno fu bruciato per reato d’opinione, dopo che ho già ripetuto infinite volte che Bruno era considerato un sovversivo. Fra uno che esprime una “opinione”, per quanto non ci piaccia, e uno che trama contro la Chiesa godendo ai appoggi stranieri (Elisabetta e forse anche i francesi) c’è una differenza enorme.
E adesso basta sennò vado avanti fino a domani a ripetere sempre e stesse cose.
ok, ricevuto.
I perchè e i come li abbiamo esposti.
L’apologetica non c’entra niente.
Le tesi di Gslileo erano farlocche per tutti gli scienziati dell’epoca Keplero in testa e tali sono rimaste per due secoli.
Grazie Giovanna bellissimo articolo e bellissima puntualizzazione.
Sei geniale.
(sono quello che ti ha fatto arrabbiare su Halloween vedi che non ce l’ho con te ?)
PS Vero quel che dici di Galileo : tutti gli scienziati europei e Keplero in testa erano contro di lui perché’ non aveva fornito prove scientifiche della sua pur geniale intuizione. Le prove arriveranno solo nel 1822 !!! La Chiesa quindi a che titolo poteva dargli ragione ? Non solo ma essendosi da poco consumato lo scisma protestante ed essendo i protestanti contro Galileo ( e contro Roma : gli svedesi luterani stavano per attaccare militarmente Roma) la Chiesa non aveva interesse a creare altre rotture solo per una questione astronomica….PS Ma Galileo non visse gli ultimi anni ad Arcetri ?
La villa sull’Aventono la usava durante il processo …se non sbaglio…)
Il Sant’Uffizio non si proponeva di dimostrare niente , ma accettava quello che tutti gli scienziati dell’epoca davano per assodato e tutti gli scienzisti dell’epocacerano vontro Galileo.Finiamola di inventarci pretesti antistorici la Chiesa di allora NON POTEVA dar ragione a Galileo neanche
se avesse voluto (e il santo card Bellarmino avrebbe voluto ,ma era morto al momento del processo a Galileo condotto da P.Grassi) . Con Galileo la Chiesa non fece altro che svolgere le funzioni che oggi svolge un collegio di “peers” , di esaminatori di articoli di una rivista scientifica. Se uno non fa studi statisticamente corretti e provati anche se e’ un genio i suoi articoli non sono accettati.
E poi finiamola perché nella storia della scienza c’e’stata veramente gente perseguitata e la Chiesa non c’entra : pensiamo al dr Semmelweiss a Vienna , pensiamo a Harvey in Inghilterra la Chiesa Cattolica nel ‘600 non esisteva neanche….pensiamo ad Ambroise Pare’…)
Galileo si e’messo nei guai da solo non per le sue ipotesi scientifiche ,ma perche’aveva deriso il papa nel suo Dialogo sui massimi sistemi. PUNTO.
No Fabio… i peers no, mi ricordano gli 80 studi.
Fabio, come già detto in altro commento già l’osservazione delle fasi di Venere, dei satelliti di Giove era PROVA PROVATA che la teoria Tolemaica era errata. Stiamo parlando di osservazioni sperimentali fatte nella prima decade del 1600.
Era quindi SPERIMENTALMENTE CERTO che la teoria tolemaica fosse errata, e risultati in ambiente “scientifico” (fra virgolette, visto che la scienza in senso moderno nasceva allora) erano noti.
Isomma. ma che razza di “peers” avrebbe fatto la Chiesa?
Poi “peer” significa “collega”… …un teologo gesuita non è esattamente il collega di un astronomo.
A me risulta che fu Galileo ad invadere il campo teologico, volendo fare l’esegesi delle scritture alla luce delle sue ancora non dimostrate scoperte.
e quale eretica esegesi ne avrebbe tratto?
le osservazioni astronomiche le mettiamo nel mucchio delle “non ancora dimostrate scoperte?”
Un punto saldo (per le evidenze sperimentali) era già acquisito; Bellarmino se non era convinto da Galileo a maggior ragione (ed evidenza) non doveva essere convinto dal sistema tolemaico e quindi della Bibbia.
Il fatto è che il sistema tolemaico era in accordo con la Bibbia, l’eliocentrismo no.
Nel momento storico in cui il protestantesimo predica l’esegesi della Bibbia per tutti la difesa dell’interpretazione letterale della stessa diventa un affare di potere politico.
Ecco cosa pensava in realtà Bellarmino:
“Dico che il Venerabile Padre e il signor Galileo facciano prudentemente a contentarsi di parlare “ex suppositione” e non “assolutamente”, come io ho sempre creduto che abbia parlato il Copernico.”
“Dico che quando ci fusse “vera dimostrazione” che il Sole stia nel centro del mondo e la Terra nel terzo cielo, e che il Sole non circonda la Terra, ma la Terra circonda il Sole, all’hora bisogneria andar con molta consideratione in esplicare le Scritture che paiono contrarie, ed è meglio dire che non le intendiamo, piuttosto che dire che sia falso quello che si dimostra”
Vero : nell’Alto Medioevo la Chiesa per prima nella storia riconisce la liberta’della donna e dichiara validi i matrimoni solo se c’e’ il consenso anche della sposa.
Fino allora vigeva il diritto romano del paterno familias per cui il matrimonio era valido solo per la volonta’del marito.
La Chiesa cambia tutto questo e non solo , ma se per secoli la Chiesa medievale combatte il matrimonio tra consanguinei non e’per motivi genetici (allira non identificabili con lo studio dei cromosomi) ma pervhe troppo spesdo i matrimoni venivano decisi all’interno delle famiglie imponendo alle donne la scelta.
Se le donne non avessero avuto un’anima ( quindi capace di liberta’di scelta e di dare un consenso alle nozze ), come sostengono gli ignoranti in malafede , la Chiesa medievale non si sarebbe sbattuta tanto in merito sulla vicenda per garantire il consenso della sposa.. E la storia di S.Valentino vescovo di Terni che unisce due sposi contro il volere dei genitori lo dimostra al di la’ dei toni sentimentali con cui viene avvolta oggi la sua festa.
Quando fu spedito in esilio tenne dimora presso la sua abitazione (una villa dal nome niente male : IL GIOIELLO!
Bellissimo articolo.
Consiglio la lettura di “Eros e magia nel rinascimento” di I. P. Culianu.
Essenziale per capire la vicenda B. G. senza preconcetti e anacronismi.
Consiglio anch’io GIORDANO BRUNO di Matteo D’Amico. Certo Augias oltre che è non conoscere la storia non ha nemmeno interesse per la verità.
I criminali ci sono sempre e dovunque. Ma non per questo si legalizza il crimine. Tuttavia, siete riusciti a sovvertire più volte anche questa regola, e ne vediamo i risultati.
Sprofonda da dove sei venuto.
Te nei approfitti perché alla domenica nessuno controlla. Sei la viltà in persona.
Luterano è chi si separa da Roma, cioè te.
Oggi ti bannano, mi auguro per sempre. Uno come te è da manicomio.
Pi che augurarSI che venga bannato, direi che sarebbe più cristiano augurarGLI di esserlo per il suo bene.
Nel senso che più che un atto di censura sarebbe un atto di misericordia.
Verissimo. Certo che le risposte senza il referente non hanno più molto senso. Faccio mia l osservazione in proposito di Giovanna.
Resta il fatto che Giordano Bruno, così come ad esempio dalle mie parti anche Andrea Relencini, sia stato arso vivo esclusivamente per avere espresso, e poi non voluto abiurare, le proprie opinioni. La debolezza non virile fu di chi decise di dover temere queste opinioni tanto da sopprimere chi le manifestava e la cecità storica fu sempre di queste persone, che crearono un martire a prescindere dal contenuto delle sue teorie.
Questo è quanto si ricorda, senza esaltazione alcuna, mi pare.
Come è stato scritto: era un sovversivo ed era collegato ad elementi anti-cattolici che volevano la Chiesa distrutta, è stato condannato a morte per questo (per essere un traditore) e non per quello che diceva e le sue eresie, una volta (e neanche tanto tempo fa’) tutti i traditori di qualsiasi stato venivano uccisi.
Mr. PROGRESSO, sei così livoroso con la Chiesa che non ti sei accorto di raccogliere applausi dai nazisti dichiarati. Così dimostri che siete un unica medaglia.
L’articolo spiega ampiamente che Giordano Bruno fu arso vivo (punizione non anomala quando i sovrani erano padroni dei corpi dei sudditi, anche Giovanna D’Arco fu arsa viva…) perché aveva già mostrato comportamenti sovversivi e altri ancora ne meditava: aveva intenzione di organizzare un bel gruppetto di suoi fedelissimi per far fuori il Papa…l’obiettivo era da realizzare in un modo o in un altro (appoggio di Elisabetta d’Inghilterra etc…).
Se hai letto l’articolo…
Ma le balle inventate per scriverle sui libri di storia possono essere dure a morire.
Oggi, dopo più di 150 anni si inizia a dire la verità sull’unità d’Italia e su come fu trattata da terra di conquista e depredata. I genovesi che possono visitare la Casa di Mazzini Museo del Risorgimento conoscono almeno la verità sul Risorgimento italiano (molto, ma molto diverso da quello scritto sui testi scolastici).
Quindi non mi meraviglio affatto.
Apposta la scienza medica e la farmacologia in particolare sono nate nell’Occidente.
Nei laboratori dei monasteri, in particolare, i primi speziali.
Domani comunque verrai cancellato.
A GD : almeno la Chiesa e stata trasparente con l’Inquisizione.
Le dittature politiche facevano fuori i nemici politici (Matteotti, Trotzky) ramite sicari .
E poi la Inquisizione era una questione interna alla Chiesa e non ha mai colpito atei ebrei o musulmani o gente di altra religione.
Giordano Bruno era un frate se non fosse stato frate di Santa Romana Chiesa e la Chiesa era giustamente preoccupata per l’ascendenza che esetcitava in quanto frate. Se non fosse stato frate averrebbe potuto dire le stesse cose senza finire sul rogo. E se fosse stato onesto avrebbe chiesto la dispensa dai voti religiosi alla Santa Sede prima di diggondere le sue teorie. Non avendo chiesto la dispensa sembrava parlare a nome della Santa Sede e bene a fatto la Chiesa a ontervenire.
@GD
Nel ‘500-‘600 le “opinioni” semplicemente non esistevano.
Infatti Cisco ha ragione.
Forse per quello per secoli il mondo ha funzionato perche’ tutti avevano la stessa visionecdella vita.
Tante opinioni bloccano il corso della storia e del pensiero perché’dall’Illuminismo in poi grazie all’idea di democrazia hanno preso diritto di domiciio nella mente della gente anche
quelle che non hanno nessuna forza e nessuna radice nella realtà’ vissuta. E ingpmbrano la strada con una forza puramente virtuale.Questo nel Medioevo era inammissibile perche’la gente aveva i piedi per terra. Le opinioni di Giordano Bruno erano puramente astratte (era un esoterico un Guenon in anteprima ) e suscitavano una reazione forte nell’uomo del tempo abituato alla concretezza.
A dire il vero l Illuminismo voleva la vittoria della sua opinione. Da li derivano tutti i difetti del sistema.