
Coppia di vip gay ottiene due gemelli con utero in affitto. Poi il divorzio e la spartizione dei bambini
David Tutera, famosissimo conduttore televisivo americano, anchorman della trasmissione My Fair Wedding su WeTV, ha vissuto con il compagno (e in seguito marito) Ryan Jurica per dieci anni. Ma la loro relazione «andava male da sei anni e così abbiamo deciso di avere dei bambini sperando che il nostro rapporto sarebbe migliorato», spiega David.
I FIGLI NON BASTANO. Detto fatto, i due compagni dopo tre anni di tentativi sono riusciti a «trasferire due embrioni nell’utero della madre surrogata: uno era biologicamente mio, mia figlia Cielo; l’altro era biologicamente di Ryan, suo figlio Cedric». Ma anche la prospettiva di una famiglia «normale e felice» non è bastata e il giorno di Capodanno del 2013 la coppia omosessuale ha deciso di divorziare.
FRATELLI DIVISI ALLA NASCITA. E i figli? Dopo essersi scambiati accuse reciproche, con Ryan che ha accusato il famoso presentatore di essere un «drogato di sesso, tanto da ingaggiare escort per soddisfare la sua malattia», la coppia ha trovato un accordo ad aprile. Nonostante i due gemelli non fossero ancora nati (è successo solo a luglio), la coppia ha deciso come dividerseli: Cielo va con David, Cedric va con Ryan e i due vivranno a 3 mila chilometri di distanza.
«SEMPRE VOLUTO ESSERE PADRE». «Io ho sempre voluto essere padre – dichiara David raccontando la sua storia al programma televisivo The View – questo è molto importante per me. Mi dispiace di come sono andate le cose ed è chiaro che i due bambini sono “fratelli a metà”, per cui voglio che si conoscano, ma questo non potrà avvenire subito. Ora la mia responsabilità è di chiudere con il divorzio e crescere mia figlia». Anche senza il fratello.
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80 commenti
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Voltastomaco
Negli ultimi periodi non si parla altro che di gay…! Non hanno ancora capito che a furia di metterci i loro caxxi sotto il naso tutti i santi giorni si otterrà l’effetto opposto: un’indigestione violenta. Basta!!! Statevene per i cavoli vostri e non rompete le balle con il riconoscimento dei matrimoni e peggio delle adozioni.
Quanto vorrei che il termine omofobia venga abolito, lo volete capire che nessuno a paura di voi checche schifose, al massimo tutti vi odiano, visto le schifezze che fate, infatti quelli che scendono con voi a combattere per “i diritti dei malat… gay” sono ipocriti, ormai difendervi e una cosa che va di moda, merde subumane, ma sono sicuro che tra 10 anni tutti ritorneranno (giustamente) a vessarvi e maltrattarvi come ai bei vecchi tempi, bestie schifose e immonde
Voglio vedre che cosa direte voi omofoni ignioranti come carpe quanto la natura permettererà anche ai gay di partorire dai loro dereterni e di mettere al mondo bei bambini tra fetori e miasmi fecali.
Chiedo scusa di nuovo a tutti, aggiungo solo che la parte veramente divertente in questa mia azione “sotto copertura” è stata immaginare ciò che ad Alben avrebbe scritto GMTubini .
P.S.: francamente leggendo certi interventi di sedicenti cattolici mi pare di poter dire che questo espediente in stile “quinta colonna” venga applicato con una certa frequenza.
Dare in adozioni bambini a queste coppie di disgraziati è veramente un crimine contro l’umanità. Cure coatte e carcere duro.
Dopo averli frustati a dovere.
Santo cielo che fantasia “perversa” mi dica,dopo le frustate cosa viene?il gioco del’idraulico con i baffoni?
Io manderei tutti i cattolici in campo di concentramento a rieducarsi.
Albin, guardi che da queste parti bastano già (e avanzano) gli interventi di gente come il ‘civilissimo’ Filarete, che invoca frustate e carcere duro per gli omosessuali. Non ci si metta anche lei con queste sortite a base di campi di concentramento e rieducazione per i cattolici, non diciamo scemenze, ci sono tantissimi cattolici che hanno educazione e mentalità ben più aperte di quelle che leggiamo quotidianamente su queste pagine. Partecipare al forum di Tempi per discutere è un conto, ma scendere al livello di altri non le fa onore e soprattutto non contribuisce certo a confrontarsi (civilmente) su questi temi.
Guardi, Bifocale, che Albin non ha fatto altro che citare il ddl Scalfarotto, che prevede proprio la rieducazione nei campi di concentramento omosessualisti.
Le sue corbellerie, Bifocale, raggiungono ogni giorno livelli sempre più imi. Ci guarderemo tutti bene dallo scendere al suo livello di squallore.
La mia era solo una boutade in risposta polemica ad interventi altrettanto triviali.
Ciononostante anche lei dovrà convenire che una certa forma di rieducazione vada messa in opera per questi cattomofobi.
Io sono inoltre dell’opinione che sia giunta l’ora di abbandonare il lessico ipocrita che caratterizza certe timorose minoranze e confrontarci francamente con in nostri irriducibili avversari da pari a pari: lasciamo da parte la retorica vile della dissimulazione e confrontiamoci chiarendo quali sono i nostri obbiettivi!
Anche lei, mi perdoni, pur avendo colto mirabilmente (lo ripeto!) il senso del problema, ovvero lo sdoganamento (finalmente!) del ruolo di “fattrice a pagamento” che nei paesi civili le donne hanno conquistato dopo la possibilità di abortire, perché propone il paragone con spartizioni dei figli nelle coppie etero in seguito al divorzio, dove invece la femmina assume il medioevale ruolo di “madre”?
Quale coppia etero si dividerebbe una coppia di gemelli così civilmente come hanno fatto i due ex coniugi di cui parla l’articolo? Un gemello per uno non fa male a nessuno!
Mentre le coppie etero che si separano sono costrette a ricorrere ai tribunali per stabilire rigide tabelle di orari e frequentazioni.
Caro Albin,
capisco e apprezzo la goliardia di prendere per il naso qualche laicone un po’ tonto (e alcuni cattoliconi a strascico), ma il gioco dei paradossi inizia ad avere la coperta corta 😉
Grazie Su Connotu, mi stavo ponendo il problema di come venirne fuori e tu, per così dire, mi hai salvato!
Confesso che l’idea mi è venuta per scherzo, ma non ti pare che questa mia dissacrante ma disonesta invasione di campo sia stata assai istruttiva?
In effetti è un po’ inquietante che di tutte le bischerate megagalattiche che ho scritto in questa veste solo la storia dei campi di rieducazione abbia sollevato un po’ di indignazione.
E pensare che a dar retta ai proclami di certi politici, si tratta anche un’ipotesi tutt’altro che irrealistica!
Le altre bischerate altrettanto megagalattiche son passate in cavalleria e sono pronto a scommettere che in certi soggetti hanno incontrato anche certa approvazione!
Inutile dire che come si è visto lo stile, gli slogan e la terminologia son quelli ricavati dall’osservazione delle gesta eroiche dei vari laiconi ospiti di questo sito e che tu conosci bene.
Mi scuso con Giovanna, MF, Edo, Nando il poeta estemporaneo, Italo e tutti gli altri, oltre che, ovviamente con te che mi hai sgamato e la spettabile redazione che ha tollerato questa mia sortita in campo avverso.
Per chi non lo ricordasse, “Albin” è il nome del simpaticissimo personaggio interpretato da Michel Serrault nel film “Il vizietto” e io sono GMTubini.
Una simpatica applicazione della Legge di Poe 😉
Caro Tubini,
devo ammettere che l’idea è stata alquanto astuta e divertente.
La promuoverei aiutante di Berlicche in libera uscita.
Sono d’accordo, in effetti mi era sorto qualche dubbio, ma visti gli sproloqui che si vedono qui, ho pensato che certa gente quando tocca il fondo, si mette pure a scavare……..
Sei riuscito a prenderci per i fondelli…… immagino le grasse risate che ti sei fatto… 😉
Caro GmTubini , ci tengo a sottolineare che la Giovanna storica (che sarei io e non la nuova Giovanna che è intervenuta lassù costringendomi, dopo l’ennesima volta, a cambiare nick ) non ha abboccato minimamente dato che nonostante le frasi prese pari-pari dalla propaganda gay, sei comunque riuscito a tenere alto il livello rispetto alla bassezza consueta !
Per esempio non hai insultato personalmente nessuno, non sei stato blasfemo, non hai ripetuto a pappagallo le frasi altrui,non hai prodotto la solita messe di svarioni culturali , e nemmeno hai giustificato incesto e poligamia: la prossima volta applicati di più !
E comunque, caro GMTubini, è un’idea da riprendere alla prossima valanga gay-pride !
E ora mi viene il dubbio che il Remo che ha scritto papale papale sotto un altro articolo che un bambino se ne frega altamente del modo in cui è stato concepito, del fatto di essere stato venduto dalla madre, magari sei tu !
Tubin io me ne ero accorto subito, pensare che la maternità surrogata sia una semplice compravendita è un concetto vostro. Quando ti ho scritto che qui non capiscono l’ironia parlavo dei bigotti che davvero pensano che i laici considerino la maternità surrogata come un “contratto sinallagmatico” (bellissima!!) .
Un laico vero di solito pensa che la maternità surrogata è un modo estremo per rimediare ad una situazione di infertilità, da regolamentare con attenzione . Quindi non ci casca.
Ma mi sembra ovvio: d’altra parte un laico vero di solito pensa che la zoofilia è un modo estremo per rimediare alla mancanza del partner in campagna, giusto Giovanni?
Per ogni buon laicone che si rispetti, al centro dell’universo non c’è il trascendente ma il proprio pisellino.
Non ci crederà, ma ci sono un sacco di laici molto più furbi di lei…
Su Connotu come mai tra tutti gli esempi possibili ti è venuto proprio quello della zoofilia? Fai anche tu il servo pastore come Gavino Ledda (quello di Padre Padrone) ?
Comunque non ti angustiare, se lui ce l’ha fatta a cambiare vita poi farlo anche tu e se ti sei preso un’infezione basta una pomata antbiotica.
Giovanni,
l’esempio della zoofilia mi è venuto leggendo le bestialità che hai scritto, è come se me l’avessi servito su un piatto d’argento.
E se mai dovesse capitarmi un’infezione di quel tipo farei sicuramente affidamento sulla tua conclamata esperienza.
Un consiglio disinteressato: se avessi veramente voglia di conoscere meglio il mondo dei servi pastore (dai quali avresti di che imparare su tutto, letteratura inclusa), evita accuratamente anche il solo nominare Gavino Ledda, giusto per tua maggiore sicurezza.
Sai, le reazioni sarebbero più “sincere” rispetto a quelle dei laiconi un po’ tonti che godono della tua compagnia…
Non capisco, Giovanni, mi spiega meglio questa cosa per cui se uno si fa fare un figlio da un’altra persona “rimedia alla propria infertilità”? Cioè guarisce dalla sterilità?
La maternità surrogata è nata come modo per risolvere casi di steriltà assoluta della donna in coppie etero. Oppure casi in cui la donna è in grado di produrre ovuli fertili, ma non di portare avanti la gravidanza, per esempio per problemi all’utero. Quindi l’unica soluzione è fecondare in provetta un ovulo suo con lo spermatozoo del marito e impiantarlo nell’utero di un’altra.
E’ una tecnica che pone pesanti interrogativi, nel caso sopracitato ad esempio il bambino ha una madre e un padre biologici, ma è stato portato in grembo da una terza persona, questa persona ha diritti sul bambino o no? E’ una superbalia o è in qualche modo parente?
A me il fatto che ci sia stato uno scambio di denaro dal punto di vista del bambino mi pare l’ultimo dei problemi. Nota bene DAL PUNTO DI VISTA DEL BAMBINO, non sottovaluto affatto il rischio di abusi sulle madri surrogate, ma mi sembra più facile impedirli (magari permettendo questa pratica solo a titolo gratuto come in Australia o comunque in condizioni strettamente regolamentate) che costruire un diritto sui legami affettivi del tutto nuovi che questa pratica letteralmente crea.
La situazione del bimbo in fondo è quella di un semi/adottato o del figlio di genitori separati subito dopo la sua nascita. Ha la mamma lontana e il papà che v/ve con una donna (o un uomo) che non è suo parente biologico, ma si occupa di lui e gli vuole bene.
Assolutamente nuova invece è la condizione (affettiva, non lavorativa ripeto) della madre surrogata e del partner del padre (uomo o donna che sia). Una è biologicamente madre, ma ha programmaticamente rinunciato a questo ruolo . Viceversa, il patner del padre è psicologicamente genitore (ha partecipato alla decisione di far nascere il bambino, ha un progetto comune col padre in dal primo istante) , ma biologicamente non c’entra nulla.
Nulla di straordinario, l’umanità da sempre procede inventando e regolando nuove forme culturali e sociali che col tempo consideriamo “naturali”.
“Io me ne ero accorto subito”
Giovanni, tu non ti sei neanche accorto di stare al mondo, suvvia!
Giovanni si era accorto subito che stava facendo ridere i tre quarti del blog di “Tempi”.
Credo si riferisse a questo 😉
Ooohh, che meraviglia questi progre-progre-progressistissimi, così lanciati verso le conquiste più mirabolanti, la madre? è un concetto medioevale, un gemello per uno non fa male a nessuno, anzi facciamo così : ti cedo anche l’altro gemello se tu mi lasci l’auto, la tv al plasma e il gatto…. che ineguagliabile livello di civiltà !!
Ooops, scusami anche tu Piero (vedi post sotto)!
Bifocale si rilassi,
credo che nemmeno sotto doping Albin riuscirebbe a crollare sino al suo, di livello, sul quale e sotto il quale continerà a esprimere una leadership incontrastata.
Sempre che le bastonate poi non tornino indietro…
Che sorrisi di plastica!!!!!
Sembrano due KEN IPERNUTRITI …
Sembrano due omosessuali.
in questa vicenda la questione principale è che il bambino è stato voluto e concepito per esserre al servizio del bisogno del grande… Lo so che succede pure in molte coppie eterosessuali ma … alla fine della fiera FORSE il bambino se la caverà lo stesso ad avere una crescita coordinata tra un uomo (con i suoi difetti) e una donna (con i suoi difetti).
Invece nelle coppie omosessuali fin dall’inizio nell’educarlo gli mancherà CERTAMENTE un pezzo su cui dai tempi di Adamo ed Eva si era sempre contato per educare un bambino ed una bambina cioè la figura del maschio grande e della donna grande con le loro peculiari complementarietà. Le coppie omosessuali diranno che basta amare e di amore ne hanno come le coppie eterosessuali.. sarà .. però “sperimentare” su dei bambini nuove maniere per tirarli su non mi pare proprio il massimo per loro (i bambini). Si tira sempre in ballo (giustamente) il principio di precauzione per l’inquinamento, le origini denominate e garantite per i prodotti alimentari… e per un bambino il principio di precauzione non vale e lo sfilacciamento delle sue origini (seme/utero/madre biologica/ persona che lo alleva.. tutto piu’ confuso) va bene??? Per me no.
L’alternativa è che quel bambino non sarebbe comunque mai nato.
Infatti. E comunque i due sono i veri padri biologici di questi bambini, per cui non vedo tutto lo scalpore. Anche tante coppie eterosessuali fanno ricorso alle tecniche per la procreazione assistita e anche tante coppie eterosessuali divorziano. Naturalmente Tempi si guarda bene dallo scrivere titoloni allarmistici sul “divorzio e la spartizione dei bambini” delle coppie etero, ma riserva questo ‘simpatico’ trattamento solo alle coppie dello stesso sesso.
Mi complimento con lei, egregio Bifocale, che ha colto mirabilmente l’essenza del problema.
A differenza delle madri delle coppie etero che credono non si sa su quale base giuridica di poter vantare un qualche diritto sui figli che partoriscono, queste encomiabili fattrici non pretendono altro che il compenso pattuito a suo tempo per il loro altruistico servizio.
Un passo avanti per l’umanità che certamente i retrogradi abbagliati dall’ideologia religiosa non possono neanche concepire.
scusa ma mi permetto di dire.. non mischiamo le carte per comodità!!
“L’alternativa è che quel bambino non sarebbe comunque mai nato.”
E’ una risposta che avrebbe avuto un minimo di senso quando un bambino (che già stesse in pancia ad una mamma che non lo voleva/poteva permettersi di far nascere) non sarebbe nato se i due pietosi omosessuali non lo avessero adottato..
Qua si sta parlando di fecondazione assistita, di utero in affitto ecc ecc cioè di un essere umano “fabbricato” appositamente per rispondere ai bisogni di due persone adulte.
Quindi ripeto .. non mischiamo le carte.
Se poi vuoi affermare che fare ciò è il meglio per il bambino che ne verrà fuori… oppure metterti dietro al fatto che lo fanno pure le coppie eterologhe e quindi perchè non le coppie omologhe… vabbè è che non ti importa di niente e di nessuno basta che i bisogni degli adulti siano soddisfatti, chi è forte fa il forte e il debole si adegua
Scusa Cosimo non capisco.
Chi va ad accertare le motrivazioni per cui una coppia etero concepisce un figlio? Magari lo vogliono per salvare un rapporto in crisi, o magari uno dei due non vorrebbe, ma subisce la decisione dell’altro.
Questo bimbo è stato “fabbricato” tanto quanto quello di una coppia etero che è ricorsa come i due signori alla fecondazione assistita. Se queste tecniche possono “fabbricare” figli amati e desiderati sono meglio della “natura” che spesso produce figli non voluti.
Non sto affatto mischiando le carte : se quei due omosessuali non avesso deciso di avere un figlio, pur con un utero in affitto e pur ricorrendo all’eterologa, quelle due bambine non sarebbero mai neanche state concepite. E adesso valleglielo a chiedere se piuttosto che nascere in una coppia gay avrebbero preferito non esistere.
Giustissimo Alfio, questi due neonati devono la vita esclusivamente all’iniziativa commerciale della loro fattrice, che ha messo sul mercato il proprio utero e qualche mese della propria esistenza in cambio di un congruo compenso.
Bisogna essere proprio dei retrogradi per scandalizzarsi di questo genere di compravendita, praticato in molti paesi dell’occidente, che consente anche a chi non può farlo per limiti fisiologici, di essere pienamente un amorevole genitore omoparentale.
La colpa è tutta di voi clericali analfabeti e crucchi.
Mi perdoni definirla “una iniziativa commerciale”mi fa rizzare i peli sulla schiena,sono esseri umani non barattoli di conserva,che il fenomeno esista è vada regolamentato, soprattutto in tutela della madre surrogata e del nascituro mi sembra sensato,non si tratta di essere retrogradi né avanguardisti,solo realisti.
Non capisco per quale motivo si debba avere il falso pudore di non chiamare le cose col loro nome per non urtare l’ipersensibilità dei retrogradi.
La donna si è fatta inseminare e ha portato avanti la gravidanza e ha partorito o partorirà dietro lauto compenso, dando vita ad un rapporto sinallagmatico, pertanto la sua locazione dell’utero lo si può tranquillamente definire “iniziativa commerciale”.
Che poi tale rapporto sinallagmatico abbia per oggetto una vita umana, è una cosa che intenerisce solo i retrogradi medioevali che ancora credono che essa sia un dono di Dio, figurarsi!
Quindi tu ti ritieni più intelligente dei presunti “retrogradi”, giusto?
Che bell’esempio di umiltà, complimenti, egregio dott. ing. cav. duca conte!!
No non mi scandalizzo,tant’evvero che sono d’accordo nel normarla alla “luce del sole”
mi irrita terribilmente il concetto “all’iniziativa commerciale della loro fattrice, che ha messo sul mercato il proprio utero”sa sono solo parole,ma danno un senso terrificante di disumanità,magari le intendo male io,per carità,ma chiamarla madre surrogata ( stessa cosa)
mi fa rendere consapevole di non parlare di una macchina a controllo numerico che produce viti,Che poi tale rapporto sinallagmatico abbia per oggetto una vita umana, è una cosa da prendere in considerazione molto seriamente,
Gentile Omac, l’essere umano è una macchina complessissima, ma pur sempre una macchina, anche se non produce viti o bulloni.
Smettiamola con questa esaltazione medioevale e ideologica confessionale dell’esistenza umana. Noi siamo frutto del caso e della necessità. Nulla si crea e nulla si distrugge.
Una splendida macchina una volta ha detto: “Senza cuore saremmo solo macchine”. Evidentemente vi siete scambiati i ruoli.
“L’alternativa è che quel bambino non sarebbe comunque mai nato”
Giusto, anche i bambini concepiti tramite uno stupro è giusto che nascano, e anche un bambino che viene fabbricato in provetta è giusto che nasca, ma di certo nessuno cerca di incentivare o legalizzzare lo stupro !
Ed essere comprati dal papà o dalla mamma secondo me non è molto diverso come gravità da nascere da uno stupro. Almeno, nel caso di stupro c’è una mamma che subisce involontariamente, nel caso della compra-vendita entrambe le parti sono d’accordo, chi per soddisfare un capriccio, chi per soldi.
Albin questi non capiscono l’ironia. Sinallagmatico ahahahah.
Francamente, Giovanni, io non capisco cosa ti faccia tanto ridere del termine “sinallagmatico”.
Lo stupro non viene punito per disincentivare il concepimento dei bambini figli lo stupro, ma perché c’è una violenza su una donna. In questo caso la donna presta il suo utero, si dietro compenso, ma comunque di sua volontà dando possibilità a una coppia che per limiti fisiologici di figli non potrebbe averne. Essere contro la fecondazione eterologa per le coppie gay significa essere contro questi bambini negando loro ogni possibilità di venire al mondo. E’ come negare che per questi bambini ci sia un posto nei progetti del Signore.
Fai bene, Alfio, a porre l’accento sulla consensualità della signora alla locazione del suo utero, ma sbagli grossolanamente a tirare in ballo la volontà di una presunta divinità che solo i retrogradi medioevali possono investire del ruolo di pianificatrice delle nostre esistenze.
Dio è frutto della fantasia primitiva dell’uomo, ed è giunta l’ora di liberarsi da questa ancestrale schiavitù diventando finalmente padroni del nostro destino!
Ma come stai à parlà?? T’è andato di traverso un vocabolario?
Una domanda, dopo il cenare…
ma perchè ancor qui vuoi stare?
Scriver qui sarà per te gioia,
ma a noi è di gran noia!!
Cotanto astio non si capisce,
ma di certo non ci unisce!!
Il rimedio alla tua rabbia:
una passeggiata sulla sabbia.
Acqua fresca sulla faccia,
non farai la figuraccia
di dire ancora ca….volate
da noi tutti confutate.
Orsù dunque albino caro,
rendi il tempo meno amaro,
posa un po’ sullo scaffale
il manuale dell’anticlericale.
Fai un respiro ben profondo
e scoprirai quant’è bello il mondo!!
Caruccia la poesiola.
Eh, no, caro Alfio, il tuo argomento era che i bambini frutto della compravendita non sarebbero nati, che ci sono invece ed è una cosa bella, altrimenti non ci sarebbero stati: esattamente così nel caso di uno stupro .
La mia era infatti una risposta alla questione della “legalizzazione dello stupro”: tu ho spiegato perché lo stupro è illegale e questa cosa no.
Alfio, sono contenta di averti evidenziato che dal fatto che un bambino ci sia e sia da accogliere, non derivi che sia ininfluente il modo in cui sia stato concepito.
E come a tutti, almeno al momento, sembrerebbe assurdo permettere lo stupro per far nascere un bambino, che altrimenti non ci sarebbe stato, così a qualcuno può sembrare assurdo permettere pratiche disumane per far nascere un bambino che altrimenti non ci sarebbe stato.
Mi pare di sognare… il bambino in uno uno stupro è spesso un poveraccio che nessuno vuole, perchè anche a chi lo ha portato in grembo ricorda una terribile violenza e un momento orribile della sua vita. Se Giovanna avesse conosciuto le donne bosniache vittime di stupro etnico eliminerebbe gli specchi da casa. Ma lei sta peggio di loro, è incredibile come il bigottismo produca tanta ferocia e tanta ipocrisia.
Mentre il bambino frutto di una pratica di fecondazione assistita è un bambino fortemente voluto ed amato. ma cosa cappero gliene frega a lui se suo papà ha dato dei soldi alla sua mamma e questo fa arrabbiare i vescovi? E’ troppo piccolo per essere bigotto come Giovanna, graziaddio.
Scusa, Alfio, parlavamo di bambini , vero? Non di automobili, vero? No, perché a volte mi viene il dubbio.
Non capisco dove sia lo scandalo.
A me pare una grande lezione di civiltà.
Questi due papà si dividono di buon grado i due figli (basterà un’analisi del sangue per riconoscere ognuno il proprio), mentre nelle coppie etero ci sono le mamme che pretendono sempre l’affidamento di tutta la prole.
Sono sicuro che ognuno dei due neo papà saprà allevare il proprio piccolo con grande affetto, e la signora che si è prestata alla gestazione sarà ben ricompensata.
ricompensata?
Certamente la fattrice dei due bambini avrà in cambio un corrispettivo, anche se sulla natura e sull’entità del quale non ci si può pronunciare per mancanza di dettagli.
Se l’avesse fatto qualcun altro avreste subito gridato alla mercificazione del corpo femminile, ma siccome è stato fatto da una coppia gay, è un loro inalienabile diritto!!!
“La fattrice del bambino”….. ma cos’è, una macchina?
Una curiosità: credi in quello che dici, o ti piace sparare sciocchezze?
Più che “mercificazione” del corpo femminile, alla fattispecie mi pare adatto “locazione”.
Dicasi “fattrice” la femmina destinata alla riproduzione.
Io non sparo sciocchezze, ma chiamo le cose col loro nome, o meglio con quello più consono al ruolo che esse assumono in questo contesto.
La donna che da in locazione il proprio utero in cambio di un corrispettivo non è propriamente una “madre” ma una “fattrice”.
E’ da ipocriti continuare certe categorie da retrogradi medioevali succubi delle ideologie religiose alla moda.
uuuuhhhh…. ma che paura!!! mi sembri uscito dalla redazione del manifesto!!
Dimenticavo: a casa mia una donna che da “in locazione” il proprio corpo in cambio di un corrispettivo (suppongo monetario) ha un altro nome…… indovina…….. 😉
Si può chiamare modella, si può chiamare escort, si può chiamare donna immagine, si può chiamare farfallina (questa per Silvio, beneamino di questo sito), e si può chiamare anche prostiturta, ma come vedi non è l’unico che affitta il proprio corpo.
Ed entrambi fanno una cosa moralmente riprovevole.
Io però sono francamente stufo delle minchionerie di Remo. non se ne può più, oltre che ignorante è anche saccente e arrogante. Davvero basta!
La cosa paradossale di questa vicenda è proprio che, come dice il signor Albin, il tutto potrebbe apparire alla stregua di una “lezione di civiltà” perchè non sono volati i piatti come capita nei litigi di molte famiglie normali (posto che sia vero, viste le accuse – ben più gravi dei piatti rotti – di “drogato di sesso, tanto da ingaggiare escort per soddisfare la sua malattia”).
Ma si provi a pensare:
– la donna che cede una parte del suo corpo in cambio di denaro (da viva! quando da noi non si possono vendere gli organi nemmeno dei morti….);
– i bambini rispettivamente figli ciascuno di uno dei due padri che non sono MAI stati considerati dall’altro partner figli nemmeno per un istante. E la cosa sarebbe giustificata con l’assenza del legame biologico. Ma a noi va bene questa umanita? della serie “facciamo due gemelli così in caso di litigio la spartizione è facile”. Forse li avevano proprio pensati così i gemelli!
Davvero approviamo questo comportamento solo perchè “biologicamente corretto”? non ci scandalizziamo quando un padre o una madre abbandonano la famiglia senza farsi più sentire? Nessun legame affettivo tra loro…. eppure io ho visto che è possibile l’esatto contrario: conosco bambini adottati, in affido, o anche “figliastri” acquisiti con unioni successive che vengono amati senza la biologia, per pura gratuita.
E’ vero che gli abbandoni e le famiglia sfasciate sono drammaticamente frequenti anche tra coppie etero, ma questa storia ci obbliga a vedere che violentando la verità intrinseca della vita e dei suoi legami (fecondazione assisitita, utero in affitto, spartizione biologica dei figli…) a un certo punto si arriva all’abominio. A un certo punto si arriverà a dover accettare delle cose contro cui vorremmo rivoltarci perchè abbiamo accettato e talvolta applaudito la loro origine, in nome di una “umanità illuminata”.
Questo è quello che già si vede nell’aborto tardivo e nelle teorie di uccisione seriale di anziani, malati e bambini sani fino a chissà quanti mesi di vita. E’ il si iniziale all’aborto che sta conducendo la nostra specie al baratro.
Mi perdoni Giovanna, ma a me pare che lei non abbia colto il valore veramente innovativo della questione narrata nell’articolo.
Qui si ha uno splendido esempio di riproduzione umana in cui finalmente si riesce ad eliminare il medioevale concetto di maternità, secondo il quale una fattrice, per il solo motivo di aver portato in grembo qualcosa, su questo qualcosa si sente di avanzare pretese di diritti.
Gli italioti, rincretiniti da millenni di devozioni mariane, processioni e canzonette, idolatrano la “mamma” facendone una specie di totem.
Finalmente si vede una luce in fondo a questo tunnel.
E dai con questa fattrice!!!!!
Sono orgoglioso di fare parte di quegli italioti rincretiniti da devozioni mariane e processioni!!
P.S. Ma una sana trombatina, no?
Mi raccomando Albin: fatti chiamare “fattore” da tuo figlio, se no anche lui è un “povero retrogrado medioevale succube delle ideologie religiose alla moda”.
Tu come lo chiameresti quello che ti ha venduto prima di nascere, “padre”?
perchè questa provocazione ?
Ha! io le volevo chiederle se ne aveva una in casa!
Che schifezza. I rapporti omosessuali sono contro natura.
che violenza