Boko Haram rapisce in Camerun la moglie del vicepremier. Bomba in chiesa durante la Messa in Nigeria: cinque cristiani uccisi

Di Redazione
28 Luglio 2014
Nuovo raid dei terroristi oltre confine: sequestrata la consorte del politico camerunese insieme alla governante, all'imam locale e cinque suoi familiari

Boko Haram non dà tregua alla popolazione della Nigeria e ora ha ripreso ad attaccare anche il nord del Camerun. Ieri i terroristi islamici hanno condotto un raid nella città di Kolofata, dove hanno rapito la moglie del vicepremier del paese insieme alla governante, l’imam locale, che è anche il sindaco della città, e cinque membri della sua famiglia.
«La situazione è davvero critica qui», ha dichiarato il colonnello Feliz Nji Formekong.

BOMBA IN UNA CHIESA. Ieri Boko Haram non si è limitata ad attaccare il Camerun. A Kano, la principale città della Nigeria settentrionale, i terroristi hanno lanciato una bomba in una chiesa durante la Messa uccidendo cinque cristiani. Cinque soldati, in un attacco separato, sono stati feriti da una donna kamikaze, che si è fatta esplodere nel tentativo di ucciderli.

INFLUENZA IN CAMERUN. Boko Haram, che significa “L’educazione occidentale è peccato” e che vuole creare un califfato islamico nel nord del paese, cacciando e uccidendo tutti cristiani, si muove da tempo in modo indisturbato lungo il poroso confine settentrionale con il Camerun. Lì erano già stati rapiti, e poi liberati, due sacerdoti della diocesi di Vicenza, i padri Antonio Giovanni e Giovanni Marta.

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