La preghiera del mattino (2011-2017)

Venezia combatte con le favole i «pregiudizi di ordine sessuale» dei bimbi di 3 anni

Di Redazione
07 Febbraio 2014

e_con_tango_siamo_in_tre_182FINALMENTE UN ARGOMENTO NUOVO
Quarantasei favole per contrastare l’omofobia. Saranno lette negli asili nido e nelle scuole materne del Comune di Venezia che ha già acquistato e distribuito migliaia di volumi.
Andrea Pasqualetto Corriere della Sera

“IDENTIFICANTE” SARÀ TUA SORELLA
Si tratta di un’iniziativa di Camilla Seibezzi, la delegata del sindaco Giorgio Orsoni per le politiche contro le discriminazioni. La stessa dirigente che qualche mese fa era balzata all’onore delle cronache per aver proposto la sostituzione delle parole «mamma» e «papà» con qualcosa di meno identificante e al di sopra di ogni sospetto sessista: «Genitore».
Andrea Pasqualetto Corriere della Sera

HO FATTO UN’ALTRA SCOSSATA
Ora Seibezzi ha dato la sua seconda scossa politica (è stata nominata da Orsoni il 23 agosto scorso) selezionando i libri per i 10 asili nido e per le 36 scuole dell’infanzia veneziane.
Andrea Pasqualetto Corriere della Sera

TROVA L’ESCLUSO
Nella lista figurano titoli come Il grande grosso libro delle famiglie sulle diverse forme familiari: nuclei con la sola mamma, con il solo papà, con due mamme e con due papà.
Andrea Pasqualetto Corriere della Sera

GENITORE 3
C’è Papà bis, storia di genitori che si separano introducendo una seconda figura genitoriale.
Andrea Pasqualetto Corriere della Sera

GIÀ CHE CI SIAMO COMBATTIAMO ANCHE L’UOVOFOBIA
C’è Piccolo uovo disegnato da Altan, sulla fecondazione assistita.
Andrea Pasqualetto Corriere della Sera

PROSSIMAMENTE: LA PINGUINA IN AFFITTO
E c’è E con Tango siamo in tre, dove due pinguini maschi covano un uovo.
Andrea Pasqualetto Corriere della Sera

BAMBINI RAINBOW
«Non è assolutamente possibile che i materiali arrivino direttamente nelle mani di piccoli e piccolissimi senza una adeguata valutazione dei tecnici e del personale competente. Vorrei evitare strumentalizzazioni. I bambini non devono mai essere usati come bandiera politica».
Tiziana Agostini l’assessore alle Politiche educative del Comune di Venezia, Corriere della Sera

MOLTO IDENTIFICANTE
«Abbiamo speso diecimila euro».
Camilla Seibezzi delegata del sindaco di Venezia per le Politiche contro le discriminazioni

SUBITO UNA LEGGE CONTRO L’OMOFOBOFOBIA
«Vedo un rovesciamento di centralità: fino a qualche tempo fa le forme familiari diverse da quella tradizionale erano messe al bando. Ora hanno un’eccessiva attenzione».
Silvia Vegetti Finzi psicoterapeuta per i problemi dell’infanzia, Corriere della Sera

UN PANNOLINO RICOLMO DI PREGIUDIZI
«Iniziativa assolutamente lodevole perché gli stereotipi legati al genere sono molto precoci. Gli studi ci dicono che già a tre anni i bambini hanno dei pregiudizi di ordine sessuale».
Emma Baumgartner docente di Psicologia dell’educazione alla Sapienza di Roma, Corriere della Sera

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16 commenti

  1. BARBARA

    Troppa attenzione a temi marginali che vanno lasciati alla famiglia SUCCESSIVAMENTE, non a quest’età. soprattutto, poi, se le famiglie non sonno state avvertite di queste letture come è successo nella scuola dove vanno i miei figli. Mi è stato risposto dall’insegnante alle mie richieste di chiarimenti che si tratta di realtà con cui si convive. ma non è così. per es. l’adozione di un bambino da parte di due uomini mi risulta che in italia non sia ancora ammessa. e allora che realtà? Si sta mascherando la politica! Con queste scuse a scuola viene fatta politica da insegnanti ed educatori. vergognoso! e non solo per questo.. Si abitua a considerare normali queste realtà. Gli si mette nell’inconscio con letture del genere a quest’età, che situazioni del genere sono comuni e un domani i nostri figli non decideranno spontaneamente con le loro idee e il loro vissuto nel caso per es. di referendum su estensione dell’adozione da parte anche di coppie omosessuali. avranno già nell’inconscio l’accettazione INCULCATA e PROGRAMMATA di temi del genere. Io non sono d’accordo pur avendo amici e parenti omosessuali. che esista l’omosessualità è dai tempi dei tempi. Ma potranno esser le famiglie a scegliere che educazione dare ai propri figli, nell’ambito del rispetto delle diversità?! Mai che veda attenzione all’educazione alimentare a scuola per es.. Io a casa educo e a scuola smontano e mi spiegano che invece loro educano al non spreco. ma la salute, la morale, la comunicazione, i sentimenti?L’ educazione alla comunicazione tra i bambini e la famiglia?! Dicono che non è la scuola che deve educare i figli e allora perchè ci impongono la loro educazione? sarò padrona di spiegare ai miei figli con più sensibilità (e preparazione nel mio caso) cosa reputo importante, io e mio marito che siamo il padre e la madre. oltretutto educo al rispetto di tutti. sono i tempi le modalità e il luogo che non vanno. e poi perchè io devo rispettare gli altri e non essere rispettata? che rispetto è nei confronti delle famiglie tradizionali che hanno altre idee?! altro che studi di psicologi..ci sono diverse teorie psicopedagogiche e perchè dobbiamo accettare solo quelle di questo genere? se i figli si concepiscono prima, c’è tempo per spiegarglielo fino ai 10 anni più o meno. prioritario è altro. io sto leggendo ai miei figli, di contro, il libro Cuore di De Amicis. sto cercando di comunicare con loro e mi sento raccontare che le maestre gli dicono che non tutto quello che succede a scuola va raccontato alla mamma. scherziamo?! a 4 anni!?proprio il modo giusto per finire nella rete di pedofili! e poi fanno educazione alla sessualità. Chi vuole fare di queste letture ed educazione sessuale dovrebbe esporlo ed esplicitarlo chiaramente nell’offerta formativa/programmi scolastici, in modo da lasciare le famiglie libere di scegliere. se l’avessi saputo prima non avrei mai iscritto i miei figli in quella scuola. tanto è vero che la bambina, più piccola, prossimo anno andrà in altra scuola dove queste letture pessime non vengono fatte. e che falliscano quelle con programmi poco consoni! perchè mai bisogna fare accettare a tutti quello che è di nicchia?! A questo punto consiglio a chi può l’home schooling. Informatevi perchè è possibile. E’ una vergogna che la scuola intervenga dove non deve. Ormai la scuola italiana e le istituzioni stanno peggiorando (sono figlia di insegnanti e sono stata insegnante a mia volta e mi posso permettere di fare paragoni).

  2. Bruno

    Non c’è dubbio che il matrimonio sussista unicamente tra un uomo e una donna.

    1. Chris

      Si nel tuo cervello. In realtà il matrimonio fra persone dello stesso sesso esiste in Sud America, in Inghilterra, in Francia, in Portogallo, in Spagna, in Canada, in alcuni stati degli USA, in Norvegia, in Svezia e in Danimarca si sposano pure in chiesa (e Dio non osi separare ciò che ha unito)

      1. giacomo

        Caro amico chris…non me ne frega niente di cosa fanno in europa o in sud america!
        Mandaci tuo figlio a farsi smanettare da un branco di lbgtuvz o chi per esso…La mia famiglia non si tocca e farò tutto quello che sono in grado di fare per proteggere i miei tre figli da personaggi come te o che la pensa come te!!!

      2. Bruno

        Indubbiamente anche in Sud America, Inghilterra, Francia, Portogallo, Spagna, Canada, USA, Norvegia, Svezia, Danimarca, il matrimonio sussiste unicamente tra un uomo e una donna.

        1. Chris

          inceve No, caro mio. Capisco che la tua testolina non lo accetti, ma è un dato oggettivo e sancito dalla legge. in danimanca addirittura è un’ unione sancita pure da Dio.Ovviamente tu sei libero di credere che gli asini volano, nessuno te lo impedisce.

          1. picchus

            veramente l’asino che vola è un matrimonio omosessuale, intrinsecamente impossibile. I posteri si faranno delle fragorose risate quando studieranno la caduta della cultura occidentale. Come facciamo noi per il matrimonio tra Nerone e Pitagora e poi Sporo (però a parti invertite!)

  3. beppe

    mi auguro che le famiglie si uniscano tra loro e si mobilitino contro questa violenza fatta ai loro figli. serva una mobilitazione di genitori. si devono muovere e non più delegare ad altri la difesa delle loro prerogative. sveglia o sarà tardi.

  4. Paix

    “Già a tre anni i bambini hanno pregiudizi di ordine sessuale”. Poi, per fortuna, arriva il lavaggio del cervello.

  5. Franceschiello

    Ma l’uovo che covano i pinguini gay è un uovo in affitto o un uovo inseminato artificialmente?

  6. Quercia

    Domanda da ignorante: è possibile in Italia sostituire la partecipazione a scuola con insegnamenti “casalinghi”?
    Ad essere obbligatorio è l’insegnamento, non la frequenza a scuola. Credo.
    In inglese si chiama “homeschooling”, in italiano “educazione parentale”. Credo sia possibile.

    Se si, per assurdo sarebbe il caso di creare dei gruppi di acquisto di “conoscenza”. Ossia un po’ di famiglie assumono laureati in matematica/lettere/geografia/ecc con regolare partita iva e li ospitano a casa per educare i propri figli 😉

    E’ molto provocatoria come idea, però non so se sia vietata.

    1. Daniele Ridolfi

      In Italia abbiamo le scuole paritarie (cioè che rilasciano titoli di studio – ovvero diplomi – del tutto validi) di ispirazione cattolica che fanno un buon lavoro su questo fronte.
      Certo è che, così come negli USA Obama vuole obbligare tutti gli enti (inclusi i cattolici) a fornire coperture finanziarie per aborto e contraccezione, allo stesso modo, secondo me, la sinistra italiana cercherà di obbligare le scuole paritarie cattoliche ad occuparsi dell’educazione sessuale dei bambini di 3 anni usando favole gay-friendly e peni e vagine di peluche.
      L’home-schooling, a questo punto, è una buona idea. Io sono laueato in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche e mi offrirei come insegnante di Chimica, Biologia e Scienze.

    2. Laura

      Non è vietato: la Costituzione dice che è dovere dei genitori garantire l’istruzione ai figli, se studiano a casa e poi a fine anno fanno un esamino a scuola è tutto a posto. Fermo restando che le scuole cattoliche e i genitori in generale faranno di tutto per non permettere questo scempio.
      Sono insegnante e psicologa, non ho figli e vedo che schifo già stanno compiendo sulle generazioni attuali: se i genitori devono troppo lavorare non stanno più con i figli e non possono educarli veramente, inoltre ai genitori di oggi si inculca il permissivismo e i bambini non trovano il “no” che li contiene e li aiuta a crescere.

    3. Laura

      La Costituzione obbliga i genitori a istruire i figli, se uno li vuole istruire a casa basta che poi a fine anno faccia un esamino a scuola e tutto è a posto.
      Noto che la società di oggi sta separando i genitori dai figli tramite la questione lavoro: se un genitore lavora troppo, non potrà educare ed essere adeguatamente vicino al figlio. Inoltre oggi i genitori sono educati al permissivismo e sembrano incapaci di dire quei “no” che danno contenimento ai figli e che li aiutano a crescere.

  7. Daniele Ridolfi

    Se abbiamo davvero a cuore i nostri figli, dobbiamo darci da fare per fermare i progetti che le giunte comunali (così come i governi) di cenro-sinistra stanno varando sulla pelle dei più piccoli!

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