Il carciofo è un fiore

La tragedia del bambino curato solo con l’omeopatia e morto di polmonite

omeopatiaNon aveva nessuna speranza, quando è arrivato in ospedale. Aveva quattro anni, ma pesava come un bimbo di due. Gastroenterite, broncopolmonite, funghi che gli consumavano la pelle e che il suo corpicino malnutrito non poteva combattere.

Il piccolo Luca è morto come si moriva nel medioevo, quando il cibo scarseggiava e la medicina non conosceva antibiotici e precise diagnosi, ma si affidava a intrugli di erbe o alle imposizioni delle mani di qualche stregone di campagna.

Tutto questo accade però nel 2011, in Puglia. Padre medico, omeopata. Due parole che fa venire i brividi vederle insieme. Perché se della medicina ci fidiamo, dell’omeopatia siamo ormai praticamente certi che non funzioni e possa addirittura creare danni se la si utilizza al posto delle medicine quando il suo “effetto placebo” non basta a curare le malattie, quelle vere.

Il bambino era stato cresciuto con una dieta inadeguata per la sua età, a base di vegetali, e all’arrivo in ospedale era palesemente sottopeso e denutrito. Ammalatosi, era stato curato con rimedi omeopatici e tisane. Acqua fresca per la polmonite che l’ha ucciso. Ad aggravare il quadro, una “sovrainfezione da miceti patogeni”, ovvero quei funghi che crescevano su di lui e che l’avevano riempito di ecchimosi e croste (e anche per queste, i genitori non si sono affidati a nessuna cura della pericolosissima medicina ufficiale).

Una crisi dopo l’ennesimo sorso di “tisana al finocchio” (come riportato dai genitori), la corsa in ospedale, e poi il decesso dopo un’ora di inutili tentativi di salvarlo.

E i genitori che fanno? Denunciano i tre medici dell’ospedale che ne ebbero cura nei suoi ultimi istanti.

Per fortuna, a tre anni dalla vicenda è stata avanzata una richiesta di archiviazione dai magistrati nei confronti dei medici che all’epoca furono iscritti nel registro degli indagati. I carabinieri e i consulenti del pubblico ministero hanno accertato che i medici fecero tutto il possibile per curare Luca e che un loro diverso comportamento non avrebbe comunque potuto salvargli la vita.

È stato anche evidenziato che «si trattava di un bimbo con marcato deficit ponderale e quadro di grave malnutrizione», specificando che «tale condizione ha certamente rappresentato un fattore concausale favorente l’insorgenza e l’evoluzione infausta del quadro infettivo responsabile del decesso», ma che comunque non è possibile attribuire la morte direttamente alla situazione di debolezza e denutrizione del bambino. I genitori non si presero quindi abbastanza cura di lui ma non per questo possono essere considerati responsabili della sua morte.

Per questi motivi il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione anche della loro posizione. Il padre continuerà a lavorare nei suoi due studi di “medicina” omeosinergica.

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    38 commenti

    1. michael

      Purtroppo anche in questo articolo e nei commenti che ne seguono, l’unica cosa che si deduce è la stupidità di gran parte degli esseri umani.

    2. giuliano

      ecco dove ci ha portato l’ideologia comunista, ambientalista, animalista. L’odio per la scienza positiva occidentale e per le sue scoperte, denunciate invece quali responsabili dell’inquinamento, sta portando la società alla barbarie. Questa frenesia anti occidentale e anti cristiana ha avuto una impennata poderosa nel mitico ’68, e da allora si è ingigantita e oggi il degrado comincia a essere viisibile e percepito da (quasi) tutti

      1. Paolo

        Bene, in conclusione scopriamo che chi si cura con l’omeopatia è comunista, barbaro e anticristiano…

    3. giovanni

      Credere o non credere nell’omeopatia? Ognuno è libero, anche in base all’esperienza personale, di credere o dubitare. Il fatto che non ci sia ancora alcuna spiegazione scientifica ci obbliga alla cautela. Occorre approfondire ulteriormente la cosa (personalmente userei l’omeopatia solo per provare ad alleviare i sintomi del raffreddore). L’assurdo di questa triste vicenda sta nel fatto che persone fermamente convinte della validità delle cure omeopatiche alla fine abbiano denunciato dei medici (della medicina ufficiale) che, tirati in ballo all’ultimo momento, non siano stati in grado di salvare la vita del loro figliolo. Non avrebbero dovuto da subito assumersi la pesante responsabilità delle loro scelte?

    4. Maurizio

      Io ho cambiato idea circa l’omeopatia quando ha risolto un problema del nostro bimbo di due anni (dolori acuti alle gambe nel cuore della notte), per il quale la nostra pediatra (non omeopata) aveva gettato la spugna, dicendo di tenerci il problema.

      Mia moglie aveva insistito per rivolgerci ad una omeopata, che aveva prescritto una cura a base di granuli per una settimana. Ci aveva allertato dicendo che in quella settimana il problema si sarebbe molto aggravato, per poi però risolversi. Ed è andata esattamente così: di giorno gli davamo questi granuli zuccherini, e per una settimana tutte le notti gli sono comparsi questi dolori (prima della terapia omeopatica questo succedeva solo una volta ogni quindici giorni). Ma dopo la settimana di cura, quei dolori sono spariti e nei restanti quattro anni non si sono mai più presentati.

      Non può esserci effetto placebo su un bimbo di appena due anni. Non può essere l’effetto calmante (?) dello zucchero, perché i dolori gli comparivano di notte ma i granuli li prendeva di giorno. Non può essere che il problema si sia risolto “da solo” perché quella settimana di terapia i dolori si sono acuiti, proprio come ci aveva predetto l’omeopata. Questo evento ha reso me, scettico riguardo all’omeopatia, molto più ben disposto a considerarla efficace, ovviamente.

      Faccio notare che il fatto che non ci sia una spiegazione scientifica del perché debba funzionare non nega comunque la possibilità che funzioni. Questa è una visione un po’ troppo scientista della realtà.

    5. Ana

      A quando una sperimentazione seria che metta fine ad ogni discussione sterile e chiarisca ogni dubbio? La scienza è fatta così, uno tenta e ritenta finchè non trova una spiegazione valida e scientificamente dimostrabile. Se così non è conviene fermarsi un po’, o si permette ad alcuni di continuare agire in malafede (giocando con la vita e denaro altrui). Nel dubbio e nel frattempo giù le mani dai bambini!

    6. Daniele Pizzichini

      Per me, mia moglie e le mie figlie funziona! Se poi il mio omeopata non riesce a trovare i rimedi giusti è lui il primo che mi dice: sta volta ci vuole l’antibiotico! È successo due volte in 5 anni che siamo tutti in cura con lui… le figlie sono piccole e vanno all’asilo: hanno preso l’antibiotico una volta sola nella vita l’una… stanno meravigliosamente bene! Fate voi… ps.Articolo inadatto ed “ignorante”… nel senso che ignora altre evidenze che, seppure meno sponsorizzate, non per questo debbano essere meno vere…secondo me!

      1. Claudio

        …ma se il “medico” (sic) , quando ci VUOLE L’ANTIBIOTICO , lo nega cosa potrebbe succedere? Poi, scusa, è troppo comodo dire han preso l’antibiotico UNA SOLA VOLTA NELLA VITA: io ho 65 banni e l’ho preso DUE volte nella vita: la prima a 12 anni per un ascesso dentario e poi nel 2013 per un infezione polmonare.Sono guarito alla grande (alla faccia di chi…) e senza mai prendere medicinali omeopatici.
        Dovrei dire allora che questi sono acqua fresca e gli antibiotici sì che funzionano??????????????
        Dico invece (come la stragrande maggioranza delle società scientifiche internazionali) che l’uso di questi ultimi NON PROVA ALLO STATO ATTUALE ALCUN EFFETTO TERAPEUTICO….(per favore non cominciate a postare i soliti raccontini (come io ho fatto x fissare l’esempio) della nonna, della cugina ecc. perchè la scienza non è una banale CORRELAZIONE.

    7. Daniele Pizzichini

      Per me, mia moglie e le mie figlie funziona! Se poi il mio omeopata non riesce a trovare i rimedi giusti è luicil primo che mi dice: sta volta ci vuole l’antibiotico! È successo due volte in 5 anni che siamo tutti in cura con lui… le figlie sono piccole e vanno all’asilo: hanno preso l’antibiotico una volta sola nella vita l’una… stanno meravigliosamente bene! Fate voi… ps.Articolo inadatto ed ignorante… nel senso che ignora altre evidenze che, seppure meno sponsorizzate, non per questo debbano essere meno vere…secondo me!

    8. Giovanni

      Questo articolo è vergognoso! Io da bambino ho rischiato di morire per colpa dei farmaci tradizionali e sono sopravvissuto grazie all’omeopatia. Oggi riesco a curarmi tranquillamente mixando omeopatia e medicina tradizionale, con il beneficio di utilizzare sempre dosi ridotte di medicine tradizionali. Poi se un padre degenere usa pratiche da stregone e diete da fachiro per il proprio bimbo, sul banco degli imputati dovrebbe starci lui e non l’omeopatia. Sono un assiduo lettore di tempi, abbonato. Questo articolo non dovrebbe trovare spazio in una testata di questa serietà.

      1. Annalisa

        “l’omeopatia possa addirittura creare danni se la si utilizza al posto delle medicine quando il suo “effetto placebo” non basta a curare le malattie, quelle vere”

        Questo è quello che dice l’articolo. Che se si crede nell’omeopatia e la si sostituisce alla medicina vera, si fa del male.

    9. Leo Aletti

      Condivido, rammento solo che nel medioevo la medicina aveva basi ippocratiche come dovrebbe essere oggi, cara Angela Cossu.

    10. Mario

      Io alla nascita ero affetto da una grave forma di asma che hanno curato con la medicina omeopatica! L’effetto placebo lo vedo impossibile! Quindi…o sono stato miracolato o funziona!

      1. Piero

        Senza un esperimento in doppio cieco e’ impossibile dirlo. Ma e’ anche impossibile dire che funziona.

      2. Leo Aletti

        Gli antibiotici si inziano ad usare nella seconda metà del secolo scorso: Lasciamo in pace il medioevo. La medicina omeopatica non deve essere una “sine cura”.

        1. Leo Aletti

          Sono finito tra quelli im attesa di moderazione, perchè?

          1. Leo Aletti

            Lasciamo stare il medioevo, la medicina omeopatica npn può essere una “sine cura”.

      3. Annalisa

        A me da piccola hanno curato l’asma facendomi fare i vapori d’acqua tutti i giorni. Ha funzionato.

    11. enja

      L’effetto placebo non si spiega se a guarire sono dei neonati. Inoltre se una persona adulta sconfigge la cistite con l’omeopatia, dopo 30 anni di cure mediche classiche evidentemente non efficaci, io non parlerei di ACQUA TRATTATA!! Prima di giudicare, bisogna provare! Dissento dall’articolo.

      1. Piero

        Capirai… cestite…avessi detto tumore… Ti avviso che le infezioni a volte guariscono da sole…
        Guarda caso poi la cestite, dove a volte, la “cura” e’ proprio… BERE PIU’ ACQUA!

      2. ilVice

        E chi le ha detto che i neonati sono “immuni” da effetto placebo?
        Non è certo prerogativa degli esseri umani adulti, lo sa che l’effetto placebo è noto (e sfruttato) addirittura negli animali? 🙂

      3. Maria Cristina

        Sono una pediatra e conosco molti miei colleghi che usano l’omeopatia solo PER FAR CONTENTI I GENITORI! io non mi sono mai piegata a questa mentalità antiscientifica.
        . Purtroppo di casi come quello di questo povero bambino ne ho visti tanti ( anche se per fortuna non sono finiti così male). bambini che venivano da me in condizioni pietose, perchè i genitori ideologici cultori dll’omeopatia nonchè quasi sempre vegetariani “non volevano fare i vaccini, non volevano dare gli antibiotici ecc. ecc, Per fortuna quando un bambino sta male davvero i genitori amanti dell’omeopatia lasciano perdere l’ideologia e si rivolgono alla buona vecchia medicina tradiazionale. perciò il mio consiglio è questo trastullatevi pure colle gocce di acqua dai nomi fantasiosi finchè i disurbi sono lievi, ma se vostro figlio ha una polmonite o una meningite, un appendicite o un tumore, rivolgetevi alla medicina tradizionale!

    12. Andrea

      Un articolo che muove una grave accusa contro la medicina omeopatica: sì medicina poiché per quanti studi condotti da soggetti anti-omeopatia, ce ne sono altrettanti che dimostrano effetti estremamente positivi a seguito dell’utilizzo di questi medicinali.
      Articolo qualunquista e che attacca tale metodologia partendo da un caso che non non fa campione e continua argomentando mediante deboli concause (mi stupisco che l’investigatore delle cause perse qui sopra non dia colpa alla Boiron se sto bimbo era malnutrito).
      E’ ridicolo osservare con quanta veemenza nell’articolo si attacchi un’intera branca della medicina moderna, dimenticandosi in toto gli enormi effetti (DANNI) collaterali che spesso i farmaci tradizionali hanno su pazienti che si affidato ad essi; la stessa veemenza mette seri dubbi sulla sincerità e la indipendenza dell’autore.
      Quanto è facile denigrare l’omeopatia senza citare i casi di MORTE bambini che hanno assunto la scientificamente funzionante Aspirina (http://www.affaritaliani.it/milano/aveva-preso-una-aspirina-muore-un-bimbo-di-un-anno130114.html), senza considerare i casi di shock anafilattici, o ti danni epatici causati dallo stesso elisir di lunga vita?
      Per questioni di brevità possiamo privarci del “piacere” di citare la lunga tradizione di medici che hanno per anni hanno prescritto antibiotici a donne incinte..
      …e cmq il succo del il succo del discorso non cambierebbe.
      E’ facile (e in un Italia che ha abolito il reato di diffamazione è legittimo) prendere l’appiglio per una propria guerra personale su un episodio che è un misto di stupidità (dei genitori) e di episodi sfortunati.

      leggo tempi quotidianamente e quest’articolo è sicuramente quanto di peggio abbia mai letto. Il livello è sicuramente inferiore a ciò che viene pubblicato generalmente sul Fatto Quotidiano (che pensavo non avesse rivali).

      1. Annalisa

        L’Omeopatia non può avere effetti collaterali perché è solo acqua. Quando si diluisce una cosa 1:10 per 200 volte…è davvero solo acqua.
        Il resto è placebo.

        I medicinali hanno effetti, e quindi anche effetti collaterali. Possono essere usati con perizia o meno. Questo è un caso in cui non sono stati usati per nulla, per preferire altre strade, ovvero la suddetta acqua.

        1. Andrea

          Proprio per la sensibilità dell’argomento non ho voluto tirare il mio commento sull’evidenza scientifica del funzionamento dell’omeopatia, anche perchè non darebbe alcun contributo a chi è prevenuto: ci sono centinaia di articoli pubblicati che ne testimoniano.
          Premesso che come scrive più sopra Chiara, al pari di un altro medicinale, se dopo aver somministrato cure omeopatiche il paziente non guarisce bisogna ricorrere ad altro sistema, nel suo intervento Annalisa si dimentica del principio della dinamizzazione: la base dell’omeopatia. Sarebbe come a dire: il computer non funziona, schiaccio il pulsante e non si avvia…dimenticandosi di attaccare la spina. Il punto su cui ho voluto scrivere ed insistere è un altro.
          Quanto voglio far emergere è, piuttosto, che una rivista di cui ho profonda stima abbia dato spazio ad un articolo come questo che utilizza, al pari della peggio specie di quotidiani, un linguaggio oscurantista e appunto veemente argomentando, non con una ricostruzione dei fatti, ma con slogan strumentali a far emergere un messaggio parziale e del tutto personale. Questa NON è informazione.

          P.S. non sono il grillino di turno che urla allo scandalo per la questione Vannoni etc. ma un fan dell’informazione libera e che arricchisce il lettore.

          1. Piero

            Sono tutte balle. Quando si diluisce tante volte una sostanza in acqua, non resta neppure una molecola del “principio attivo”. Ci vorrebbe un miliardo di volte il volume del sole per contentere UNA molecola di “principio attivo”. E’ tutta fuffa. Si beve SOLTANTO ACQUA. E’ SOLO ACQUA. INDISTINGUIBILE DA ALTRA ACQUA “NON TRATTATA”.

            1. Chiara

              Non vengono diluite solo in acqua… esistono anche le soluzioni alcoliche, per esempio.
              Ripeto che ho curato un mal di schiena acuto che non mi ha fatto dormire una notte. Prese le gocce come prescritto (una volta ogni ora, alternando due rimedi… una palla, ma l’omeopatia è così. Devi prenderti cura di te, non basta una pastiglietta e via, come invece succede nella medicina allopatica che è praticamente uno shock per il corpo) il dolore è passato ma sfortunatamente sono rimasta senza uno dei due rimedi, che è arrivato in farmacia il giorno dopo. Anche quella notte non ho chiuso occhio, mentre dalla ripresa della cura completa tutto è andato migliorando.
              Certo ci sono voluti molti più giorni che col voltaren, ma chi se ne importa… visto che sul foglietto del voltaren (o di un’altra pomata dello stesso tipo) c’è scritto di lavarsi bene le mani dopo averla spalmata in modo che non possa penetrare nei tessuti dove non ce n’è bisogno. E questo mi dice chiaramente che il contenuto sia abbastanza dannoso…

            2. Piero

              Non cambia nulla.
              Anche qui… Lo sai come si curavano nel Vecchio West? Con un sorso di alcool!
              Guarda caso, quello che hai fatto tu.
              Ci sono voluti più giorni che col Voltaren. Questo vuol dire che il Voltaren funziona, e anche abbastanza bene, e che sei guarita da sola (cioè è passato un numero sufficiente di giorni affinchè il dolore ti passasse da sola) anche con l’acqua (o l’alcool) che hai preso.
              Il foglietto del voltaren dice semplicemente una cosa di buon senso (cosa che a molti fanatici dell’omeopatia manca): non un sare un farmaco se non strettamente necessario.

            3. Chiara

              Guarda, giusto per togliermi la soddisfazione… quasi quasi la prossima volta che mi viene il mal di schiena mi prendo un altro rimedio a base alcolica, uno che non serve per curare quel tipo di problema, così vedo se guarisco lo stesso oppure se è proprio grazie al principio attivo contenuto. 😉

            4. ilVice

              Insomma, stai dicendo che passata l’infiammazione sei guarita da sola -.-‘

            5. valerio

              io mi curo il mal di schiena pensando intensamente di non averlo e spesso funziona!!!!

            6. andrea

              modera i termini.
              Ti fa sentire grosso rispondere con questi “toni”?
              Chi come te vuole imporre la propria verità con risposte assolute in un campo come la medicina che per sua natura è in continua evoluzione è destinato ad esser tacciato non tanto dalle evidenze (anche qui riportate) di casi di esiti positivi, ma dai propri modi che sottendono uno spirito di battaglia e scontro.

          2. meldon

            Da quando in qua diluendo una sostanza si ottiene un’esaltazione dell’effetto? Una sostanza qualsiasi ha effetti desiderati ed effetti meno desiderati. Al diminuire degli uni diminuiscono anche gli altri e viceversa, è un semplice rapporto direttamente proporzionale. Studiare almeno un po’ di chimica da prima superiore prima di dire cazzate no?

          3. ilVice

            “ci sono centinaia di articoli pubblicati che ne testimoniano”

            Le pagine facebook tipo “informare x resistere” non ospitano articoli scientifici, lo sai, vero?
            Il principio di dinamizzazione non solo non è mai stato dimostrato, ma tutte le evidenze fin’ora raccolte suggeriscono che un simile effetto sia semplicemente una scemenza.

            Una testata giornalistica seria cosa dovrebbe fare? Riportare il fatto (gravissimo) in esame, o lasciare correre e ipotizzare che l’acqua possa guarire per magia? (perché di questo si parla).

      2. ilVice

        Andrea, non scherzare. L’omeopatia non ha nulla a che fare con la medicina, è pura pseudoscienza, e pseudo non significa “alternativo”, significa falso.
        L’unica ragione per la quale in Italia l’omeopatia è prerogativa della professione medica, è per evitare la ciarlataneria. Con l’unico effetto concreto di rendere i medici dei ciarlatani stessi.
        E abbi la decenza di non sventolare l’esistenza di reazioni avverse ai farmaci come una “prova” della loro dannosità. Senza la moderna farmacologia l’aspettativa di vita alla nascita diminuirebbe di circa 30 anni. Fai un po’ te i conti…

        1. Andrea

          Caro IlVice io scherzo? quello ridicolo qui sei tu che vuoi tacciare la verità delle conseguenze dannose che tanti farmaci hanno, anche i più comuni definiti “da banco”.
          Quando parlo di articoli, mi riferisco a stampa specializzata e non a commenti da Facebook di stampo grillino sulla dittatura delle case farmaceutiche: se realmente avessi voluto fare il dietrologo, avrei abbandonato i toni da confronto costruttivo per buttarmi nella mischia della baraonda dialettica e ti asfaltato in 3 secondi netti: sarebbe bastato citarti (non senza ragioni) il caso Novartis.
          Come dicevo al tuo compagno di battaglie Piero: chi “aggredisce” con certi toni perde già in partenza poiché non già vuole creare e condividere conoscenza e consapevolezza, ma pensa piuttosto di imporre la propria verità adducendo ad informazioni parziali al solo scopo di sostenere le proprie argomentazioni (ed è questo il motivo per il quale ho “attaccato” questo articolo).
          Altro elemento che palesa e distrugge la tua sete di scontro è rappresentato dal tuo parlare con termini assoluti di chi porta la verità in tasca in un campo come quello medico-scientifico, dove di “definitivo” non c’è niente. Ragazzo pare di ricordare da qualche corso universitario che l’aumento di prospettiva di vita sia da imputare in primis al miglioramento delle condizioni igienico-sanitarie e poi alla scoperta della penicillina.
          Per rispondere con un luogo comune ai tuoi miserabili attacchi ti dirò: conosco più persone rovinate dall’utilizzo di farmaci che morte perché curate con l’omeopatia.
          Per ripetere di nuovo il concetto ad ogni mulo che legge nelle mie parole un attacco alla medicina “convenzionale”: l’articolo è parziale e non dà evidenze causali tra la medicina omeopatica (quanto ti rode l’accostamento “medicina” e “omeopatia”?) e la morte del piccolo.

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