Baget Bozzo e quella sua intuizione (ancora incompresa) sul terrorismo islamico

Di Andrea Camaiora
08 Maggio 2015
Sacerdote "scorretto", grande amico e collaboratore di Tempi, don Gianni si spegneva sei anni fa a Genova. Ancora oggi vale la pena di rileggere la sua profetica lezione sull'"irrealtà" come punto di forza del jihadismo. Da Osama Bin Laden al Califfato

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Esattamente sei anni fa, l’8 maggio 2009, moriva a Genova don Gianni Baget Bozzo, sacerdote fuori dagli schemi, fine pensatore, per molti versi profetico, storico amico e collaboratore di Tempi. Pubblichiamo il ricordo di Andrea Camaiora, autore di Don Gianni Baget Bozzo. Vita, morte e profezie di un uomo contro (Marsilio)

Il terrorismo islamico è una questione cristiana prima ancora che una questione ebraica ed è globale e si esprime mediante la persecuzione dei cristiani in tutto il mondo. L’Occidente si illude se pensa di poter separare nei rapporti con l’Islam la questione cristiana da quella occidentale. È prezioso rileggere, a sei anni dalla sua scomparsa, il pensiero di don Gianni Baget Bozzo, intellettuale cattolico mai prono ai salotti radical chic e al buonismo imperante, per anni autorevole firma di Tempi.

«Per sua natura e vocazione, l’Islam ha il compito di superare il cristianesimo nella rivelazione definitiva di Maometto, “sigillo della profezia”». Così don Gianni scriveva l’11 settembre 2001, a poche ore dalla distruzione delle Torri Gemelle.

Ma il politologo e teologo genovese, che prima dell’elezione di Karol Wojtyla al soglio di Pietro invocò pubblicamente l’ascesa di un Papa straniero, provocando per questo l’irritazione profonda del cardinale di Genova Giuseppe Siri, cui era legato da amicizia e collaborazione, aveva avvertito l’Occidente del pericolo fondamentalista senza bisogno di attendere l’attentato che sconvolse il mondo portando la guerra per la prima volta dalla guerra civile americana sul suolo degli Stati Uniti: «L’Islam considera il Cristianesimo come un cane morto e l’Occidente come il vero nemico. I preti ignorano la prima verità, laici e sinistra la seconda». Un messaggio duro, sferzante, contrario al politicamente corretto.

«È da tredici secoli – ricordava don Gianni – che i cristiani conoscono attraverso il dominio, la pirateria, la conversione forzosa, il martirio, la volontà islamica di sostituire con la violenza il cristianesimo nella storia. Degli attentati di New York e Washington, l’islamismo politico è responsabile e, per quanto l’Occidente non voglia riconoscerlo, la guerra di religione è entrata nella storia perché l’Islam non distingue tra politica e religione». La lezione della morte di Bin Laden, la lezione che un intellettuale del calibro di Baget Bozzo cercava di trasmettere, è che non c’è spazio per le illusioni: l’uccisione del capo di Al Qaeda è un colpo formidabile. Un colpo che ha contribuito a salvare Obama alle elezioni. Ma, certo, non è la fine della storia. Non è la fine della guerra: è solo un momento importante della lotta al terrorismo. Per certi versi è stato un momento determinante, perché ha svegliato per un attimo l’Occidente dal torpore, ricordando che il fantasma del fanatismo di matrice islamica è immanente e che la partita è tutt’altro che conclusa e che, per competere ad armi pari, l’Europa deve smettere di dividersi e deve capire che cosa è e per quale ragione l’Occidente è combattuto.

Tristemente dopo le Torri Gemelle è accaduto di tutto e accade ancora oggi di tutto. Si moltiplicano gli attentati terroristici in Europa, gli sgozzamenti, le decapitazioni dei cristiani, lo stupro delle giovani che credono in Gesù, il rapimento dei bambini. L’Occidente non ha memoria, figuriamoci l’Italia! Anche dopo la strage degli studenti cristiani in Kenya, anche dopo le conversioni forzate all’Islam, sotto minaccia di morte, nessuno ha ricordato cosa accadde il 14 agosto 1480 a Otranto. Dove cioè 813 abitanti della città salentina vennero uccisi dai turchi per aver rifiutato di convertirsi all’Islam dopo la presa della loro città.

camaiora-don-gianni-baget-bozzo-marsilioLa politica occidentale – ci ha insegnato don Gianni – pensa il mondo islamico con categorie occidentali, ritenute le sole razionali. Ma la cultura islamica si è costruita sul rifiuto del potere autonomo della ragione. Ecco spiegata la riflessione di Papa Ratzinger a Ratisbona che, a dispetto delle violente critiche subite dal Santo Padre, ha finito coll’aprire un dibattito nel mondo musulmano perché il pontefice ha saputo dire con coraggio che i musulmani rischiano di eliminare la ragione dalla loro fede e che non può esistere un rapporto accettabile tra violenza e religione e, quindi, una religione che rifiuti la ragione. È questa la sfida lanciata dai cristiani consapevoli della propria identità e che potrebbe essere raccolta, come dimostrano le ripetute dichiarazioni del presidente egiziano Al Sisi.

Baget Bozzo ci aiuta anche a capire realmente il peso di Bin Laden nel mondo islamico: «Osama ha contrapposto l’umma, la comunità islamica mondiale, agli Stati dei Paesi arabi contestando il fatto che essi possano essere considerati autorevoli per un musulmano visto che sono oggettivamente alleati dell’Occidente. L’atto di rifondazione dell’umma di cui Bin Laden si è proclamato califfo si regge con la sola legge del Corano e della tradizione islamica. Ciò non trova corrispondenza nella tendenza dell’ortodossia islamica e neppure consensi diffusi nel mondo musulmano. Tuttavia, proprio il non essere razionale e realistico – sottolineava il teologo – lo rende più islamico. È questo il fatto che dà forza ad Al Qaeda e che è stato impossibile comprendere nella sua realtà».

Qual è la forza di Al Qaeda? «Nel Cristianesimo l’utopia non funziona ma nell’Islam, in cui l’evento fondante del divino non è la creazione ma il Corano, non la “cosa” ma la “parola”, ciò che è “parola” è più reale di ciò che è “cosa”. Gli Stati dei Paesi musulmani sono “cosa”, Al Qaeda è “parola” e quindi esercita una presa diretta sull’identità islamica di persone che non condividono la sua azione, ma che la sentono come islamica, persone che partecipano alla “parola” anche se non condividono la “cosa”. È proprio la sua “irrealtà” che rende il terrorismo islamico un fatto eventuale, nel senso che può dissolversi e poi ricostituirsi, creare un turbine e poi sparire nel vento come la sabbia del deserto». Con questa tempesta del deserto, oggi chiamata Califfato, dovremo ancora fare i conti.

@AndreaCamaiora

Foto Ansa

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    33 commenti

    1. Raider

      L’Occidente sarebbe difeso meglio da chi noin dice alcunché sul conto dell’islam, nulla irguardo l’immigrazione che sta sommergendo l’Europa, nulla conteo le mistificazioni del politicamente corretto: e anzi, per accorrere in aiuto di islamici e gardie arcobaleniste del regime a Pensiero Unico, invoca Inquisizione e roghi, con ciò schierandosi con i jihadisti che finge di attaccare perché li accusa di essere agenti dell’Occidente: no, sono le avanguardie storiche armate dei bassifondi della storia di sempre, della sottomissione dell’Europa all’Islam, sono esattamente quello che i nazisti che mistificano un Cristianesimo da (Isla)mustelidi dichiarano con ogni insulto vomitato contro la Chiesa cattolica: e quindi, ogni volta che qualcuno critica o attacca l’Islam, ecco che scatta la rappresaglia denigratoria.

      Gentile Redazione,

      questo blog non è, fino a prova contraria, un ricovero a disposizione dei pazzi furiosi che nulla argomentano e solo insultano sulla base di una mentalità schizoide, che procede in maniera allucinata: per cui, se ammiri le opere di qualche artista, se leggi i libri uno scrittore, storico o filosofo che era – faccio per dire – vegetariano, allora, ammiratori, lettori, studiosi, sono vegetariani. I dementi che vengono qua a delirare nei loro accessi di follia vanno rispediti di corsa nelle fogne, dove nemmeno li vogliono e che si arrangino. Se non si può impedirgli di accedere al blog, cancellate gli spropositi di queste canaglie che infamano Papi, Santi e peccatori che non siamo chiamati a giudicare se non per le idee, giusite o sbagliate, che esprimevano. Non esiste il diritto di infangare il prossimo: questi deliranti ofgaici rifiuti delle latrine internettiane vadano a sfogare altrove le loro frustrazioni personali e politiche.
      Grazie!

    2. claudio Omiccioli

      Quando una profezia si avvera e’ doveroso riportarla in prima pagina! Cosa fa notizia altrimenti?

      1. Gigi

        Marrano? Ma tornatene nel XV secolo! Certe parole non devono più tornare sulla bocca dei credenti, tci squalificano come persona.

        Invece sionismo, preti che accumulano eredità incredibili e amicizie con Pannella (che definiscono “profeta”) vanno bene?

        1. yoyo

          Guarda caso per primo citi il sionismo.

          1. Raider

            Gli astiosi assertori di qualunque infamia possa screditare la Chiesa nell’interesse della causa islamica non hanno argomenti, a parte le calunnie riciclate e gli insulti a pioggia sul piano personale. Nel merito dell’articolo, Yoyo, riguardo le analisi di Baget Bozzo, questi sedicenti cristiani non hanno nulla da dire: e così, attaccano Baget Bozzo e chiunque non sia interessato a andare oltre polemiche inutili e linciaggio dei reprobi, non potendo ricorrere a roghi e garrota, bensì potendo contare sul prezioso contributo alla discussione dei loro “fratelli in Abramo” dell’Isis e dei boia in azione in ogni plaga dell’Islamistan. Lasci che diano così mirabilmente sfogo alla loro dottrinaria mansuetudine.

            1. topolino

              L’occidente difeso da un prete sospeso, omosessuale, amico di omosessuali divorzisti abortisti e, dulcis in fundo, sionista.

            2. pippo

              ma lei condivide anche fattivamente l’orientamento omo?

    3. Raider

      Baget Bozzo non era infallibile, come gli islamisti virali si ritengono, tanto che sentono il bisogno, per delegittimarlo su un punto che gli preme enormemente, di ricordarsi di quello che gli conviene: ma almeno sul punto ricordato da Camaoira, Baget Bozzo aveva e ha ragione.

      1. yoyo

        Giusto. Nessuno mi ha ancora risposto sul punto. Ancora una volta hanno cercato scorciatoie.

        1. antonio

          Il punto è che la critica di Baget è occidentalista, non cristiana. É impregnata di liberalismo. Non a caso, egli era sionista e favorevole alle guerre usa, contro il papa ma a favore di lobby più potenti. Qui nessuno è fesso, caro signore.

          1. yoyo

            La tua risposta indica chiaramente gli errori di cui LEI è prigioniera.

            1. yoyo

              Correggo: tu.

            2. Raider

              Gli attacchi personali a morti e vivi come mezzo politico per eludere il merito del discorso, rivelano magistralmente la malafede e la cattiva coscienza di chi emette o riporta parassitariamente le fatwa di cui sente il bisogno.

            3. antonio

              Bravo. Quindi a lei piacciono grembiulini e invertiti. In questo modo, difende il Cristianesimo. Una logica ferrea.

            4. Raider

              Salvo casi di omonimia, Antonio è lo stesso che rivolgeva accuse di ogni genere a Papi e Santi, cosa che non dovrebbe essergli permessa almeno in questo sito: e rimpiangeva roghi, torture e Inquisizione, da comminare, si capisce, a chi non ne condivide i deliri.
              Tutto questo armamentario da nosocomio viene dispiegato da Antonio et al. ogni volta che e solo se c’è da difendere Islam e islamici. Il Cristianesimo, per i deliranti alla Antonio che rivendicano la logica di cui sono congenitamente sprovvisti allo scopo di metterla ai ferri, è, di fatto, la versione soft dell’Islam: e questo Cristianesimo da serraglio, su misura e on demand califfale, si scatena solo in questo caso e con una puntualità che lascia pensare a sedicenti cristiani che, con quest’alibi di ferro arrugginito da vecchi arnesi della taqyya, vengono qua a sostenere la causa dell’Islam. Perciò, jihad a Baget Bozzo e a chi ne apprezza lo spessore teologico, filosofico e politico. Tutte cose con cui Antonio e svariati multinick sulla stessa linea di follia non hanno alcuna familiarità: e così, riducono ogni discussione a una rassegna di insulti uno più bestiale dell’altro. Si sgolino.

            5. antonio

              Ho capito: lei è un marrano.

            6. Raider

              Quello che è lei, invece, non mi interessa: ma è chiaro, e può bastare, che insultare il prossimo la mette al sicuro dal rischio di pensare.

            7. yoyo

              Marrano? Ma tornatene nel XV secolo! Certe parole non devono più tornare sulla bocca dei credenti, tci squalificano come persona.

      2. gigi

        Lei chi è? Un attivista del partito radicale? Se sì, sarebbe spiegato il fatto che è un parassita.

        1. Raider

          Naturalmente, quello che vale per un folle che maramaldeggia su Papi, Santi e teologi rei di leso Islam, vale per tutti gli altri come lui.

          1. antonio

            Sembra la predica di una checca

            1. Raider

              Questo demente non sembra, è talmente cretino, che se uno non glielo dice chiaro e tondo che è cretino, non arriverà mai a capirlo. Ora che lo sa per certo, cretino che non è altro, non ci pensi, cosa che gli verrà naturale. O si rassegni. Ma questo demente è talmente cretino, che non gli riuscirà né l’una cosa né l’altra.

            2. topo gigio

              No, una cosa mi è riuscita. Mi sono rassegnato al suo mélange di sionismo, sintassi tortuosa, servilismo dei potentati e cultura africana (mi pare che lei venga più o meno da lì)

            3. Raider

              A questo avanza di latrina non è riuscita nessuna delle due cose che più gli avrebbero giovato. Preferisce continuare a volersi male: e questo, lo fa bene: anche se non gli fa bene neppure questo.

              Alla Redazione:

              Prima dei commenti, si legge: “I commenti sono liberi. La redazione rimuoverà quelli offensivi.” Non mi pare sia così. Continuano a leggersi gli sproloqui di gente che non contribuisce a nessuna discussione, che non ha nulla da dire e perciò, attacca in modo vile chiunque non gli garbi, nella speranza di ridurre il blog a una rassegna di insulti e idiozie. Se non gli si può impedire l’accesso al blog, se ne rimuovano i post. Grazie.

            4. Raider

              Non si vede il post che ho spedito in risposta a topi gigi & affini.

            5. topo gigio

              Strano, è stato cancellato anche il mio, in cui si citava l’articolo in cui il defensor occidentis, pace all’anima sua, affermava di avere sentimenti omosessuali. Ciò all’africano ed alla trottola farà piacere.

            6. Raider

              Piuttosto che contestare quello che Baget Bozzo afferma su e contro l’Islam, l’avanzo di latrina – se non è un altro dei nickname dei soliti islamofili che falsano tutto – non fa che denigrare chiunque non ne condivide le ossessioni, usando gli argomenti dei massoni mentre dà di matto accusando di essere massone – a parte altro che gli si addice sul piano delle fantasie da frustrato – a questo e a quello.
              La Redazione farebbe bene a non dare spazio a chi vorrebbe che il blog si riducesse a un elenco di tutti gli insulti e le falsità a disposizione dei dementi a spasso anche sulla Rete. Rimuovete i post di questa gentaglia. Grazie.

    4. yoyo

      L analisi teologica di Baget Bozzo è il vero argomento che propongo agli islamisti virali. Temo però si trincereranno dietro l ennesimo “gli Stati Uniti hanno fatto…”.

      1. antonio

        Allora fai così. Ricorda agli islamisti virali che Baget fu sospeso a divinis e che definì Pannella un profeta.

        1. yoyo

          Io lo sapevo. Tu lo sai che era perché seguì Craxi e che gli è stata poi ritirata?

          1. antonio

            Come no. E di Pannella che mi dice? Anche quello ha ritrattato? Fa comodo essere al soldo dei sionisti. In vita ti fanno fare la vittima, spesso ben retribuita, poi diventi pure profeta. Come Pannella, appunto. Una bella coppia.

            1. yoyo

              Pannella che c entra? Rimani sul punto che ho indicato, sul Islam. Per il resto, leggi Raider sotto.

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