
A scuola di eutanasia: in Olanda la “buona morte” viene insegnata in classe

“Eutanasia – morte normale”: è questo il titolo scelto dalla Nvve per un inedito corso sulla buona morte che si terrà nelle scuole olandesi. L’associazione che sponsorizza il diritto di morire e che aiuta chiunque voglia a porre fine alla propria vita, anche contravvenendo ai dettami della legge, è entrata in aula per la prima volta giovedì scorso.
LO SCOPO DEL CORSO. Lo scopo del corso, che è facoltativo, è quello di «rafforzare il sostegno pubblico e l’accettazione dell’eutanasia», fornendo ai ragazzi della scuola secondaria «informazioni accessibili» sulle iniezioni letali per aiutarli ad «avere rispetto» per chi sceglie di porre fine alla propria vita. Del resto, in Olanda, si può richiedere l’eutanasia fin dai 12 anni.
FILMATI ISTRUTTIVI. Durante le lezioni verranno mostrati diversi video per offrire punti di vista «diversi», ma tutte favorevoli, sull’eutanasia. C’è la donna di 26 anni, affetta da distrofia muscolare, che sceglie di morire al contrario di quanto fatto da sua madre, che morì al termine di una lunga agonia; c’è la ragazza di 17 anni che sostiene la nonna e la sua volontà di farla finita; c’è il dottore che spiega come si sente quando fa le iniezioni letali.
EUTANASIA A FUMETTI. Per i più piccoli, invece, è stato creato uno speciale percorso a fumetti che guidi i bambini lungo tutto l’iter dell’eutanasia. Le vignette, che dovrebbero essere umoristiche ma che non fanno molto ridere, hanno lo scopo di far comprendere ai bambini l’importanza di un soggetto così delicato. Giovedì scorso Robert Schurink, direttore della Nvve, che si è inventata anche le camionette per l’eutanasia a domicilio, e un suo dipendente, Wiek Heldens, hanno tenuto la prima lezione al liceo Hyperion di Amsterdam. Le lezioni successive saranno tenute dagli insegnanti. «È da tempo che desideriamo fare un corso a scuola», ha dichiarato.
NUMERI IN AUMENTO. Negli anni il numero di persone che ha scelto l’eutanasia in Olanda è cresciuto in modo vertiginoso. Nel 2002, anno in cui la legge è stata approvata, sono stati poco più di 1.000 a chiedere e ottenere l’iniezione letale. Nel 2013, invece, i dati (gli ultimi disponibili) parlano di 4.829 persone uccise con l’eutanasia, pari al tre per cento di tutte le morti del paese. Questi numeri, anche grazie ai corsi scolastici, potrebbero crescere ulteriormente nei prossimi anni.
Articoli correlati
11 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Orrore!
L’Olanda ha legalizzato alcune droghe (non solo la cannabis, ma molte altre, se siete così ingenui da credere solo alla mariuhana libera, guardate qua:
http://azarius.it/smartshop/magic-mushrooms/spores-cubensis/
e questo è solo uno dei tanti, il primo che mi è capitato davanti su Google).
E nonostante questo E’ RIMASTA il crocevia principale del traffico di stupefacenti europeo, nonostante quello che propagandano gli antiproibizionisti e i giornalisti del codazzo, cioè la maggior parte, trasversalmente.
L’Olanda è stato, credo, l’unico stato al mondo a tentare di ufficializzare il partito dei pedofili.
Poi abbiamo le mignotte in vetrina, ma quella non è la massima espressione della commercializzazione del corpo delle donne, intendiamoci, è libero amore, e LOVE WINS direbbe il premio Nobel della pace finto nemico dell’isis.
E adesso spacciano il suicidio come buona e giusta pratica per la risoluzione di problemi sanitari e psicologici fin da ragazzini a scuola.
Dei corsi antidroga e anti alcolismo si fanno mica però, eh?!
Insegnargli che andare a mignotte è una cosa balorda, ma giammai !!!
MA CHE VADANO A RAMENGO, LORO E TUTTA L’OLANDA…….turisti della droga compresi !!!!
Si avverte un profondo disagio a leggere queste notizie.
C’è un disagio legato all’invadenza degli adulti che non rispettano il senso di pudore e riservatezza dei ragazzi, non ne rispettano i tempi di maturazione e introducono una sorta di alfabetizzazione a tappe forzate su argomenti delicatissimi. Penso a quello che ha scritto Susanna Tamaro sul corriere sui temi caldi proposti da Tempi (si.. ..gender ed educazione sessuale)
C’è poi un disagio, un imbarazzo altrettanto profondo riguardo al metodo.
Provo a spiegarmi: sembra un metodo che non guarda alla persona nella sua interezza, ma come individuo che deve affrontare 1000 singoli problemi alla volta.
Hai problemi di “amore/affettivi”: ecco il corso di affettività politicamente corretto.
Hai problemi di “bullismo”: ecco il corso di convivenza civile.
Hai problemi di “integrazione” ecco il manualetto che ti spiega come non urtare la sensibilità altrui
Etc. etc.
E’ tutto spezzettato e specifico. Ma non credo che questa cosa funzioni.
Forse è meglio leggere Montale e spiegare il male di vivere e l’inquetudine alla ricerca di qualcosa di infinito. Meglio leggere i promessi sposi (che non mi sono mai piaciuti, ma il cui valore non si nega), e si capisce il cristianesimo. Meglio leggere 1984, e capisci cosa sia il potere, la libertà di pensiero e il conformismo. Meglio ancora di 1984, dello stesso autore, “nel ventre della balena”, che contiene dei saggi mirabili (uno di questi discute di lingua, linguaggio e di come la parola diventa potere giocandone con l’acezzione, titolo: La politica e la lingua inglese).
Credo che così si forma realmente un ragazzo: non proponendo una ricetta preconfezionata e politicamente corretta ad ogni singolo problema ma proponendo un metodo, un modo di ragionare e una apertura mentale.
Mettere a confronto i ragazzi con i giganti del pensiero che prima di loro hanno affrontato le tematiche della vita (politica, etica, giustizia, amore), spiegare come quelle idee si sono formate, in quale contesto sono nate, come hanno inciso sulla cultura, cosa avevano di originale, rivoluzionario o perfino malsano.
Ciao Andrea, hai colto nel segno. Il profondo disagio che senti tu -ed insieme a te, tanti altri, ci scommetto- lo ha sentitioanche Gesù ai Suoi tempi, e se ne usci con queste parole, nemmeno tanto soft: “chi scandalizzerà anche UNO SOLO di questi piccoli, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare (Mc 9,42): Perchè cercare di normalizzare, rendere giusto ciò che per Dio giusto non è, è mettersi contro di Lui. Si consideri che in una classe ce n’è piu’ di uno……Preferirei raccogliere pomodori piuttosto che insegnare in giacca e cravatta ‘ste robe!
Caro Andrea Udt, hai ragione al 100%.
La realtà viene prima destrutturata in cento, mille settori diversi … ognuno dei quali viene affrontato in modo tecnico sconnesso dal contesto. Anche i medici di Parenthood si sforzano di trattare i bambini abortiti come semplici insiemi di tessuti organici … salvo poi dover castrare la cosà più preziosa che hanno … ovvero il loro cuore.
La mia sensazione è che siamo nuovamente di fronte ad una torre di Babele dove l’uomo cerca di farsi Dio, ma anziché scalare il creato con una torre, l’uomo moderno cerca di sottomettere la realtà al proprio disegno ovvero ri-creare la realtà.
Il risultato sarà lo stesso, questa destrutturazione del reale non potrà portare che ad una umanità che parla lingue diverse incomprensibili tra loro … e anche questa volta il crollo della torre porterà morte e dolore.
Attenzione perché per contro, prendete un solo aspetto della realtá ed estenderlo all’universo generalizzando si rischiano danni ancora maggiori. Quando si deve affrontare un problema complesso l’unica soluzione è risolverlo “spacchettandolo”, altrimenti rischi di essere sopraffatto. Naturalmente questo non vale sempre ma neppure il principio contrario vale sempre. Per ogni situazione bisognerebbe adottare la strategia adatta.
Eh, cara “xyzwk”, qui il defunto “lucillo”, che impersonavi con tanta soddisfazione, così morti fero e lu gubre, quante ne avrebbe potute dire !
Che ne dici di riesumarlo ? 🙂
E tu, con questo nick, che avresti detto ?
Con una testa spacchettata come la tua, che ti porta a dire che il bambino nel ventre materno ha lo stesso valore di una suola di scarpe, o che si potrebbero regalare ai gay i bambini scampati all’aborto , o che ai malati, agli anziani e ai deboli ( essendo, poi ,tu stessa una persona debole, debolissima ) si dovrebbe prospettare una bella uscita di scena….che vorresti aggiungere ?
In ogni caso, non spiegarmelo : di copia e incolla ne hai già prodotti abbastanza , per oggi.
Io noto solo che i miei figli, solo a sentir parlare dell’aborto e dell’eutanasia, inorridiscono, proprio non riescono a configurare che esistano robe simili : solo un lavaggio del cervello all’olandese potrebbe convincere un bambino o un ragazzino dell’ammissibilità di certe pratiche.
E non credo nemmeno tanto, perché la vita in loro reclama la vita in tutti.
D’altronde se non sanno insegnare una ragione valida per cui vale la pena vivere…